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  1. #1
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Il memoriale choc di Gotti Tedeschi: “Se mi ammazzano cercate queste carte”

    L'ex presidente della banca vaticana temeva di essere ucciso e aveva preparato - come polizza sulla vita - un memoriale sui i segreti dello IOR e lo aveva consegnato a due amici fidati. Nel corso della perquisizione della casa del banchiere



    Ettore Gotti Tedeschi temeva di essere ucciso e aveva preparato – come polizza sulla vita – un memoriale sui i segreti dello IOR. L’ex presidente della cosiddetta banca vaticana, dal settembre 2009 al maggio 2012, aveva consegnato un paio di esemplari del dossier agli amici più fidati, con una postilla a voce: “Se mi ammazzano, qui dentro c’è la ragione della mia morte”. Martedì scorso, una copia del dossier sullo IOR è stata trovata dagli uomini del capitano Pietro Raiola Pescarini, il comandante del Nucleo Operativo del NOE, quando i Carabinieri dell’ambiente hanno perquisito l’abitazione di Gotti su delega della Procura di Napoli. Proprio per approfondire il contenuto del dossier sullo IOR ieri sono decollati alla volta di Milano i vertici della Procura di Roma. I quattro pm, Giuseppe Pignatone e Nello Rossi di Roma, Henry J. Woodcock e Vincenzo Piscitelli di Napoli, hanno interrogato per tre ore e mezza l’ex presidente dello IOR, visibilmente impressionato dalle informazioni raccolte dagli investigatori, anche grazie alle intercettazioni.

    I pm sono in possesso persino di conversazioni che riguardano il segretario del Papa, Georg Ganswein e il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, su argomenti delicatissimi. Inoltre a casa di Gotti Tedeschi sono stati trovati una serie di dossier su personaggi importanti che potrebbero avere avuto rapporti con il banchiere e con lo IOR. Centinaia di pagine che sono state fotocopiate, nome per nome, dossier per dossier, e consegnate ai pm romani. Al termine di questo primo interrogatorio, che si è tenuto nella caserma del NOE immersa nel verde di via Pasuvio, alla periferia di Milano, concluso alle 18 anche per la stanchezza di Gotti Tedeschi, i magistrati si sono aggiornati a nuovi separati appuntamenti con il banchiere nella veste di indagato a Roma e di testimone a Napoli. I pm di Roma hanno preso le carte attinenti alla loro indagine sulla violazione formale delle norme antiriciclaggio da parte dello IOR che sonnecchiava da un anno e mezzo, dopo il dissequestro di 23 milioni dello IOR, e che sembrava destinata all’archiviazione, per Ettore Gotti Tedeschi.

    La svolta è arrivata dopo le perquisizioni ordinate all’insaputa della Procura di Roma che indagava sullo IOR dal 2010. Dopo l’interrogatorio di martedì condotto dai pm di Napoli (che dovrebbero indagare su Finmeccanica) era montata una certa “sorpresa” dei titolari dell’inchiesta romana, il procuratore aggiunto Nello Rossi e il sostituto Stefano Rocco Fava. Una serie di telefonate tra due magistrati di grande esperienza come il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il reggente della Procura di Napoli, Alessandro Pennasilico, avevano stemperato gli animi. Martedì sera è stato organizzato un interrogatorio congiunto di Gotti Tedeschi nella veste di indagato alla presenza del suo avvocato. Le carte trovate a casa di Gotti sono considerate di grande rilievo investigativo. Non capita tutti i giorni che un procuratore capo di Roma, per di più protetto con il massimo grado di allerta per le sue inchieste a Palermo e Reggio, si sposti in aereo dalla sera alla mattina. E non capita tutti i giorni che si faccia accompagnare dal comandante del Noe dei Carabinieri, il colonnello Sergio De Caprio, alias Ultimo.

    Così (insieme con Nello Rossi) il procuratore che ha arrestato Provenzano e il carabiniere che ha messo i ceppi a Riina, sono volati a Milano per interrogare, non Matteo Messina Denaro, ma l’ex banchiere del Papa.

    Un risultato inatteso dell’azione dei pm partenopei Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio che ex ante cercavano le prove del riciclaggio della presunta mazzetta da 10 milioni di euro, in ipotesi girata dal presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi alla Lega Nord e a Cl in occasione della vendita da 560 milioni di 12 elicotteri della controllata Agusta-Westland, al Governo Indiano. Le carte sullo IOR sono emerse a sorpresa inseguendo questa mega-tangente, negata dai protagonisti, che per ora esiste solo nei racconti dell’ex direttore centrale Finmeccanica Lorenzo Borgogni.

    Indagando su Orsi, i pm napoletani si sono imbattuti nei primi mesi dell’anno nel suo amico Gotti Tedeschi che proprio in quel momento era al centro di uno scontro di potere epocale all’interno del Vaticano. Se Orsi confidava a Gotti Tedeschi i suoi problemi con le inchieste giudiziarie, l’amico banchiere aveva problemi ben maggiori all’interno del Vaticano. Nelle sue lunghe conversazioni di questi giorni con gli amici Gotti Tedeschi aveva confidato di avere scoperto in Vaticano cose di cui aver paura.

    Stimava sempre il Papa ma si fidava ormai di pochissime persone Oltretevere, come il presidente dell’AIF, l’Autorità Antiriciclaggio con la quale aveva cercato di fare sponda per aprire gli archivi segreti dello IOR, il Cardinale Attilio Nicora. E poi il segretario del Papa George Ganswein, al quale cercava di spiegare perché la linea del segretario di stato Tarcisio Bertone, contraria ad aprire all’autorità giudiziaria italiana i segreti dei conti IOR, fosse miope e sbagliata. “Se seguiamo la linea di Bertone, non usciremo mai dalla black list”, spiegava ai suoi interlocutori Gotti Tedeschi, aggiungendo che forse era proprio quello che volevano i cardinali. Perché così potevano continuare a nascondere la verità alle autorità italiane. La sensazione è che Gotti Tedeschi nella contesa dello IOR, almeno da quanto emerso dagli atti di indagine dei magistrati napoletani, abbia svolto un ruolo positivo, opponendosi alle lobby contrarie alla trasparenza. E forse anche per questo temeva per la sua vita.

    Si potrebbe pensare a un eccesso di preoccupazione dettata dallo stress se non fosse per i precedenti sinistri. Gotti Tedeschi era soprannominato “il banchiere del Papa” e temeva di fare la fine del “banchiere di Dio”: Roberto Calvi, ucciso e impiccato con una messinscena al ponte dei Frati neri di Londra. Negli ultimi mesi Gotti Tedeschi aveva assoldato una scorta privata e si era rivolto a un’agenzia di investigazione per avere protezione. Sapeva bene però che i vigilantes non rappresentavano per lui una garanzia di sopravvivenza. La sua polizza sulla vita erano le carte che aveva maneggiato, i segreti che custodiva. Per questa ragione aveva stilato il memoriale. Non immaginava però che sarebbe finito nelle mani della giustizia italiana.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...-carte/255566/

    Che dire... prima le carte segrete uscite dal Vaticano per mezzo di un collaboratore del Papa, adesso questo. Di intrecci tra il Vaticano e gli altri stati (soprattutto, ovviamente, quello italiano) se ne è sempre parlato, ma ora potrebbero venire alla luce episodi precisi. Sicuramente Gotti Tedeschi era ed è a conoscenza di molti fatti... ce la faranno ad andare in fondo alla faccenda, oppure tra un po' non ne parlerà più nessuno?

    P.S. Stai a vedere che il tanto vituperato Woodcock ha fatto la scoperta del millennio?

  2. #2
    Shogun Assoluto L'avatar di showa
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Ma il banchiere di Dio non era "monsignor" Marcinkus?

  3. #3
    Azatoth
    ospite

    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Non mi sembra che questi scandali abbiano scosso molto la Chiesa,domenica a Milano c'erano un milione di persone a sentire il Papa.

  4. #4
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di Orologio
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Bhe dove girano soldi gira corruzione e operazioni non trasparenti sono fatte sicuramente anche in vaticano.

    Qua al massimo rischia qualche alto funzionario e gli agganci italiani.

    A livello di immagine non è nulla rispetto allo scandalo pedofilia...
    Comunque ci godrei tanto tanto se saltasse fuori qualche finanziamento "malandrino" nei confronti di qualche ciellino in cambio di favori vari...


    Ma poi le tassazione dei locali non di culto come e' finita ?

  5. #5
    Suprema Borga Imperiale L'avatar di EddieTheHead
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da Orologio Visualizza Messaggio
    Comunque ci godrei tanto tanto se saltasse fuori qualche finanziamento "malandrino" nei confronti di qualche ciellino in cambio di favori vari...
    this

  6. #6
    abaper
    ospite

    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da Orologio Visualizza Messaggio
    ..

    Ma poi le tassazione dei locali non di culto come e' finita ?
    han fatto la legge ma devono ancora decidere quali sono i locali non di culto

  7. #7
    Shogun Assoluto L'avatar di Glasco
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    ma come ancora woodcock? quante robe assieme segue? un mese fa era salamaTonna qualcosa a che fare con barbato.

  8. #8
    Chiwaz
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    Predefinito

    Difatti non conclude mai un cazzo

  9. #9

    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    sono inchieste inutili che non porteranno mai a nulla, ma poi non è un po come farsi gli affari di uno stato estero? non infrange nessuna regola questa cosa?

  10. #10
    Il Nonno L'avatar di lishi
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da adamello Visualizza Messaggio
    sono inchieste inutili che non porteranno mai a nulla, ma poi non è un po come farsi gli affari di uno stato estero? non infrange nessuna regola questa cosa?
    The sarcasm!

  11. #11
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Gotti Tedeschi: allontanato dopo aver chiesto notizie sui conti bancari di alcuni politici
    Tra i nomi elencati nel memoriale dell'ex presidente dello Ior sarebbero presenti politici, funzionari dello Stato, faccendieri e prestanomi legati alla mafia


    11:01 - In un memoriale Gotti Tedeschi, licenziato dalla presidenza dello Ior, spiega che la guerra contro di lui è iniziata da quando aveva chiesto notizie su alcuni conti bancari intestati non ad alti prelati. Tra i nomi sarebbero presenti politici, funzionari dello Stato e faccendieri e prestanomi legati alla mafia. La procura di Trapani parla addirittura di soldi del latitante Matteo Messina Denaro arrivati allo Ior.
    Nel documento, come rivela Il Corriere della Sera, Gotti Tedeschi spiega le difficoltà incontrate nella sua attività e in particolare cita due persone, considerate da lui i nemici: il direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e Marco Simeon, direttore di Rai Vaticano e responsabile delle relazioni istituzionali e internazionali di viale Mazzini, ritenuto uomo di fiducia del cardinale Tarcisio Bertone.

    Il dossier era stato dato alla sua segretaria alla quale il banchiere ha chiesto di consegnarlo a tre persone nel caso "dovesse succedermi qualcosa". Il memoriale doveva arrivare anche a Benedetto XVI.

    Secondo Gotti Tedeschi, nello Ior e nel Vaticano non c'era molta collaborazione nel fornire notizie sui titolari di alcuni depositi bancari. Anzi, il direttore generale Cipriani si sarebbe detto espressamente contrario a tale iniziativa. Silenzio totale anche per i conti correnti non più attivi ma per i quali si potrebbero ricostruire le movimentazioni del passato.

    L'indagini della procura di Trapani

    Ad avvelenire il clima , c'era stata anche la richiesta della procura di Trapani, che a maggio aveva inviato una rogatoria alla Santa Sede per chiedere elementi su due conti correnti da don Ninni Treppiedi, ex gestore delle casse della Curia ed ex fedelissimo del vescovo Francesco Miccichè, indagato per una serie di ammanchi. Secondo gli investigatori, ci sarebbe stato un giro di denaro tra il quale anche denaro proveniente da Matteo Messina Denaro.
    Insomma, questo Gotti cercava "solo" di far luce su alcuni punti oscuri ed avere più trasparenza, ma, per usare un eufemismo, non ha trovato molta collaborazione.

    Quanto darei per leggere questo memoriale... spero per lui che ne abbia fatte molte copie.

  12. #12
    La Borga L'avatar di recs
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    :gottiforever:

    edit: ma l'idea che lui stia cercando di pararsi il culo con minacce velate non ti sfiora?

  13. #13
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da recs Visualizza Messaggio
    :gottiforever:

    edit: ma l'idea che lui stia cercando di pararsi il culo con minacce velate non ti sfiora?
    Il culo ha cercato di pararselo con quel memoriale, che adesso è finito pure nelle mani degli uomini della procura... di quello che ha detto agli inquirenti nel corso degli interrogatori non possiamo sapere.

    toh, leggete anche questo http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...?uuid=AbjvlUoF

  14. #14
    La Borga L'avatar di recs
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    sì, ma io non parlavo del memoriale (del resto chi non ha un memoriale come assicurazione sulla vita in qualche cassetta di sicurezza?) ma di questa tua analisi
    Citazione Originariamente Scritto da Manu Visualizza Messaggio
    Insomma, questo Gotti cercava "solo" di far luce su alcuni punti oscuri ed avere più trasparenza, ma, per usare un eufemismo, non ha trovato molta collaborazione.
    sicuramente gotti hood era un infiltrato che stava cercando di far luce sui misteri torbidi del vaticano. non è che magari si è trovato fatto fuori dalle guerre interne e ora sta cercando di pararsi il sedere e facendo pure una bella figura mentre ricatta gli ex avversari e/o client e/o datori di lavoro?

    sicuramente no.

    edit: comunque non preoccuparti, ho sbagliato io a clickare su mostra messaggio. hai ragione tu.

  15. #15
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da recs Visualizza Messaggio
    sì, ma io non parlavo del memoriale (del resto chi non ha un memoriale come assicurazione sulla vita in qualche cassetta di sicurezza?) ma di questa tua analisi

    sicuramente gotti hood era un infiltrato che stava cercando di far luce sui misteri torbidi del vaticano. non è che magari si è trovato fatto fuori dalle guerre interne e ora sta cercando di pararsi il sedere e facendo pure una bella figura mentre ricatta gli ex avversari e/o client e/o datori di lavoro?

    sicuramente no.
    Può essere tutto, ma non capisco per quale motivo non puoi limitarti a dire "non consideri quest'altra ipotesi?", invece di rispondere a quel tono. Senti davvero il bisogno di dimostrarti acuto e sferzante?

    Cmq può essere tutto, anche se IMHO una simile paura per la vita (memoriale, scorta privata, e non era ancora tranquillo) indica davvero che stesse cercando di smuovere acque troppo torbide da decenni.
    edit: comunque non preoccuparti, ho sbagliato io a clickare su mostra messaggio. hai ragione tu.
    La prossima volta vedi di cliccare su stocazzo, mi raccomando
    Ultima modifica di Manu; 09-06-12 alle 13:10:17

  16. #16
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc


  17. #17
    Shogun Assoluto L'avatar di Manu
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    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Ior, Gotti Tedeschi ‘spiato’ da un medico. “Disfunzioni psicopatologiche, va cacciato”

    Uno psicoterapeuta osservò durante una festa il comportamento dell'ex presidente della banca vaticana. Poi la "diagnosi" arrivò sulla scrivania di Bertone. Seguita dalle lettere del vicepresidente e del segretario dello Ior: "O il banchiere o noi"


    I documenti che pubblichiamo in esclusiva oggi sarebbero una buona base per un legal thriller dentro le mura leonine. Nemmeno John Grisham e Dan Brown avevano ipotizzato la seguente scena descritta in una delle lettere: Pietro Lasalvia, “psicoterapeuta e ipnoterapeuta”, come scrive nell’incipit della sua roboante carta intestata (nella quale prosegue vantando le seguenti specializzazioni: “psicoterapia occupazionale; perfezionato in psichiatria di consultazione, e clinica pscicosomatica; specializzazione in psicoterapia; iscritto nell’elenco degli psicoterapeuti presso l’Ordine dei medici; professore a contratto presso il corso di laurea nella professione sanitaria, seconda facoltà di medicina e chirurgia La Sapienza”) nel marzo scorso arriva a scrivere una sorta di diagnosi a scoppio ritardato sul conto del presidente dello Ior. Lasalvia è un medico che si occupa della salute sul lavoro dei dipendenti dello Ior ed è in ottimi rapporti con Paolo Cipriani, il direttore generale, il vero uomo forte dello Ior, che è in forte contrasto con Gotti Tedeschi.


    La festa di Natale

    Prima delle feste di Natale 2011 viene invitato a un rinfresco allo Ior e, casualmente, per tutta la serata osserva a sua insaputa il comportamento del presidente dello Ior sotto il profilo medico per poi stilare un rapportino che finisce però solo tre mesi dopo, caualmente quando infuria lo scontro su Gotti, tramite la direzione generale dello Ior, sul tavolo della Segreteria di Stato. Questa sorta di certificato diventa così un’arma che i nemici del presidente brandiscono sulla sua testa e che dà forza e fondamento medico ad altri due documenti che pubblichiamo: la lettera del segretario del consiglio dello Ior Carl A. Anderson e la missiva del vicepresidente Ronaldo Hermann Schmitz. Entrambe le lettere dei due uomini forti dello Ior sono dirette a Tarcisio Bertone e contengono accuse pesantissime a Gotti Tedeschi.

    Complotto giudaico-massonico

    Le due lettere sono scritte alla vigilia del consiglio del 24 maggio che segnerà la sfiducia e la cacciata di Gotti Tedeschi e sono indirizzate al “primo ministro” del Vaticano per chiedere la testa di Gotti.

    Nei giorni precedenti Gotti Tedeschi ha scritto una lettera al cardinale Tarcisio Bertone per affermare una tesi che non nasconde anche nei colloqui con alti prelati e personaggi delle istituzioni italiane. Il presidente dello Ior (che teme per la sua vita) sa di avere i giorni contati alla presidenza dello Ior. Con Bertone e i suoi referenti in Curia punta il dito contro un complotto massonico che vorrebbe farlo fuori. Indica anche i nomi dei suoi presunti nemici. Tra questi personaggi molto influenti non solo in Vaticano, come il notaio Antonio Maria Marocco di Torino, che in realtà è molto vicino al cardinale Tarcisio Bertone da decenni. Il presidente dello Ior poi cita l’avvocato Michele Briamonte dello studio Grande Stevens, che sarebbe secondo lui vicino alla lobby ebraica perché è uno dei fondatori della camera di commercio italo-israeliana della quale per la verità fanno parte anche personaggi di primissimo piano della vita pubblica italiana. I rapporti sono tesi con Gotti Tedeschi da quando aveva fatto dichiarazioni imprudenti, secondo la Segreteria di Stato, con la Procura di Roma, ammettendo l’esistenza di conti cifrati nello Ior.

    Un mistero custodito con cura per decenni era stato spiattellato in un verbale dal presidente della Banca più riservata del mondo.


    La fine

    Da quel momento la fine di Gotti è segnata. Poi c’è il braccio di ferro a dicembre del 2011 sulla legge antiriciclaggio e i rapporti si fanno ancora più tesi quando le carte escono sul Fatto. Ma la goccia che fa traboccare il vaso è quando il neo nominato presidente del Monte Paschi di Siena, Alessandro Profumo, va a fare visita a Gotti Tedeschi e gli riferisce di avere ricevuto confidenze da personaggi influenti in Segreteria di Stato che Gotti Tedeschi di lì a pochi giorni sarà fatto fuori. Come a dire: “Non parlargli di cose delicate che ormai non conta più nulla”. Gotti Tedeschi viene fatto fuori il 24 maggio.

    Due giorni prima il vicepresidente Hermann Schmitz, che ora è diventato presidente, scrive al Segretario di Stato Tarcisio Bertone: “Mi aspetto con fiducia che Sua Eminenza ponga fine immediatamente al mandato del presidente Gotti. Non desidero continuare a prestare servizio in un Consiglio con Gotti Tedeschi. Pertanto nel caso in cui il presidente non fosse sollevato dall’incarico dopo un voto di sfiducia da parte del Consiglio, rassegnerò le dimissioni entro e non oltre la fine di maggio 2012”. Nelle stesse ore il segretario del consiglio Carl A. Anderson scrive: “Sono giunto alla conclusione, dopo molte preghiere e riflessioni, che Gotti Tedeschi non sia in grado di guidare l’Istituto in tempi difficili come questi”. Le due lettere vanno lette alla luce del comunicato stampa di ieri del Vaticano.

    Il bollettino della Santa Sede, dopo la premessa banale sulla “sorpresa e preoccupazione per l’inchiesta”, lancia un avvertimento allo Stato italiano “la Santa Sede ripone la massima fiducia nell’autorità giudiziaria italiana che le prerogative sovrane riconosciute alla Santa Sede dall’ordinamento internazionale siano adeguatamente vagliate e rispettate”. Poi, dopo la conferma dell’appoggio incondizionato al direttore generale dello Ior Cipriani, che Gotti Tedeschi avversava (“La Santa Sede conferma inoltre la sua piena fiducia nelle persone che dedicano la loro opera con impegno e professionalità all’Istituto per le Opere di Religione e sta esaminando con la massima cura l’eventuale lesività delle circostanze, nei confronti dei diritti propri e dei suoi organi”) arriva la parte più interessante, dedicata a Gotti Tedeschi:. “Si ribadisce, infine, che la mozione di sfiducia adottata nei confronti del Prof. Gotti Tedeschi da parte delConsiglio di Sovrintendenza è stata fondata su motivi oggettivi, attinenti alla governance dell’Istituto, e non determinata da una presunta opposizione alla linea della trasparenza, che anzi sta a cuore alle Autorità della Santa Sede, come allo Ior”.

    Le perquisizioni

    La linea di contrattacco del Vaticano dopo la perquisizione e il primo interrogatorio all’ex presidente dello Ior è arrivata ieri con un bollettino chiarissimo: Ettore Gotti Tedeschi non è stato cacciato dallo Ior perché voleva la trasparenza dei conti bancari e dei loro reali intestatari. I pm italiani non si azzardino a violare le prerogative dello Stato Vaticano andando dietro alle sue accuse, ai suoi memoriali, alle sue paure di essere ucciso e magari alle liste di conti correnti cifrati intestati ai vip laici che potrebbe avere compilato. Con il comunicato ufficiale emanato dalla Santa Sede ieri pomeriggio lo scontro tra Italia e Citta del Vaticano sale di livello.

    25mila correntisti

    E le carte che oggi pubblichiamo in esclusiva dimostrano quanto è duro lo scontro interno al Vaticano tra le due fazioni che si sono contrapposte sulla legislazione dei presidi contro il riciclaggio dentro la Città del Vaticano. La posta è enorme. Lo Ior amministra in depositi una cifra che dovrebbe oscillare attorno ai 9 miliardi di euro di patrimonio. Ci sono 25mila correntisti laici e questa indagine della magistratura italiana rischia di svelare anche i nomi dei vip. La vera partita in gioco è quella dei “conti laici anomali”, quelli dei quali Ettore Gotti Tedeschi ha parlato con i magistrati.

    Tra le carte sequestrate a casa e nell’ufficio del banchiere ci sono anche elenchi di nomi di personaggi importanti, anche della politica, che potrebbero avere il conto presso lo Ior. Quella lista trovata a casa di Gotti Tedeschi sarebbe frutto di una sua ricerca. Probabilmente non si tratta di carte ufficiali o di contabili bancarie con il timbro Ior, perché a quelle il banchiere non aveva accesso. Bensì di informazioni che probabilmente aveva raccolto informalmente. Comunque sia, quella lista fa paura perché potrebbe incrinare il muro di anonimato dello Ior. E ancora di più fanno paura Oltretevere le inchieste che potrebbero nascere dalle accuse dell’ex presidente dello Ior che pare disposto a collaborare.

    Per questa ragione ieri è arrivato il primo avvertimento, le lettere e i documenti inerenti all’attività della Banca del Vaticano non devono essere usate contro i manager Ior indagati dalla Procura di Roma, a partire da Paolo Cipriani. E non manca un messaggio per Gotti Tedeschi: la smetta di atteggiarsi a vittima della lobby “giudaico-massonica” favorevole alla scarsa trsparenza bancaria. E non si azzardi a collaborare con i pm di Roma e Napoli, come sembra intenzionato a fare dopo essere stato scaricato da tutti Oltretevere, perché altrimenti ce ne sarà anche per lui.

    Segrete stanze


    La Segreteria di Stato ieri con il suo comunicato ha voluto lanciare il primo messaggio perché sia chiaro a tutti che il presidente dell’Istituto Opere Religiose non è entrato in lotta di collisione con il Segretario di Stato Tarcisio Bertone perché voleva svelare alle autorità italiane chi c’era dietro i conti cifrati della banca vaticana. Il banchiere è stato accompagnato alla porta il 24 maggio con una lettera del Cavaliere Supremo dell’Ordine dei Cavalieri di Colombo Carl A. Anderson perché non sapeva fare il presidente ed era anche un po’ fuori di testa. Così si regolano le faccende in Vaticano.
    Insomma, l'hanno mandato via perché era instabile mentalmente, secondo loro.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012...cciato/257892/
    Ultima modifica di Manu; 09-06-12 alle 13:28:10

  18. #18
    Sbonk
    ospite

    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Citazione Originariamente Scritto da adamello Visualizza Messaggio
    sono inchieste inutili che non porteranno mai a nulla, ma poi non è un po come farsi gli affari di uno stato estero? non infrange nessuna regola questa cosa?
    Sarei anche d'accordo con te se lo IOR non fosse alla stregua delle peggiori banche delle isole Cayman (dove la chiesa ha fondato una diocesi nel 2000, sicuramente per meglio curare gli affari spirituali delle sue 2 parrocchie e dei 2 sacerdoti lì presenti), cioè dai non mettono le causali sui bonifici . Comunque anche se è una banca con sede all'estero i reati commessi in Italia son pur sempre reati commessi in italia.

  19. #19
    Azatoth
    ospite

    Predefinito Re: I segreti dello IOR: Gotti Tedeschi ed il memoriale choc

    Io credo che bloccheranno l'inchiesta,ci sono troppi interessi forti sotto.

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