Lo sceicco ha replicato a una domanda di una sua concittadina che vive in Francia e che chiedeva come comportarsi.
La risposta? Onde evitare guai con le autorità, è consentito scoprire il volto.
Ma sarebbe meglio che le donne saudite evitassero di viaggiare in Paesi non-musulmani, se non strettamente necessario.
In Arabia Saudita, dove è nato l’Islam, è in vigore una versione estremamente rigorosa della legge musulmana, che non trova corrispettivo in nessun altro Paese - Iran incluso - seppure ultimamente vada di moda parlare di più di Teheran.
Le donne sono tenute per legge a coprire il corpo con una lunga tunica, detta abaya, e a uscire a capo coperto, senza fare vedere i capelli. Tuttavia velare il viso non è obbligatorio, anche se è molto diffuso indossare il niqab, una forma di velo integrale che lascia gli occhi scoperti e che è leggermente diverso dal burqa afgano (io veramente di burqa ne ho visti pure in India, ma questa è un’altra storia…).
Ora, al di là di quello che uno può pensare sul divieto di indossare il burqa approvato in Francia, c’è da dire che il permesso accordato dallo sceicco, che somiglia a una simile affermazione già fatta dal presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, è assolutamente inutile.
Una volta all’estero, sono già moltissime le ragazze saudite che vanno in giro a volto scoperto, o addirittura senza velo, infischiandosene allegramente delle leggi del loro Paese d’origine,
Chi è interessato all’argomento, può leggere Ragazze di Riad di Rajaa Al-Sanea.