Chi ti ha dato il permesso di prendere la telecamera?
probabilmente siete 2 persone che conoscono innanzi tutto "loro stesse", sapete le vostre esigenze, il che secondo me rende più facile l'interazione con l'altro. domanda, prima di convivere uno di voi 2 o entrambe avete vissuto per un buon periodi "da soli" ?Ok, forse ho posto male la domanda.
Io non voglio sapere le differenze tra le tre coppie. E' evidente che siamo diversi.
Ma cos'è che fa funzionare una coppia come la mia e cos'è che fa sballare una coppia diversa (non necessariamente una degli esempi).
Siamo culati o bravi?
Gli altri hanno sfiga o hanno sbagliato qualcosa? Cosa?
Volevo capire se c'è una "chiave del successo" o se è un fenomeno totalmente random, anche in base alle vostre esperienze vissute o meno.
il motivo secondo me per il quale molte coppie non funzionano, soprattutto quando si passa dal "fidanzatini ognuno a casa sua" al "viviamo assieme", è perchè manca il passaggio "vivere da soli" dove uno impara innanzi tutto le proprie esigenze e il suo "modo" di vivere (e non lo imparerai mai a casa con la mammina manco a 50 anni). Quindi quando ti trovi a vivere in coppia se tu per primo non conosci "cosa vuoi" diventa praticamente impossibile che lo riesca a capire l'altro, il che genera un sacco di frustrazione e problemi nella coppia.
No, nessuno dei due in realtà.
Per lei i primi mesi di distacco dalla mamma sono stati particolarmente intensi, ma abbiamo risolto prendendo un gatto
E' la prima esperienza per entrambi, in tutti i sensi. E' anche la prima storia vera per entrambi. Ecco perché a volte mi domando come abbiamo fatto
Probabilmente si chiama rispetto. E' il rispetto degli spazi che ciascuno di voi due avete nei confronti dell'altro. E poi la passione e l'amore, perche' questo è fondamentale.
Due fattori: riconoscere il partner come un essere umano e trattarlo di conseguenza, e trovare un partner che faccia altrettanto. Mancando una delle due condizioni si verificano problemi che possono andare dal lieve al grave, dall'occasionale al cronico.Ora: cosa rende diverse le tre situazioni, considerando che tutte e tre le coppie dell'esempio sono praticamente alla prima storia "seria" di durata superiore ai 3 mesi? Abilità personale? Semplice culo? Destino? Alchimia?
Cosa fa sì che due persone riescano a portare avanti un rapporto e altre no? E' solo questione di quanto uno è disposto a darsi per l'altro? E' una questione socioeconomica? Cosa secondo voi?
Il resto fa scena, ma conta parecchie lunghezze di meno.
Questo credo sia un punto fondamentale, anche se è pur vero che ci sono persone che vivono fuori da "casa" per anni ma rimangono i famosi coinquilini "stronzi" con cui non ci si vorrebbe mai vivere.il motivo secondo me per il quale molte coppie non funzionano, soprattutto quando si passa dal "fidanzatini ognuno a casa sua" al "viviamo assieme", è perchè manca il passaggio "vivere da soli" dove uno impara innanzi tutto le proprie esigenze e il suo "modo" di vivere (e non lo imparerai mai a casa con la mammina manco a 50 anni). Quindi quando ti trovi a vivere in coppia se tu per primo non conosci "cosa vuoi" diventa praticamente impossibile che lo riesca a capire l'altro, il che genera un sacco di frustrazione e problemi nella coppia.
Credo che un elemento fondamentale della questione convivenza sia quello di non metterci troppo significato. Mi spiego meglio: ritengo che convivere sia una tappa fondamentale di un rapporto, tanto quanto il primo bacio, la prima scopata, la prima litigata vera, la prima volta che ci si dice ti amo, etc. Solo convivendo si possono portare alla luce aspetti fino a quel momento nascosti (anche se si è stati insieme anni), e come detto da altri non ha senso stare 10 anni con una persona per poi mollarsi dopo due mesi che si vive insieme.
Per questo ritengo sia importante pensare a convivere già dopo "poco" tempo, dopo un anno insieme per esempio. E ritengo che si debba fare come in altri paesi europei, dove convivere non è visto (come spesso in Italia) come una sorta di pre-Matrimonio o un Matrimonio-junior, ma una cosa normale da coppia "matura" che se va male non è una gran tragedia.
Quando stavo in UK andare a convivere dopo 6-8-10-12 mesi di relazione era la norma, e la cosa non era affatto vista come da noi (il che porta molte persone a "cagarsi sotto" quando sentono la parola "convivenza", portando alla rottura diverse coppie).
Quindi se si è nella forma mentis che la convivenza è una conseguenza e tappa naturale di un rapporto "adulto" senza caricarla di eccessivi significati meta-matrimoniali la si vivrà in maniera serena e molto probabilmente sarà un successo. E se le cose vanno male è stato importante farlo perchè altrimenti con quel rapproto non si sarebbe mai arrivati da nessuna parte (un po' come nelle relazioni a distanza, se non vi è la volontà di rendere la distanza un fattore temporaneo è una relazione già su di un binario morto).