Quanto valore diamo al tempo che spendiamo a giocare, magari online? Sapreste monetizzare il valore degli oggetti e delle proprietà che il vostro avatar possiede? Se dovessimo basarci solo sul tempo, probabilmente varrebbero un sacco di soldi; più concretamente, valgono almeno la spesa di connessione e di abbonamento per il tempo necessario ad ottenerli. E se un bel giorno un gruppo di masnadieri entrasse in casa vostra (quella virtuale, si intende) e si impossessasse dei vostri averi, che cosa fareste?
La polizia coreana sta prendendo molto sul serio il problema (fonte: BBC News): nei primi sei mesi del 2003 sono stati riportati oltre quarantamila crimini informatici, dei quali oltre la metà connessa al gioco online. La questione si lega a doppio filo con il sempre maggior numero di persone che vende o scambia online (su siti di aste) oggetti e personaggi, che apre le porte ad un vero e proprio "mercato nero".
Il crimine è perseguibile? In fin dei conti non viene rubato nulla di concreto o di tangibile. Però, ci viene fatto notare, anche quando un pirata vi svuota il conto corrente in banca, non è certo che scappi con un sacchetto di soldi in mano. E poi, come dimostrare che c'è stato effettivamente un crimine? Con uno screenshot? Non credo che verrebbe accettato come prova... Si dovrebbe forse ri-pensare agli oggetti in sè (ma è un compito che spetta ai programmatori), incorporando al loro interno una sorta di "firma digitale"... Così vedremmo proliferare esperti che "limano" il numero di serie dagli artefatti rubati... Problema complesso... E voi, che ne pensate?