mica è così rara questa cosa, da queste parti. e non parlo necessariamente di persone conniventi. c'è gente che non sa mettere due parole in fila ma che è una macchina da soldi.
mica è così rara questa cosa, da queste parti. e non parlo necessariamente di persone conniventi. c'è gente che non sa mettere due parole in fila ma che è una macchina da soldi.
ogni riferimento a persone o cose realmente presidenti della provincia di Napoli è puramente casuale
oddio proprio analfabeta però sembra strano anche a me...
Come vanno le imprese sequestrate ai boss? Malissimo, purtroppo.
http://www.senato.it/notizie/RassUff...228/1plx1k.pdf
Credo però si debba sottolineare come queste aziende , se in mano ai boss, non giochino una concorrenza esattamente legale : è ovvio che poi le difficoltà affiorino quando vengono messe a posto.
Non ho letto il link, ma immagino che la "presa in custodia" di dette aziende prevede un carico di burocrazia tale da affondare un incrociatore (cit.)
esattamente. Sono aziende che operano nell'illegalità, e quindi cercare di salvarle NELLA LEGALITA' è complicatissimo, quasi impossibile.
Lombroso aveva ragione
Faida Scampia, arrestato Antonio Mennetta:
era uno dei cinque superboss latitanti
Il blitz a Scafati (Salerno). Ventotto anni, Mennetta è considerato il capo del potente clan camorristico dei Girati. Era ricercato da settembre per associazione a delinquere ed omicidio. Non ha opposto resistenza, ma si consegnato agli agenti. Con lui nella villa altre due persone
SCAFATI - La polizia ha arrestato la scorsa notte in una villa di Scafati (Salerno) il boss latitante Antonio Mennetta, 28 anni, considerato il capo del potente clan camorristico dei Girati.
"Sono Antonio Mennetta" ha dichiarato l'uomo quando è stato sorpreso dalle forze dell'ordine. Il blitz è scattato alle tre della scorsa notte. La villetta dove si nascondeva il latitante è stato circondata e l'intera area comprendente numerose abitazioni simili è stata interamente circoscritta dalla polizia. Vi erano, infatti, grosse possibilità di fuga e la polizia temeva che Mennetta potesse sfuggire alla cattura. Quando si è reso conto che non vi era più nulla da fare si è arreso e si è fatto ammanettare. Nell'abitazione c'erano anche due pregiudicati la cui posizione è all'esame degli investigatori
L'arresto è stato eseguito dagli uomini della Catturandi della squadra mobile di Napoli in collaborazione con il personale del Servizio centrale operativo (Sco). Gli inquirenti stanno ora valutando la posizione di due pregiudicati che erano con il boss nella villa, controllata da sofisticati sistemi di videosorveglianza.
Mennetta, ritenuto personaggio di rilievo della camorra napoletana, era ricercato dallo scorso mese di settembre per associazione a delinquere ed omicidio. Era stato arrestato il 23 luglio, ma scarcerato due giorni dopo perché i giudici non avevano ravvisato negli indizi raccolti a suo carico elementi sufficienti per ritenerlo a capo della fazione camorristica. E' considerato uno dei cinque latitanti al centro della faida che sta insanguinando Scampia. Secondo dichiarazioni di pentiti ed elementi investigativi, è stato lui a scatenare la guerra per il controllo delle piazze di spaccio dell'area nord della città, volendo allargare il giro d'affari del suo gruppo, passando con disinvoltura da una alleanza all'altra con altre fazioni di camorra. Polizia e carabinieri avevano diffuso a ottobre le loro foto chiedendo la collaborazione alla popolazione per individuarli. Finora ne erano stati arrestati due.
Chi è il superboss arrestato. Antonio Mennetta è cosniderato uno dei boss emergenti del clan della Vanella Grassi, i 'Girati' di Scampia, che hanno dichiarato guerra agli Abete-Abbinante scatenando una faida che ha portato a venti omicidi in pochi mesi. "Un soggetto scaltro e pericoloso, colui il quale ha tramato per tutti questi mesi tessendo alleanze e soprattutto tramando omicidi e vendette". Così lo descrive la Procura antimafia nel decreto di fermo emesso a metà dicembre contro di lui e una serie di affiliati. E' accusato in particolare di aver messo ucciso il 14 aprile del 2011 Antonello Faiello, un pregiudicato del clan Di Lauro. L'uomo fu assassinato, secondo il racconto dei pentiti, perchè aveva insidiato una donna che frequentava lo stesso Mennetta. Faiello fu attirato in una trappola in via Dante a Secondigliano e ammazzato con cinque colpi di pistola. "Fu proprio Mennetta a dargli il colpo finale alla testa dopo essere scampato egli stesso alla morte perchè la vittima era armata", ha raccontato Giovanni Illiano, il pentito della camorra che ha ricostruito una serie di omicidi e permesso l'arresto di alcuni esponenti di spicco del clan, non ultimo Arcangelo Abbinante. Mennetta fu arrestato il 23 luglio scorso per il reato di associazione camorristica ma fu scarcerato due giorni dopo in quanto il fermo non fu convalidato dal giudice per le indagini preliminari.