Ma anche dopo i pasti![]()
Non capisco dove vuoi arrivare... forse a dire che il risultato non è stato falsato? Sarà ma è un puro caso...
E non sono neanche d'accordo: col Milan è stata una partita orribile, da 0-0 sparato.
L'hanno vinta con quel rigore là e siamo stati tutti a dire che ci meritavamo di perdere. Il che è vero ma non significa che loro si meritassero di vincere.
Può anche essere vero ma è tutta una supposizione: non puoi sapere se l'Atalanta avrebbe attaccato anche sullo 0-0 perchè lo 0-0 è durato pochissimo.Non necessariamente.
Tante piccole che affrontano una grande puntando al contenimento e contropiede, se prendono un gol nella prima parte della gara continuano a giocare abbastanza coperti, mantenendo la tattica che avevano impostato.
Perchè tanto la grande continuerà a premere e si può sempre sperare nella ripartenza... senza contare che se il risultato rimane solo sull'1-0, puoi sempre sperare di svangarla in qualche modo (una punizione, un calcio d'angolo) senza doverti necessariamente scoprire di più.
Poi è chiaro che più si va avanti e più devi necessariamente scoprirti... altrimenti finirai per perdere lo stesso...
Ma se avevi impostato la gara per contenimento e contropiede e prendi gol al secondo minuto... beh, continui per un bel po' a fare contenimento e contropiede.
Se invece da subito se la sono giocata a viso aperto, probabilmente è perchè l'avevano già impostata in quel modo
Potevano anche puntare a fare contropiede, che ne sai? E la Juve abbiamo visto più volte che quando va in vantaggio non è che si sbilanci più di tanto, per raddoppiare o triplicare: continua sì a spingere ma con equilibrio.
Di certo c'è una cosa: lo 0-0, che è il risultato che avrebbe dimostrato cosa voleva fare l'Atalanta, è durato niente. Il che rende difficile essere sicuri sul loro approccio alla partita.
Su questo sono d'accordo.A rovinargli eventualmente i piani è più il secondo gol che non il primo, imho...
Ma vale per qualunque partita.
Oddio, Lucio è quello che appena si trasferì da noi dichiarò "gli scudetti sono 30"... quindi non è che ci sarebbe da stupirsi.
Ciao ciao Lucio![]()
adesso cominceranno con " Tizio > Caio > Lucio "?![]()
intanto piccola nota di colore ieri allo stadium..prima della partita all'esterno e nel centro commerciale c'erano addetti della gazzetta che distribuivano degli opuscoli pubblicitari in plastica raffiguranti la prima pagina della rosea dopo la vittoria del mondiale dell'82..nel giro di un'oretta i cestini dell'immondizia nei dintorni dello stadio erano stracolmi e per terra l'asfalto era tappezzato di rosa![]()
vabè bendtner ha praticamente chiuso qua la sua stagione e la sua avventura italiana....![]()
La gazzetta prima ci loda e poi ci infila la gufata finale (quoto solo quella)
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadr...24328233.shtml
CALENDARIO — Oltre a sperare che il cammino in Champions della Juve prosegua, le rivali strizzano l'occhio al calendario. Tutt'altro che agevole quello dei campioni in carica, che tra le grandi avranno in casa solo Milan e Fiorentina. Per il resto dovranno fare visita all'Inter, andare due volte all'Olimpico e al S. Paolo di Napoli. Se la tendenza a bucare le partite importanti proseguirà, allora quella di chi sta dietro non sarà solo un'illusione.![]()
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Però la gazetta è fortissima...
Comunque è quello che sperano i tifosi di tutte le squadre che non si chiamano Juventus, onestamente.
Se la Juve non ha il doppio impegno è proprio una schiacciasassi.
Io sono preoccupato, altro che doppio impegno, è un TRIPLO impegno. Non dimentichiamo la Coppa Italia contro un certo Milan, e non è roba da poco.
Purtroppo, sul rendimento con le "grandi" hanno ragione.La gazzetta prima ci loda e poi ci infila la gufata finale (quoto solo quella)
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadr...24328233.shtml
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Merde di partite come quelle col Milan e con l'Inter non le vedevo dai tempi di Delneri.
il triplo impegno inizia o finisce il 9 gennaio...
Camus si è 'terrorizzato'
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LA JUVE SBATTE LA PORTANOVA IN FACCIA ALLE INSEGUITRICI: NAPOLI E INTER RIMANGONO KLOSE IN GABBIADINI! BIANCONERI CAMPIONI DI INVERNO!
http://www.tuttomercatoweb.com/juven...mNvbS0xMjE0ODU
Spoiler:^2
con conte in panca non le avremmo perse,al ritorno il "problema" non sussisterà quindi asfaltiamoli e facciamo vedere chi comanda
devono aver assunto il titolista di TuttosportLA JUVE SBATTE LA PORTANOVA IN FACCIA ALLE INSEGUITRICI: NAPOLI E INTER RIMANGONO KLOSE IN GABBIADINI! BIANCONERI CAMPIONI DI INVERNO!
http://www.tuttomercatoweb.com/juven...mNvbS0xMjE0ODU
Spoiler:^2
btw
http://www.repubblica.it/sport/calci...36/?ref=HRLS-3
Juventus, il segreto di Conte: "Lavorare e lavorare"
La squadra bianconera campione d'inverno con due giornate d'anticipo sembra non avere avversari. Dal tecnico a Pirlo i dieci motivi di un dominio
di EMANUELE GAMBA
TORINO - La Juventus non è di questo mondo, non è di questo campionato: è un'enclave europea nella depressione del calcio italiana. La sua evidente superiorità non ha segreti, ma soltanto motivi. Proviamo a individuarne dieci, anche se non sono tutti.
1) Conte. Ha rappresentato la svolta non soltanto per il modo di allenare, ma per impatto sulla Juve tutta: è la figura di riferimento della società, l'uomo che indirizza le strategie (tecniche, e anche politiche) al punto che il suo avvocato difensore, Giulia Bongiorno, è stata inserita nel cda del club. Ha voce in capitolo in ogni sezione societaria e i giocatori avvertono il suo peso, il suo carisma: la sua leadership è riconosciuta è indiscutibile. Alterna il dialogo e il pugno di ferro: dopo aver risposto male ad Alessio, per esempio, Quagliarella non si è alzato dalla panchina per quattro partita di fila.
2) Conte/2. Le sue idee tattiche hanno sorpreso il calcio italiano, perché è stato il solo ad abbinare il possesso palla insistito con la verticalità della manovra, la ricerca del palleggio con i ritmi forsennati.. Malgrado l'impronta marcatamente offensiva, con gli esterni che giocano molto alti, la difesa è impenetrabile grazie agli spazi cortissimi tra i reparti. È la principale ragione per cui le punte, quasi mai vicine all'area, segnano poco. Ma è un limite sopportabile, viste le medie realizzative della squadra intera. Conte ha saputo essere duttile, ha rinnegato il sistema di riferimento (4-2-4) approdando al 3-5-2 che ormai vanta innumerevoli tentativi di imitazione: Mazzarri lo fa da molti anni, ma quasi nessuno ha tentato di copiarlo.
3) Pirlo. È, con Buffon, un fuoriclasse di livello mondiale e si sta esprimendo ai livelli del 2006, con il valore aggiunto di frequenze realizzative mai toccate. È leader indiscutibile in campo e nello spogliatoio, con Conte ha un rapporto quasi da pari a pari. Dice l'allenatore: "Noi abbiamo tutti i nostri schemi, più uno: quando non sappiamo cosa fare, diamo la palla ad Andrea e il problema è risolto".
4) Agnelli. Ha scelto di rivoluzionare, ribaltando ogni settore della società e affidandolo a uomini di sua fiducia e in linea di massina della sua stessa generazione, e poi di programmare, sapendo di rischiare figuracce (come nel primo anno) ma pianificando anche dei dettagli più minimi un futuro che sta aderendo alla perfezione alle sue previsioni. La Juve sa sempre quanto e quando può spendere, come suddividere gli investimenti (prima squadra, settore giovanile, sviluppo immobiliare), quale reazione corrisponde a un'azione, quale linea politica scegliere o imporre: nel Palazzo, l'alleato forte è Petrucci, il nemico vero Abete. I metodi sono spesso ruvidi e la protervia notevole, ma riscuotono sempre l'effetto desiderato. La società non si fa mai trovare impreparata. Anzi, spesso sa anticipare gli aventi.
5) Marotta. Gli juventini non lo amano fino in fondo perché non ha l'ostentata arroganza di Moggi, la sua spavalda sicumera. Non ne ha bisogno. Usa metodi diversi, senz'altro più limpidi e non per questo meno efficaci e la sua competenza non è inferiore (anzi) a quella del suo predecessore. Non ha affinità elettive con Agnelli e Conte, ma ha saputo stabilire con loro relazioni professionali profonde e corrette, basate sull'intelligenza, la comprensione e il rispetto. Ha la capacità di rara di sapersi scegliere collaboratori capaci, a cominciare da Paratici, e di ascoltarli, nonché di lavorare con convinzione sulle direttive indicate dalla proprietà. Il modo con cui ha strutturato il settore giovanile e la rete nazionale e internazionale di osservatori è stato impeccabile. Non mette il naso nelle faccende di Conte, ma sa imporre le sue idee di mercato: Pirlo (a costo zero!) rimarrà il suo capolavoro, ma Barzagli, Vidal e Pogba - per citare le più lampanti - sono più che intuizioni giornali.
6) La concorrenza. In base al fatturato, solamente Milan e Inter sono al livello della Juventus, ma entrambe vivono una fase storica interlocutoria: i rossoneri stanno ricostruendo dopo aver smantellato, i nerazzurri stanno gestendo il declino di una generazione ma non l'hanno ancora completamente rimpiazzata con la successiva. Da questo punto di vista, i bianconeri sono in vantaggio enorme e hanno una struttura tecnica destinata a durare ancora per qualche anno. Gli altri rivali (a cominciare dal Napoli) non hanno risorse finanziarie per competere sul lungo periodo.
7) Lo stadio. Non c'è dubbio che il primo impianto di proprietà in Italia stia contribuendo in maniera importante, sia a livello economico (anche in partite come quella con l'Atalanta, l'incasso supera il milione e mezzo di euro) sia a livello ambientale. Oggi essere della Juve è di moda anche per via dello stadio.
Il peso politico. La Juve ha ripreso la sua centralità. In Scommessopoli ha pagato un prezzo esiguo (i quattro mesi di Conte, le assoluzioni di Pepe e Bonucci) ma è riuscita a passare per vittima, mentre la concorrenza avrà o rischia di avere (è il caso dell'Inter con Ranocchia) punizioni molto più incisive. La diplomazia bianconera funziona a ogni livello.
9) La chiarezza. Chi non crede al progetto viene emarginato senza pietà: dopo i casi Elia, Iaquinta, Amauri, quest'anno è toccato a Lucio, con cui è stata concordata la rescissione del contratto. In genere, il gruppo avalla, e quindi rafforza, le decisioni dell'allenatore.
10) Il segreto. Conte dice di averne uno solo: "Lavorare, lavorare, lavorare".
Ho i miei dubbi, che con Conte non le avremmo perse.
Perchè lì non era questione di grinta o di impegno, è che proprio la squadra ha fatto pena sia tatticamente che come individualità.
E formazione e tattica le aveva scelte comunque Conte, è inutile che ci giriamo attorno.
Con Conte in panchina, forse ci sarebbe potuta essere una qualche reazione d'orgoglio ma niente altro.
Vabbè, ovviamente sull'asfaltarli al ritorno ovviamente quoto.
Sì, avevo notato subito alla compilazione dei calendari che il nostro è quasi identico a quello dell'anno scorso, con andata e ritorno invertite.. al ritorno avremo quasi tutte le sfide più importanti fuori casa, ma soprattutto verso febbraio/marzo perderemo probabilmente qualche punto in campionato per via della champions e della preparazione, che immagino studiata per andare a mille da aprile in poi, come l'anno scorso, quindi sarà importantissimo mettere quanto più fieno possibile in cascina da adesso a fine gennaio![]()
Si, un bel calcio sul sedere.
In b4, "C'erano strane fialette nei cestini della farmacia rubentina"...![]()
Secondo voi come mai ieri non ha messo dentro Isla invece di Padoin? Che sia un brutto segno?![]()