all'inizio si pongono alla pari con i diplomati, siamo amici siamo uguali ue' che fai ue' che dici, ma quando poco poco il diplomato si permette di fare delle affermazioni perentorie di tipo politico, economico sociale che potrebbero scalfire appena appena l'ego del laureato, ecco che quest'ultimo guarda il diplomato con supponenza, con un sorrisino sardonico, come a dire "ma tu dall'alto di cosa ti permetti di avere dei pensieri tuoi?"...
i laureati non servono a niente, sono piu' disoccupati dei diplomati, dimenticano tutto quello che hanno studiato dopo pochi mesi dagli esami, servono solo i laureati medici nel caso in cui mi viene l'appendicite e rischio di morire