Infatti 3 anni fa ad un torneo internazionale (non ricordo dove) "Natural" su 40 iscritti non si è presentato nessuno. Fuggiti tutti dopo la fuga di nptizie su un presunto controllo antidoping a sorpresa...
Non è una balla
Allora, visto che ho una leggera asma posso bombarmi di clenbuterolo per fare una maratona? Non è che perchè hai un tumore allora puoi farti come un cavallo per vincere le gare... Quello non è coraggio o forza di volontà ma opportunismo. La forza di volontà è questa http://www.youtube.com/watch?feature...&v=PgPlqhj4fEYScusatemi però voglio fare l'avvocato del Diavolo. Mettendo da parte la questione se si sia dopato anche prima del cancro o no, immaginiamo che l'abbia fatto soltanto dopo. Stiamo cmq parlando di una persona che ha affrontato un cancro, con varie operazioni e la chemioterapia e che dopo essersi ripresa ha vinto 7 Tour de France consecutivi!!! Ora mi chiedo, è possibile recuperare al 100% da una simile malattia e simili trattamenti medici (chemioterapia)? Che io sappia sono cose che lasciano il segno sia a livello fisico che psicologico. Con questo non voglio giustificare l'utilizzo del doping, ma non credete che considerando le sue condizioni, forse su Armstrong il doping aveva l'effetto di attenuare il gap fisico portato dalla malattia con gli altri? E che forse non gli abbia dato tutto questo gran vantaggio? Poi vorrei vedere anche le analisi degli altri arrivati dopo di lui, con i mezzi odierni, perché è troppo comodo accanirsi solo con una persona. Stiamo parlando di un atleta simbolo di speranza; Armstrong con la sua fondazione e la sua storia personale è stato d'ispirazione a milioni di persone nel mondo che lottano contro questa infame malattia donando speranza e coraggio. Avete idea di cosa possa aver affrontato negli anni della malattia? La forza e il coraggio che ha trovato?
Per me questo è uno di quei casi in cui, usando una citazione "la gente meritava di più della verità".
Detto questo, vorrei anche fare un appunto a tutti quelli che pensano che il ciclismo sia solo una massa di drogati che corrono come tori senza cervello verso il traguardo. Non è così, e non lo potete capire finché non lo provate sulla vostra pelle. Molti non hanno idea della fatica e del sacrificio che richiede questo sport, dove non si trovano 21enni viziati che passano le notti brave al night e vengono pagati milioni di euro. Qui state a parlare di gente che si fa un mazzo così. Vorrei vedere in altri sport maggiori se non ci fossero tutti i soldi e gli interessi che ci circolano, con controlli più severi cosa verrebbe fuori.
Detto ciò, ho un paio di amici che ai tempi delle superiori facevano ciclismo agonistico. Uno, lo scalatore, aveva a riposo fra i 32 e i 38 battiti al minuto e sembrava uno zombie; l'altro invece doveva andare a farsi 50 km everyday anche alle 19 circa per smaltire i bibitoni che gli passavano dalla macchina duranti gli allenamenti pomeridiani (giornalieri). Quando è arrivato vicino a scoprire cosa gli davano da bere ha venduto la bicicletta.
E non parliamo del nuoto...
Se sembri sicuro. Come se fosse un dato di fatto.
Non voglio mettere in dubbio ILRAFFO...ma... è possibile avere una fonte che non arrivi da qualche sito sulle scie chimiche?
Tanto per la cronaca, Carl Lewis quando ha vinto nell'89 non ha passato i test. Ma è saltato fuori 20 anni dopo
armstrong ha comunque altre due carriere ancora davanti, indovinate quali?
non posso darti dati scentifici (non ho le fonti sottomano) ma quello che dice il raffo è verità, gli effetti collaterali della roba che si prendono i body builder sono qualcosa di allucinante.Se sembri sicuro. Come se fosse un dato di fatto.
Non voglio mettere in dubbio ILRAFFO...ma... è possibile avere una fonte che non arrivi da qualche sito sulle scie chimiche?
Tanto per la cronaca, Carl Lewis quando ha vinto nell'89 non ha passato i test. Ma è saltato fuori 20 anni dopo
Riguardo all'atletica negli anni '80-'90... vabbè, stendiamo un velo pietoso
no ma bravo bravissimoDoping, Armstrong: "Senza barare impossibile vincere sette Tour"
L'ex corridore texano: "Il mio cocktail era fatto di Epo, trasfusioni e testoterone. Passerò il resto della mia vita a scusarmi per quel che è successo"
Per anni ed anni ha preso in giro il mondo intero, facendosi scudo della malattia che lo aveva colpito. La scusa di Lance Armstrong, infatti, era quella di aver assunto sostanze proibite perché malato di cancro.Ma non era vero. Si era dopato per vincere. E aveva iniziato a farlo molto prima che gli venisse diagnosticato il male. Passati un po' di mesi dalla squalifica, con la conseguente revoca dei titoli vinti (su tutti i sette Tour de France consecutivi, dal 1999 al 2005), ha deciso di vuotare il sacco. E lo ha fatto con un'intervista tv a Ophaw Winfrey, famosa conduttrice americana.
Il texano scandisce bene le parole per ammette le sue colpe: "È stata tutta una grossa bugia. Mi sono dopato per vincere i 7 Tour. Altrimenti, sarebbe stato impossibile. Ora chiedo scusa e pago il prezzo". Scuse (molto) tardive. A pensarci bene la spettacolarizzazione mediatica della confessione dà po' fastidio. Avrebbe potuto dire la verità in modo diverso, con un comunicato stampa di due righe. Invece ha scelto la grande ribalta. Perché? Cerca di ripulirsi la coscienza e, anziché nascondersi dalla vergogna, vuol far vedere a tutti quanto è forte? Ma è solo spavalderia, la sua, o c'è anche un calcolo?
Armstrong, la cui carriera era stata bruscamente interrotta nell’ottobre del 1996 da un cancro ai testicoli, sconfitto nel 1998, ammette il ricorso sistematico al doping nel corso della sua carriera. Nella chiacchierata, registrata lunedì in un albergo di Austin e divisa in due "show" dall’Oprah Winfrey Network, Armstrong risponde con una raffica di "yes" alle domande sull’uso di Epo, trasfusioni, testosterone, ormone della crescita. Insomma, ha assunto ogni tipo di sostanza dopante.
Per 13 anni, il "cowboy" ha negato ogni accusa.
Ora vuota il sacco. "Perché ora?". Lui risponde senza convincere troppo: "È la domanda migliore, la più logica. Non so se ho la risposta giusta. Comincerò dicendo che è tardi per molte persone ed è colpa mia. È stata una grande bugia ripetuta tante volte", dice pensando ad una "storia perfetta" ("Battere la malattia, vincere 7 Tour, un matrimonio felice") che "non era vera". Quasi come un film, anzi meglio di un film, proprio perché era tutto vero. Ma il finale di quel film è brutto.
E a prendere le distanze da Lance c'è anche la fondazione per la lotta al cancro da lui fondata, la Livestrong (quella del braccialettino giallo): "Noi, la fondazione Livestrong siamo delusi dalle informazioni secondo le quali Lance Armstrong ha imbrogliato la gente durante e dopo la sua carriera di ciclista, noi compresi", si legge in un comunicato, pur esprimendo la sua "gratitudine" allo sportivo per il suo impegno contro la malattia.
Come vede il suo futuro? "Passerò il resto della mia vita cercando di riconquistare la fiducia della gente e a scusarmi per quel che è successo". Una bella frase. Ma lo penserà davvero? O è il solito imbroglio?
Qualche anno fa Armstrong portò in tribunale un giornale della sua città, facendosi pagare mezzo milione di dollari di risarcimento perché diffamato. Solo che quelle accuse erano vere. Il texano l'aveva sempre fatta franca. Poi, però, la verità è venuta a galla. Lui ha tentato di sviare, professandosi innocente e ripetendo la storiella dello sfortunato campione, costretto a usare certe sostanze per curarsi. Ma era solo una colossale balla
e che dire della bici truccata con motorino di cancellara?
guardatevi i filmati su youtybe sono assurdi
Iniziassero a confessare e scusarsi anche tutti gli altri, và.
questo è da mastetrollQualche anno fa Armstrong portò in tribunale un giornale della sua città, facendosi pagare mezzo milione di dollari di risarcimento perché diffamato. Solo che quelle accuse erano vere. Il texano l'aveva sempre fatta franca. Poi, però, la verità è venuta a galla. Lui ha tentato di sviare, professandosi innocente e ripetendo la storiella dello sfortunato campione, costretto a usare certe sostanze per curarsi. Ma era solo una colossale balla
1) dovrebbe ridare tutti i soldi indietro
2) a sto punto mettessero il doping libero, che vediamo i supereroi della marvel al tour de france e ci divertiamo..
Ho fatto anche io ciclismo a livello agonistico e non ho mai preso più del polase per i sali minerali (e mezza bustina perché tutta mi pareva pure troppa). 32 battiti al minuto secondo me ti ha detto una fregnaccia, considerando anche che eravate alle superiori. E non ho mai visto bibitoni passati dalla macchina a nessuno. Il doping, perlomeno ai livelli giovanili non è sistematico, ma frutto di individui che agiscono di testa propria magari con l'aiuto di qualche medico di dubbia etica.Allora, visto che ho una leggera asma posso bombarmi di clenbuterolo per fare una maratona? Non è che perchè hai un tumore allora puoi farti come un cavallo per vincere le gare... Quello non è coraggio o forza di volontà ma opportunismo. La forza di volontà è questa http://www.youtube.com/watch?feature...&v=PgPlqhj4fEY
Detto ciò, ho un paio di amici che ai tempi delle superiori facevano ciclismo agonistico. Uno, lo scalatore, aveva a riposo fra i 32 e i 38 battiti al minuto e sembrava uno zombie; l'altro invece doveva andare a farsi 50 km everyday anche alle 19 circa per smaltire i bibitoni che gli passavano dalla macchina duranti gli allenamenti pomeridiani (giornalieri). Quando è arrivato vicino a scoprire cosa gli davano da bere ha venduto la bicicletta.
E non parliamo del nuoto...
Per il resto, alla luce delle ulteriori rilevazione e anche dell'estratto postato da Kordian, non è più difendibile. C'è poco da dire.
La casina frutto di anni di imbrogli...
Parliamo del nuoto invece.
Cos'ha il nuoto?
Ps.
Eri nella stessa classe di Fausto Coppi? 32 battiti al minuto sono un po' pochini
Edit: Indurain 28
Ultima modifica di J.K.G.; 18-01-13 alle 11:29:44
Ma io mi chiedo come faccia un appassionato a continuare a seguire il ciclismo.
Sai che sono TUTTI doppati, è certo, poche storie; a questo punto è quasi come essere appassionato del wrestling americano facendo finta che i pugni in faccia siano veri.