Il programma della Annunziata è indecente, è un fuoco di fila continuo senza possibilità di replica![]()
Il programma della Annunziata è indecente, è un fuoco di fila continuo senza possibilità di replica![]()
Aumentino di stipendio ottenuto![]()
dalla parte del giornale o della magistratura?
L'estorsione "liscia" è punita pari pari alla violenza sessuale: da 5 a 10.Questo non lo sapevo...immagino però che il tuo dominus fosse un avvocato importante...altrimenti nn se lo prendeva..
Col senno di poi è un bene che non ci sei rimasto li mi sa...
Tuttavia, tornando seri, pur capendo che il concorso di piu procedimenti abbia di sicuro contribuito allapena, rimane che leggere di uno stupratore che si fa 5 anni e poi di corona che se ne fa di più si rimane senza parole.
Mi sembra una pena davvero sproporzionata se si considera il contesto paese, dove appunto a uno stupratore gli danno 5 anni a dir tanto....
Bo, sono sconcertato.
Edit. Ma poi...la multa di 1.000 euro assieme alla pena...ma che è? Una sitcom?
7 anni di carcere e 1.000 di multa.
Minchia....la multa..mi hai rovinato... Li metto in benzina al range rover in un mese...mah.
Mettici recidiva (credo), cazzi e mazzi e si arriva facilmente ai sette.
Non si sa quanto abbia sganciato a Trezeguet, però.
Non è che la conversazione sia trapelata o fatta trapelare.
Da quel poco che ho capito dalla stampa (strano) le viene imputato di essersi attivata per "prevenire e/o scongiurare" (cit.) le indagini. In questo contesto una telefonata del genere ha la sua rilevanza.
fonte ngi
Non ho capito...
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Spoiler:
- Il motore principale della storia e' la tecnologia. Non e' l'economia perche' qualsiasi settore dell'economia puo' essere spazzato via da una nuova tecnologia. Non e' la politica perche' la tecnologia , con i suoi nuovi mass media, di volta in volta trasforma la politica in cose diverse. Non e' la societa', perche' la stessa societa' assume forme diverse a seconda delle tecniche di comunicazione, di gestione cittadina, delle tecniche mediche, delle tecniche produttive, delle tecniche abitative. Tutta la storia umana non e' stata altro che la storia della tecnologia umana. Tutti gli altri fattori sono di ordine inferiore e completamente irrilevanti.
- Il marxismo e' un ammasso di fesserie. Nell'identificare nell'economia e nel lavoro il motore della storia dimentica che sia l'economia che il lavoro sono sottomessi all'innovazione tecnologica. Sia una questione economica sia un metodo lavorativo possono scomparire non appena si sia inventata una tecnica per fare lo stesso lavoro prima e meglio, o appena non i sia inventata una tecnica che risolve una questione economica. Studiare il marxismo e' tempo perso.
- Lo storicismo e' un ammasso di fesserie. L'evolversi della storia non e' altro che una conseguenza dell'innovazione tecnologica. Nessun governo, impero, stato sarebbero mai esistiti se non avessero avuto le tecnologie adeguate a gestire il proprio interno e quelle necessarie a non soccombere contro competitori esterni. Solo la storia delle tecnologie puo' spiegare la storia umana.
- Studiare l'ambiente a se' stante e' inutile. L'homo sapiens ha abbandonato l'ambiente sin dalla costruzione del primo tetto, con cui ha rinnegato la pioggia, con l'accensione del primo fuoco, col quale ha rinnegato il clima rigido, con l'invenzione del vestito, dello scudo, degli strumenti di caccia e di agricoltura, coi quali ha rinnegato ogni ritmo naturale, allontanandosene definitivamente. Esiste un solo ambiente, ed e' un ambiente inevitabilmente trasformato dalla tecnologia umana.
- Studiare l'uomo a se' stante e' inutile. Esso non esiste piu' come tale, sin dall'invenzione del primo attrezzo. Con il primo martello di selce l'uomo e' andato oltre i limiti del braccio e del pugno, con la prima clava e' andato oltre il proprio debole corpo, con il primo coltello ha superato le proprie unghie ed i propri denti, con la prima stampella ha aggiunto al corpo una primitiva macchina, la leva. L'uomo come tale non esiste piu' sin da quando e' arrivata la tecnologia. Da quel momento l'uomo e' diventato un misto di uomo e macchina, di uomo e strumento, di uomo ed arma. L'uomo e' fatto in larga parte di tecnica, e poiche' la tecnica segue la propria via, non esiste nessun vantaggio nello studiare l'uomo in se', perche' non esiste alcuna parte costante della natura che si possa chiamare "essere umano", se non si considerano parte di lui anche le proprie tecnologie. La storia dell'uomo e' la storia delle sue tecnologie.
- Studiare la psiche a se' stante e' inutile. Intesa come tale, la psiche e' il prodotto dei sensi umani e della conoscenza che traggono dal mondo, e come tale viene estesa con l'avanzare della tecnica. Dall'invenzione della scrittura sino alle mappe, dall'invenzione dei numeri sino alla trasmissione di immagini, la psiche umana dispone di sensi sempre piu' potenti da cui trarre informazioni. La psiche e' un prodotto del sistema nervoso umano, che si e' esteso mediante l'uso di tecniche umane, e ha cosi' potuto acquisire stimoli e fatti che prima non poteva raggiungere. In seguito, prima le tecnologie dei media di massa prima e delle reti informatiche poi, hanno aggiunto ancora piu' banda passante al sistema nervoso umano. Oggi la psiche umana e' qualcosa di completamente diverso da quelle che l'hanno preceduta, e la ragione sta ancora nelle tecnologie umane, dal primo alfabeto sino ad internet.
- Studiare la cultura umana a se' stante e' inutile. Le aspirazioni umane sono sempre state limitate dalla tecnologia carente o realizzate da una tecnologia nuova; tertium non datur. Le paure dell'uomo di mille anni fa , come pesti e carestie, sono state cacciate dalla tecnica, e nuove paure hanno preso il loro posto. Sin dall'invenzione della lettera scritta, e dei mezzi di trasporto, dalla nave alla carrozza trainata, le culture umane hanno iniziato ad interagire in maniera diversa da prima, essendo le stesse interazioni legate a nuove tecniche. E maggiormente si raffinavano le tecniche per trasportare conoscenze, strumenti e intellettuali, maggiormente e diversamente si evolveva la cultura umana. La cultura umana e' un prodotto delle tecniche usate dagli uomini per scambiarsi idee.
- La spiritualita' e' inutile. Essa propone come massimi momenti dell'umanita' dei rituali che non ne migliorano il destino. I massimi momenti dell'umanita' sono l'invenzione e la scoperta, e tutte le religioni si sforzano di nascondere questi due momenti creando momenti fittizi (nativita', feste religiose, rituali di ogni genere) che non migliorano affatto l'umanita'.
- La religione e' inutile. Nessuna delle punizioni divine descritte nei testi sacri, come fame e malattie, rappresenta ancora un pericolo per l'uomo tecnologicamente evoluto. L'angelo con una spada di fiamma e' nulla se confrontato al moderno cacciabombardiere, il demone degli abissi piu' profondi e' una piccola frazione del pericolo rappresentato da un sottomarino nucleare; mandino pure il loro Leviatano: abbiamo le munizioni per ucciderlo, non ci fa piu' paura. Parlino pure di inferno, oggi la morte e' di molto rimandata, un giorno sara' scacciata. Oggi il drago sarebbe una specie protetta dall'estinzione. Molti dei premi che la religione prometteva nel Paradiso - niente piu' fame, niente piu' lebbra - sono oggi a portata di mano dell'uomo tecnologico. E altre ne verranno: la tecnologia costruira' quel paradiso che la religione puo' solo promettere.
- LA storia dell'arte e' la storia delle tecniche realizzative. Dalla chimica dei colori alle tecniche di scultura, ai materiali a disposizioni, sino agli strumenti musicali ed alla loro evoluzione tecnica, ogni forma di arte non e' altro che il prodotto di un preciso universo tecnologico.
- Ogni reddito legato ad un lavoro che non migliora le proprie tecniche e' un reddito rubato al futuro. Chi non migliora le tecniche con le quali vive sta semplicemente aspettando che altri gli tolgano di che vivere. Ogni forma di poverta' materiale e' legata alla mancata adozione delle tecnologie adeguate per combatterla. Ogni forma di poverta' intellettuale e' legata alla mancata adozione delle adeguate tecniche di trasmissione e conservazione del sapere.
- Ad ogni nuovo paradigma della tecnica corrisponde un nuovo uomo, una nuova psiche, un nuovo ambiente, una nuova societa' ed una nuova economica. Tutte le visioni precedenti dell'uomo, della storia, della politica, della socierta' e dell'economia sono obsolete, inutili e dannose. Chi si ostina a seguire tali visioni e' destinato a scomparire , soppiantato dal nuovo mondo appena creato.
- Governi, organizzazioni, religioni, intellettuali, che propagandino o spieghino di fermare qualche tecnica o qualche branca della tecnica stanno solo preparando la propria morte per sopraffazione, ovvero la scomparsa loro e dei gruppi umani che li seguono, per inedia da obsolescenza.
- L'opposto di tecnologia e' religione. La tecnologia definitiva e' la genomica, che consente all'uomo di disegnare se stesso come evoluzione delle proprie tecniche. Pertanto, la genomica e' il nemico principe di ogni religione. Pertanto, la religione e' il nemico principe della tecnologia definitiva. La scienza genomica cancellera' la religione cancellando le sue ragioni di essere, ovvero controllando totalmente la nascita, la riproduzione e la morte.
- Dal punto di vista dell'uomo di oggi, esiste un punto in cui l'uomo del futuro avra' attributi oggi considerati divini, e fara' cose oggi considerate ancora miracoli.
Che è?
Manifesto di LULriel. Che poi alcuni punti sono anche interessanti e condivisibili, altri delle cagate di proporzioni epiche.
è quel tizio che non vuole essere linkato, pena redirect col pene.![]()
Intendevo dire
1 che non si è trattato della solita intercettazione finita sui giornali per vie più o meno traverse
2 che se io PM sto tentando di dimostrare che la tizia ha tentato in qualche modo di ostacolare le indagini post terremoto, la conversazione in cui questa se la ride raccontando di come ha finto di commuoversi etc etc la tiro fuori eccome; non sarà la prova regina ma sicuramente aumenta la credibilità della mia tesi
L'avessero tirata fuori in un'altra sede il discorso sarebbe molto diverso.
Pseudo-scientismo, transumanesimo, futurismo, sale & pepe q.b. servire caldo?
Praticamente tutto cio' che non e' riconducibile all'ingegneria e' merda?
la parte su cultura e arte
questo ha una paura di morire che gli fa rizzare i capelli![]()
Lui porta tutto all'eccesso, è un'apologia della tecnologiala mia condivisione si limita al suo ruolo centrale in tutti gli ambiti che cita, certo non nei modi e col peso che dice lui
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Giustizia choc in Giappone: tutti colpevoli e rei confessi
A ventiquattro anni dal delitto, qualche giorno fa un ottantaduenne giapponese ha chiesto la riapertura del processo a suo carico alla Corte penale di Kobe, in Giappone, per «falsa confessione». Nel 1989 era stato accusato di aver strangolato e ucciso il gestore di un bar. Durante le indagini della polizia aveva confessato il delitto, salvo poi ritrattare. La condanna del giudice, però, è arrivata comunque, e con essa il carcere. Adesso l'avvocato dell'anziano signore chiede ai giudici di riaprire il caso, per dimostrare che la sua confessione era falsa. È lo stesso calvario che da diciotto anni vivono Keiko Aoki e il suo compagno Tatsuhiro Boku, accusati dalla polizia di aver dato fuoco alla propria casa per intascare i soldi dell'assicurazione della figlia undicenne, rimasta uccisa nel rogo.
Due mesi dopo l'incendio, le forze dell'ordine hanno ottenuto due confessioni durante un lungo interrogatorio «volontario». Un anno fa, gli avvocati sono riusciti a far tornare alla Corte di Osaka il caso, dimostrando la falsità delle confessioni e l'evidente innocenza dei due, che nel frattempo stanno scontando il carcere a vita.
Quello delle false confessioni, in Giappone, è un problema che sta attirando l'attenzione internazionale, e un richiamo, qualche mese fa, di Amnesty International. Il 99 per cento dei processi penali, nel Sol levante, si concludono con una sentenza di condanna, e non è per una straordinaria efficienza giudiziaria.
La maggior parte delle volte, è una confessione falsa a determinare l'esito di un processo.
Culturalmente, in Giappone la confessione è il primo passo per dimostrarsi pentiti davanti all'autorità. In un paese dove la moralità e il senso dello stato viene prima di tutto, chi confessa ha diritto alla rieducazione, mentre chi non confessa viene trattato con più durezza - o con la pena di morte (nel 2012 sono state giustiziate 12 persone e almeno 113 sono nel braccio della morte).
Uno dei motivi è da ricercare nel timore reverenziale nei confronti del giudice, una figura sacra e letteraria, come quella del giudice perfetto, Õoka Tadasuke. È qui che si comprende come, nonostante le false confessioni e i conseguenti errori giudiziari, secondo i sondaggi i giudici del Sol Levante siano la casta che conserva maggior fiducia da parte dei cittadini. Una categoria di eletti inarrivabili, che non compare in pubblico e non parla ai convegni. Ultraterrena.
«Dal punto di vista procedurale, sono vari i motivi per cui un giapponese arriva a una falsa confessione», dice Andrea Ortolani, giurista alla Tokyo University. «Durante i ventitré giorni in cui un sospettato può essere fermato prima del rinvio a giudizio, subisce numerosi interrogatori da parte di polizia e pm, e può incontrare i propri legali per sole tre volte». Non sorprende che, in queste circostanze, ci siano molte false confessioni ottenute da ore di interrogatorio che non possono essere registrate, se non parzialmente. E un pubblico ministero, in Giappone, non può sbagliare a portare a processo un sospettato: la pena è infatti la carriera. «Mentre i pm fanno le indagini con la polizia, il processo penale diventa quasi uno scontato rito di convalida. Si è assistito spesso alla modifica dei verbali di interrogatorio, per esempio, e alla confessione estorta per via dell'assenza di patteggiamento nel diritto penale giapponese», spiega Ortolani. Solo nel 2009 per i reati più gravi è stata introdotta la giuria popolare nei processi, dopo la denuncia da parte della categoria degli avvocati di un corto circuito tra indagini della polizia, rinvio a giudizio del pm e processo. Ma spesso la confessione falsa viene fornita pur di avere uno sconto di pena. O la benevolenza del sacro giudice.
http://napoli.repubblica.it/cronaca/...ione-50841595/
Da quel frammento riportato mi pare che rida per il sensazionalismo un po' goffo con il quale i giornali hanno dato risalto alle sue lacrime. Non mi sembra che emerga necessariamente che abbia simulato il pianto (ammesso che lo abbia fatto: da dove emergerebbe che si tratta inequivocabilmente di simulazione?) per fare bella figura con i media e finire sulle copertine (potrebbe averlo fatto perché, dato il suo ruolo, sentiva addosso una specie di "obbligo" pubblico a mostrarsi affranta... Sappiamo bene che a volte, anzi, direi spesso, si prova una sorta di indifferenza nei confronti di tragedie, anche enormi, che non toccano direttamente noi o i nostri amici stretti o familiari; insomma, non mi pare che passiamo la giornata a dispiacerci per i bambini dell'Africa che muoiono di fame o per le guerre che ci sono nel mondo: perché nel suo caso dovrebbe essere una colpa? E poi come hanno fatto a valutare il sarcasmo della frase "Una città inesistente, che non c'è"? Mah).
Appunto, ma poi dalle frasi che ho sentito riportate dai TG non sembra niente di che.http://napoli.repubblica.it/cronaca/...ione-50841595/
Da quel frammento riportato mi pare che rida per il sensazionalismo un po' goffo con il quale i giornali hanno dato risalto alle sue lacrime. Non mi sembra che emerga necessariamente che abbia simulato il pianto (ammesso che lo abbia fatto: da dove emergerebbe che si tratta inequivocabilmente di simulazione?) per fare bella figura con i media e finire sulle copertine (potrebbe averlo fatto perché, dato il suo ruolo, sentiva addosso una specie di "obbligo" pubblico a mostrarsi affranta... Sappiamo bene che a volte, anzi, direi spesso, si prova una sorta di indifferenza nei confronti di tragedie, anche enormi, che non toccano direttamente noi o i nostri amici stretti o familiari; insomma, non mi pare che passiamo la giornata a dispiacerci per i bambini dell'Africa che muoiono di fame o per le guerre che ci sono nel mondo: perché nel suo caso dovrebbe essere una colpa? E poi come hanno fatto a valutare il sarcasmo della frase "Una città inesistente, che non c'è"? Mah).
Ma anche se fosse, essere stronzi o ipocriti -per fortuna- non è ancora reato, quindi continuo a non vedere il motivo della pubblicazione di queste parti di intercettazione.
E voglio sperare che stessero intercettando l'altro, e non il prefetto.
la reazione di dogan
i commenti
TheKujisha 59 minutes ago
Are we SURE this wasn't just a "setup" attack designed to make people negitive against anti-gun control?