In scala probabilmente minore ma accadde anche a me qualche tempo fa, quando con lo stesso motto spinsi i miei a vedere Parla con lei.
Alla scena finale del corto muto in bianco e nero (quando il protagonista rimpicciolito viaggia lungo il corpo nudo dell'amata per nascondersi nella sua vagina schiaffata in primo piano, tanto per intenderci) volevo scomparire. Considera anche che avevo 16 anni
Adesso sono indeciso se guardare, per la prima voltaBrazil o Dark City, entrambi in versione Director's cut.
In b4, tutti e due.
io vi batto: la rpima e sicuramente ultima volta che l ho proposto a mio padre e' stato per quela cagat di killing me softly...un imbarazzo che levatiedit: brazil tutt ala vita
Braziel senza pensarci due volte.
Iniziato Brazil allora, thanks![]()
Ieri sera ho visto "La migliore offerta". Decisamente sopra le mie aspettative, gran bel filmPer la prima volta un film di Tornatore dove non ho pregato che qualcuno tornasse indietro nel tempo e lo uccidesse da piccolo
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a me con shame successe una roba simileil monitor del mio pc va verso la porta, chiunque entra vede che sto a fa. stavo la a guardare il film in posa da gendo ikari, gomiti sulla scrivania, pollici sotto al mento e gli indici a tenere su gli occhiali mentre il Fas stava là a farsi quella alla finestra verso la fine. In quel momento entra mia zia, io mi mi giro, "che r'è a zì?" lei guarda il monitor, poi me, poi il monitor, "nient nient t'o dic aropp" e scatta via, "vabbuò, natu quart r'or e veng int a cucin". torno a guardare il film, mi rendo conto della cosa e... non ne abbiamo mai più parlato ma secondo me m'ha dedicato qualche rosario
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Pornografico quasi questo film, io mi spaventai davanti al pistolone di Fassbender![]()
Ultima modifica di Alastor_Tiziano; 20-01-13 alle 21:36:15
Io lo vidi con due amici, di sesso maschile ed etero. Fu comunque difficile fargli capire perchè era un bel film.
Vabbé, saranno stati contenti nel vedere tante tette![]()
Shame coi genitori: 10+
Io fui imbarazzato vedendo con mio padre strange days, alla fine c'è una scena di sesso piuttosto tosta con juliette lewis.
Shame non ha NULLA di pornografico, è arte in ogni inquadratura (sì, pure il pistolone di Fassbender)
Ricordo momenti di profonda vergogna per "Il nome della rosa"![]()
Vabbé, nulla se messa a confronto della scena di sesso tra Halle Berry e Billy Bob Thorton in Monster's ball, in quel caso ringrazio Dio d'averlo visto da solo![]()
vabbé allora guardatevi KEN PARK coi genitori![]()
Ken Park ci vuole del coraggio anche a guardarlo da soli per quant'è brutto.
E la scena di monster's ball credo sia una delle più brutte della storia![]()
Presi in prestito una VHS contenente And now, for something completely different ,
che le circostanze mi portarono a condividere con mia madre.
'Il film parte da metà cassetta: te l'ho messo nel punto giusto, vedi di non fare casini', mi fu raccomandato.
Lo riavvolsi per sbaglio. Di poco, tutto sommato. Talmente poco che decisi semplicemente di far partire il film e arrivare al punto giusto a colpi di fast forward.
Fu così che scoprimmo che la prima parte della cassetta conteneva Le deliranti avventure erotiche dell'agente speciale Margò di Russ Meyer.
Per la precisione, l'inculazione di Hitler da parte di un tizio vestito da puritano.
Vedo e rilancio con Q (Desire) di Laurent Bouhnik. Fapping material di primissima qualità (Déborah Révy, gnam!).
Ieri invece mi sono visto The Last Stand. Ok, è vero che c'era ancora Zero Dark Thirty nelle sale e non so quanto ci rimarrà, ma come si fa a resistere a un film di Jee-Woon Kim con Arnold e una parte (ahimè troppo piccola) di Johnny Knoxville che sembra tanto il weird di The good, the bad and the weird? Azione diligente, tagli impeccabili, gran divertimento. Alcuni one liner un po' sbagliati e non abbastanza potenti sono l'unica ombra in un po' di divertimento puro (ad eccezione di "You make us immigrants look bad"). Il remake coreano del film di Leone è ancora meglio, ma questo è decisamente da vedere lo stesso.
Spoiler:![]()
Se ci ripenso ora l'imbarazzo mi viene al ricordo di aver costretto il mio, di genitore, a vedere La Compagnia dell'Anello.
Al cinema.
Con la stessa argomentazione.
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Mio padre ha adorato la sequenza di Moria e ancora se la riguarda ogni tanto quando ha occasione.
Finalmente mi son visto per intero Full metal Jacket e non ne potevo esser più contento
La guerra secondo Kubrick, ovviamente tale rappresentazione da parte di uno dei registi più grandi di sempre non poteva passare inosservato ed infatti così è stato, il maestro ( come tanti dopo di lui ) ci mostra i due volti del conflitto, quello psicologico-formativo durante l'addestramento e quello fisico-immorale durante il conflitto in Vietnam.
La vita sembra appesa ad un filo in entrambe la realtà, vita e morte quasi si fondano in un unica cosa, la stessa moralità e decenza sembrano non appartenere a questi due mondi, ed in questo crudo e cinico contesto sociale si muovono i protagonisti, intimoriti, spaesati, buttati a caso in un mondo a loro sconosciuto, in qualcosa di più grande di loro, come marionette, ad eseguire ordini e dir cose a cui loro stesso non credono, ad agire con gesti inconsulti in maniera quasi passiva, atteggiamenti che porterà loro alla pazzia o semplicemente ad un fatale sconvolgimento interiore.
Il regista riesce a mostrare tutto in maniera magistrale in poco meno di 2 ore di film, ricorrendo anche a del sensato humour nero, con realistica rappresentazione senza ricorrere ai classici cliché della ( tragica ) guerra in Asia, niente foreste, niente guerre aperte, solo un gruppo di soldati alle prese con l'irrazionalità di un conflitto che viene affrontato con insolita freddezza.
Il film nella sua spiazzante e scioccante maestosità però risulta di valore discontinuo, il titolo in questione infatti puo essere tranquillamente diviso in due tronconi, e per quanto siano entrambe di indubbio valore ritengo decisamente più riusciti e memorabili i primi cinquanta minuti, in cui viene mostrata la vera spietatezza dell'essere umano verso il proprio simile e soprattutto quando sia difficile controllare e comprendere la mente umana, pericolosa quanto un’arma carica, ed è qui infatti che assume senso non solo il titolo del film stesso ma anche la sua stessa essenza, l'uomo come metafora della guerra, tanto inevitabile e incontrollabile quanto folle.
Ultima modifica di Alastor_Tiziano; 25-01-13 alle 12:36:35
Io continuo a non capire chi parla di irrazzionalita' della guerra. E' un discorso che capisco in Apocalypse now che tratta dell'uomo a monte del conflitto. La guerra e' una conseguenza sensata che fa da teatro a ben altro genere di riflessioni naturalistiche. Ma fmj? C'e' l'irrazzionale della guerra? Magari c'e' la plasticita' traslucida di un certo patriottismo. C'e' un iperbole grottesca dell'addestramento come vita sociale che poco ha a che fare con la guerra. La scelta di fare una seconda scena come quella che e' fmj non fa che lavorare in negativo rafforzando la prima. Ma l'irrazzionale della guerra? Non c'e' nulla di irrazzionale nella guerra. Non ci sta in apoc now che affronta un discorso esistenzialista, non sta in fmj che sembra critica sociale, non sta nel cacciatore che tocca il tema del trauma. C'e' davvero. Grande film di guerra che parli dell irrazzionalita' , presunta, della guerra?
Ok, ma irrazzionale non si può proprio leggere![]()