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e va behI nostri genitori avevano preoccupazioni più gravi, a cominciare dalle malattie che oggi si evitano con un vaccino. I nostri avi poi erano costretti a considerare la morte dei figli un fatto non eccezionale, anzi da mettere in conto (mia bisnonna, che ho avuto la fortuna di conoscere, diceva che per tutta la vita il suo primo pensiero al risveglio è stato il figlio morto bambino). Noi viviamo in un’epoca infinitamente più fortunata (anche se alcune famiglie conoscono il dolore degli ospedali infantili). Ma dobbiamo fronteggiare insidie un tempo sconosciute. La vera piaga dell’infanzia e dell’adolescenza di oggi sono i giochi elettronici. Alcuni sono violenti, razzisti, orribili. Altri sono suadenti, seducenti, affascinanti (ce n’è uno che consiste nel comporre uno zoo, curando animali malati e facendo nascere i cuccioli). Quindi i giochi elettronici non sono tutti uguali, e non rappresentano un male in sé. Tutti però proiettano i nostri figli al di fuori di se stessi, e rischiano di farne degli alienati. Come una droga, li allontanano dallo studio, dalla lettura, persino dalla tv. Film che a noi sono sembrati un fuoco di fila di trovate, da Piccolo grande uomo alla saga di Indiana Jones, a loro sembrano lenti e troppo lunghi. Pare passata un’era geologica dai primi videogames, quelli con i marzianetti che apparivano così facili da abbattere. Invece i marzianetti si sono riprodotti ed evoluti. E vogliono rapirci i figli. Senza che noi genitori si disponga di un manuale, di un antidoto, di un vaccino per respingerli, o almeno per somministrarli a piccole dosi.
Ma i commenti
Gentile sig. Cazzullo, per la stesura dei prossimi articoli consiglio di lanciare contro un muro tutti i tasselli dello scarabeo (bei tempi) per poi trascriverne il risultato. Nella speranza, in futuro, di leggere qualcosa di sensato, le porgo i miei cordiali saluti.Sono articoli come questo che mi fanno benedire l’uso dell’adBlock … tremo all’idea di poter in qualche modo retribuire cazzate del genereMa non vi accanite, e’ chiaramente una provocazione. Avrà fatto come in ‘Una poltrona per due’, una scommessa. Del tipo ‘Vediamo quanto insulti riesco a prendere ripubblicando un pezzo già vecchio nel 1985′.il post è sbagliato su così tanti livelli che torno a leggere One Piece, ciao ciaoNon siate crudeli, guardate il tondo, Cazzullo ha la faccia da bambino saccente e represso, di quelli cui da piccoli per ovvie carenze affettive non riusciva di integrarsi col gruppo, magari era pure uno di quelli ciccottelli, quelli barbaramente sfottuti che poi da grandi si iscrivono in palestra ammazzandosi di ripetizioni credendo che dimagrire possa ricostruire in qualche modo il loro ego smembrato. Povero Cazzullo, io ti capisco Cazzullo, perfino il cognome é stato ostile alla tua infanzia… Cazzullo.Nebo - 29 gennaio 2013
Se i videogiochi davvero allontanano dalla TV domani scendo a distribuirli per le strade.Tra l’altro trovo incredibile lei abbia solltanto due pagine di commenti a darle dell’incapace Signor Cazzullo… avendo pubblicato questo ciarpame il 26 mi aspettavo un maggior fervore.
Molto probabilmente la sua mediocrità non le consente un’alta visibilità nemmeno quando spara palesi puttanate.