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  1. #1
    Il Nonno L'avatar di Gendo Ikari
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    Predefinito Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Un Dylan Dog dei poveri: è il primo pensiero che viene quando si fa la conoscenza di Ben Jordan, fresco di college, che decide di darsi alle investigazioni paranormali in modo quasi svagato. Eppure, da questa premessa è nata una lunga serie di avventure freeware. Non sono assolutamente perfette, questo va chiarito. Graficamente mostrano tutta l’amatorialità della realizzazione, con fondali e sprite che passano dal discreto all’assolutamente scialbo, e un generale effetto “sfocato” che raggiunge a volte livelli sgradevoli. A livello di sceneggiature e di puzzle, poi, più volte mostrano serie ingenuità e forzature. Tuttavia, la bontà e la passione da parte dell’autore si sentono, visto che la serie è giunta al quinto episodio e ne sono previsti almeno altri tre.

    La carriera del giovane Jordan inizia con “In Search of the Skunk-Ape”. Come primo incarico, forse arrivato a lui perché non si trovava di meglio, Ben si trova in Florida, a indagare su fattacci legati, apparentemente, alla versione delle paludi del Bigfoot (lo Skunk-Ape, appunto). L’avventura è piuttosto breve, ma rappresenta comunque un discreto inizio per la serie. Non molto tempo fa ne è uscita una versione Deluxe, che oltre al parlato ha aggiunto nuove locazioni e puzzle. Esiste persino un fangame intitolato Sven Gordan: Paranormal Parody, stessi puzzle e locazioni ma grafica cartoonesca (più bella di quella originale, va detto) e dialoghi più demenziali.



    Il secondo caso, “ The Lost Galleon of the Salton Sea”, porta Ben nel deserto degli Stati Uniti centrali, alla ricerca di un archeologo scomparso, che faceva ricerche riguardo a un fantomatico galeone che si troverebbe nascosto in un lago salato. Decisamente più lungo e articolato del primo caso, possiede però qualche puzzle “alla Monkey Island” di troppo. In ogni caso, un buon episodio “di crescita”.



    In “The Sorceress of Smailholm”, dopo i primi due successi Ben si trova a volare oltreoceano, in Gran Bretagna. E’ sicuramente l’episodio più riuscito finora, come lunghezza, sceneggiatura che offre buoni colpi di scena, ed enigmi, per i quali è utile anche un “manuale dell’investigatore” incluso nella cartella del gioco, mi ha ricordato non poco i manuali di una volta. Inoltre, ad un certo punto, se compierete per tempo una specifica azione o meno, determinerete una ramificazione della storia (tenete però conto che, anche se la conclusione della storia è simile, il seguito tiene conto solo di una delle ramificazioni).



    In “Horror at Number 50”, Ben è a Londra, poco dopo gli eventi del terzo caso, quando si trova chiamato a indagare su una casa infestata. Stavolta, però, non sarà solo: il proprietario, che all’occulto ci crede, ha radunato altri quattro esperti in vari campi del paranormale. Visto il tema, è inevitabile che il gioco ricordi, volontariamente o meno, 5 Days A Stranger, inoltre è decisamente più corto del precedente. Ma offre dei personaggi meglio caratterizzati: Ben appare maturato,in quanto segnato dagli eventi del terzo caso, e capisce che il suo lavoro non è un gioco.



    Arriviamo quindi al quinto e per ora ultimo caso,”Land of the Rising Dead” (bellissimo titolo), che porta Ben e i nuovi amici del caso precedente in una Osaka dove sembrerebbero girare degli zombi. Il volto di Ben nei dialoghi è stato ridisegnato, e mostra anche esteriormente la maturazione che ha vissuto di caso in caso, un processo che continuerà anche in questo episodio. Il caso di Smailholm si riconferma il migliore, visto che questa avventura giapponese, pur con interessanti sviluppi del caso stesso, si porta dietro alcuni puzzle così così, una parentesi che voleva essere umoristica si rivela patetica, e verso la fine c’è una trovata che ha un po’ un sapore di 007. Però, una volta finito, ho iniziato ad attendere il sesto episodio, titolo annunciato: Scourge of the Sea People.



    Ribadendo quanto ho detto in apertura, la serie di Ben Jordan ha tutte le debolezze ma anche tutta la “sincerità” di una realizzazione amatoriale, nel senso più buono del termine. A parte il breve primo (ma non ho ancora provato la versione Deluxe), tutti gli episodi si attestano su una durata media che, messi tutti insieme, dovrebbe soddisfare la vostra fame di avventure.


    http://www.grundislavgames.com/benjordan/

  2. #2
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    ma per il primo nella versione deluxe ci sono i sottotitoli? non riesco ad attivarli..

  3. #3
    GauL2077
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Citazione Originariamente Scritto da Gendo Ikari Visualizza Messaggio


    in casa ho lo stesso quadro

  4. #4
    Il Nonno L'avatar di Gendo Ikari
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Anche se è passato un sacco di tempo, potrà interessare sapere che in Ben Jordan 1 Deluxe i sottotitoli si attivano con CTRL+T, anche se c'era scritto pure sul manuale

    Mi ha sorpreso questa versione, comunque: è passato parecchio da quando ho giocato l'originale, quindi i miei ricordi potrebbero essere appannati, ma sembra più che un vero e proprio remake che una semplice versione espansa, con molti passaggi profondamente modificati: la stessa storia, raccontata però in modo diverso e migliore, con qualche aggiunta per collegarla meglio a quello che, a quanto pare, diventerà il plot principale dell'intera serie (aspettate la fine dei titoli di coda!). L'unica cosa su cui potrei avere da ridire è che, se sono stati rimossi alcuni enigmi un tantino improbabili, al loro posto ce ne sono altri... altrettanto strani


    Anche agli altri episodi non starebbe male una simile "cura di bellezza", ma penso che ormai l'autore sia bello che impegnato col sesto episodio, previsto per i prossimi mesi e che dovrebbe ambientarsi in Grecia.

  5. #5
    Il Nonno L'avatar di Gendo Ikari
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Ho rigiocato in poco tempo l'intera serie (versioni alternative del primo episodio comprese), quindi mi sono dedicato al sesto capitolo uscito già da mesi, Scourge of the Sea People. Dopo tutti i rischi che hanno corso in Giappone (Alice in particolare), Ben e i suoi amici decidono di prendersi un po' di vacanza in Grecia. Non sembra pero' esserci pausa per il loro lavoro, visto che alcune circostanze (destino? O pianificazione di qualcuno che li osserva?) li conducono nel villaggio di Agia Anna, sul Mar Egeo, dove scopriranno che molti antichi miti sono realtà. Appare anche un personaggio che, per quanto non incontrato finora, è stato molto importante nella strada che Ben ha intrapreso.

    Salta all'occhio il notevole miglioramento della grafica (forse il motivo di un tempo di produzione relativamente lungo rispetto ai capitoli precedenti). Pur mantenendo lo stile un po' grezzo e sporco di sempre, è decisamente superiore rispetto al passato come dettagli e uso dei colori, col risultato di alcuni fondali veramente evocativi - infatti vorrei capire perché come screenshot sul sito è stato messo uno dei fondali meno belli... Rispetto all'episodio giapponese, l'atmosfera e l'ambientazione locali sono rese molto meglio, e i personaggi non giocanti sono tutti ben caratterizzati. Buoni gli enigmi, certo come al solito non ne mancano di bizzarri, e oggetti piazzati in modo fin troppo conveniente da qualche parte, ma alcuni sono davvero ben congegnati. Oltre al caso di questo episodio, che offre qualche colpo di scena e diversi incontri "mitici", si assiste allo sviluppo del rapporto di Ben con Alice e Simon, e ad alcune rivelazioni che lascieranno delle domande, in attesa degli ultimi due episodi. Sicuramente l'episodio migliore insieme al terzo, in attesa del settimo capitolo: The Cardinal Sins.



    Da notare che, oltre a un blog in cui aggiorna di tanto in tanto sullo sviluppo del Caso 7, e da poco un forum, l'autore ha persino aperto il MySpace di Ben Jordan!


    Di seguito, sotto spoiler, diverse considerazioni sulla serie, la sua trama, e possibili sviluppi futuri. Da leggere solo se avete giocato tutto quanto finora.

    Spoiler:
    Santo Cielo, che faccia da pesce lesso il protagonista nei primi casi ^^;;;

    La versione Deluxe del primo caso è ormai da considerarsi quella ufficiale: il monologo iniziale anticipa eventi a cui non abbiamo ancora assistito, cosi' come la scena dopo i titoli. Nel Caso 6, Ben ricorda di come il ranger Rick fu spezzato in due dallo Skunk-Ape (nella vecchia versione si "limitava" a staccargli la testa).

    La receptionist nel Caso 1 originale è stata sostituita da un uomo. Non cambia il fatto che bisogni trovare un modo per levarsela di torno, con l'aiuto indiretto dell'ambientalista hippy Il trafficante di droga che si scopriva controllare lo Skunk-Ape, che in originale sembra poco piu' di un ragazzino hillbilly, è stato sostituito da un tipo molto piu' convincente, cosi' come è spiegato meglio il modo in cui guidava lo scimmione.

    Il farmacista nel Caso 2 è fratello del vecchio Ranger nel Caso 1!

    A ben [ehm, non era voluta!] vedere, salvo sorprese future il Caso 2 è quello di cui si puo' fare a meno senza perdite per la trama di fondo - del resto, lo stesso si poteva dire del Caso 1 prima delle versione Deluxe.

    Il Caso 3 resta davvero ben fatto come trama e colpi di scena (in particolare quello riguardo i coniugi McBee). Rigiocandolo, poi, mi sono reso conto di come il comportamento diverso di Mary a seconda del percorso intrapreso nella parte finale, sia coerente: il percorso migliore porta Ben a svolgere alcune azioni, per cui la ragazza assume un atteggiamento piu' affettuoso nei suoi confronti.

    Peccato pero' che sempre nella parte finale, che avrebbe dovuto essere il climax, l'autore non sia riuscito a rendere l'atmosfera di concitazione di quel momento! Pazienza.

    Nel cimitero di Smailholm si trova la tomba di una persona di cognome Wilkins. Per quanto questo possa far pensare a un legame con Alice Wilkins, introdotta nel Caso 4, l'autore afferma che si tratta solo dell'erroneo riutilizzo di un cognome. Chiarificazione resa necessaria anche dai sogni di Ben nel Caso 6, in cui il protagonista vede un certo Wilkins, ai primi dell'800, insieme al vampiro Zortherus, nemesi del Caso 3. Come si capisce leggendo anche gli estratti del Manuale dell'Investigatore del Paranormale, si tratta dell'uomo che si infiltro' nella comunità di Zortherus e la distrusse, anche se il vampiro riusci' a fuggire per ricollocarsi successivamente in Scozia, a Smailholm. Ben chiede ad Alice riguardo i suoi antenati, ma il discorso cade nel vuoto per ora.

    Per quale motivo proprio Ben, e solo lui, doveva essere il sacrificio per prolungare la vita degli abitanti di Smailholm? Come spiegato persino nella FAQ del sito, è un altro punto importante in attesa di spiegazione.

    Oltre ad Alice e Simon, diventati praticamente coprotagonisti dal Caso 4 in poi, Otto non sarebbe stato male da far riapparire, ma c'è ancora tempo per recuperarlo. Della sensitiva invece faccio volentieri a meno.

    Nel Caso 4, quando evocano lo spirito maligno per poterlo esorcizzare, Ben dice "Temevo che apparisse uno scheletro fluttuante con un grembiule e un machete!"

    Percival Quentin Jones, il criminologo apparso nei casi 3 e 4, nasconde qualcosa, visto che nel Caso 6 si viene a sapere che non ci sarebbe nessun professore con questo nome a Oxford. Resterebbe da capire un dettaglio riguardo l'ispettore Hamato Yoshi: forse era un complice di Jones e gli faceva da contatto per tenere sotto controllo i movimenti di Ben, o semplicemente Jones sfrutto' le sue (false) referenze per far si' che Ben avesse campo libero a Osaka.

    Simpatico rivedere il ragazzo sca**ato del caffè del Caso 2, che si è trasferito in Giappone!

    Chi sarà il classico "tizio sospetto che si copre col giornale" seduto in aereo davanti a Ben e Simon, all'inizio del Caso 5?

    Perché l'odioso conduttore dell'Happy Magic Fun Show sembra Mike Bongiorno ringiovanito e biondo?

    Il Caso 5 è l'unico senza alcunché di paranormale, visto che andando avanti si scopre essere tutto frutto delle macchinazioni di un uomo d'affari megalomane che sembra uscito da James Bond (gas di fugu?!?!).

    Se in uno degli ultimi due episodi riapparirà il turista a cui si fa una gran bastardata all'inizio del Caso 6, non me ne stupiro'...

    Nel Caso 6 fa il suo ritorno il mitico rametto che tanto ha aiutato Ben nei primi tre casi, osservandolo lui commenta pure "ormai potresti farne una collezione".

    Il Caso 7, a quanto si vede dalle immagini postate nel blog dello sviluppo, ruoterà attorno all'ambiente religioso (infatti il titolo è geniale). E la misteriosa scena finale del Caso 1 Deluxe è ambientata a Roma. Qualcosa di marcio si nasconde sotto il Vaticano?

    E qui il punto importante... Nel Caso 6, l'Oracolo avvisa Ben che qualcuno a lui vicino lo tradirà. Gli indizi per ora disponibli portano a puntare il dito verso P.Q. Jones; tuttavia, sembrerebbe una soluzione troppo ovvia. Jones potrebbe essere addirittura un alleato, che cerca di proteggere l'inconsapevole Ben da qualcosa che lo minaccia. Se la persona che lo tradirà fosse Alice, sarebbe un ulteriore colpo a livello emozionale per il protagonista, visto il legame che si stabilisce fra i due al termine del Caso 6, e il fatto che Alice è riuscita a fargli superare il ricordo di Mary Blaine. Seconda solo a quella su Jones è l'ipotesi che il traditore possa essere Simon. Ci sono tuttavia altri personaggi che potrebbero rappresentare il Giuda della situazione, per esempio il professor Sanbourne, Ben lo ha incontrato la prima volta solo nel caso 6, ma resta in ogni caso una persona per lui importante. Mi era venuta persino l'idea assurda che il "male" sia lo sca**ato, che anche se lo vediamo solo in due casi, in realta' pedina Ben da sempre Bisognerà quindi attendere per sapere se l'autore ha optato per la rivelazione scontata, oppure ci sorprenderà.

  6. #6
    Banned L'avatar di Uzi Rider
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Ho iniziato queste avventure e sono gia oltre la metà della prima (perlomeno mi segna 56 punti su 68 quindi direi che non mi manca molto). Sarà che sono uno smaliziato giocatore di avventure ma non mi pare particolarmente difficile questa, o è normale che sia facile?

    Comunque molto bella. L'unico difetto che riesco a trovargli è l'effetto "sfumato" nella grafica che hai già citato tu.

  7. #7
    Il Nonno L'avatar di Gendo Ikari
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    The Cardinal Sins è in arrivo: l'uscita è stata annunciata per il 12 agosto, e c'è anche un trailer su Youtube. Elemento notevole è che il gioco verrà rilasciato da subito con tanto di doppiaggio (non so se sarà disponibile anche una versione "lite").

  8. #8
    Il Nonno L'avatar di Gendo Ikari
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Ieri ho finalmente giocato al settimo episodio, e non ci sarebbe stato periodo migliore, sapete perché? The Cardinal Sins è ambientato durante le vacanze natalizie, e l'intro si svolge il 24 dicembre! Del 2004, però: tutte le vicende di Ben vanno considerate come avvenute nell'anno della pubblicazione dei primi episodi. Coerentemente, in una locazione si intravede un ritratto di Giovanni Paolo II, morto qualche mese dopo.

    Tutto ha inizio appunto la vigilia di Natale, quando un parroco inglese residente a Roma viene ucciso nei pressi della chiesa di S. Silvestro in Capite. Ben nel frattempo è tornato alla sua casa a Philadelphia, ma ha una accesa discussione con la famiglia riguardo la sua professione. Subito dopo riceve una misteriosa telefonata da Roma: è l'uomo arrestato per l'omicidio del prete, che si professa innocente e ritiene che vi sia dietro qualcosa di sovrannaturale. Chiamati a raccolta Alice e Simon, il 27 dicembre Ben è a Roma, pronto per un nuovo caso...

    Come preannunciato, l'episodio è interamente doppiato, anche se avrei preferito i sottotitoli attivi di default. Un cast nutrito (stavolta il lavoro, per quanto lungo, è stato molto più facile: tramite Skype!), fra cui la madre dell'autore nel ruolo della madre di Ben, e Chris Jones, "patron" dell'AGS, nel ruolo di... P. Q. Jones! Come prevedibile, in alcuni passaggi sentiremo delle frasi in italiano, con un risultato imbarazzante altrettanto prevedibile ^^; Veramente interessante il commento dell'autore, attivabile a scelta, ma è solo audio senza sottotitoli, quindi chi non mastica l'inglese potrà trarne poco; inoltre spezza molto il ritmo, fermando il gioco anche a lungo ogni volta che si attiva. Un extra gradito (apprezzo molto commenti e retroscena sullo sviluppo di qualunque gioco), ma poteva essere reso meglio fruibile. I meriti del sonoro non finiscono qui: c'è anche una colonna sonora del tutto originale, che in alcuni brani raggunge livelli elevati.
    Graficamente resta sul livello del sesto episodio, quindi molto buono, anche se alcuni personaggi secondari potevano essere realizzati meglio, e gli scorci di S. Pietro nel gioco sono un po' miseri; altri fondali invece sono molto suggestivi. Belle le cutscenes.

    Il gioco è più corto e facile del precedente, inoltre mi ha lasciato un po' perplesso la facilità con cui si riesce a fregare certi personaggi, in parte giustificata da come, successivamente, mostrano di non essere poi così ingenui. Alcuni colpi di scena, purtroppo, sono effettivamente quelli che sembravano da tempo i più scontati. La rivelazione che farebbe da collante fra i vari casi, poi, è un po' debole. In generale The Cardinal Sins sembra soffrire il peso di essere la prima parte di una storia che troverà conclusione solo nel gioco successivo.
    Le buone qualità comunque non gli mancano: a parte la già citata realizzazione tecnica, ci sono buoni dialoghi, dettagli interessanti (per quanto non accuratissimo, si vede che qua e là qualche ricerca è stata fatta) così come alcuni enigmi, e qualche colpo di scena meno prevedibile; l'atmosfera non manca e il finale è in ogni caso un bel "cliffhanger". Aspettando nel 2009 la conclusione: Relics of the Past.



  9. #9
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    Predefinito Re: Ben Jordan, Investigatore del Paranormale

    Citazione Originariamente Scritto da Gendo Ikari Visualizza Messaggio
    Aspettando nel 2009 la conclusione: Relics of the Past.
    Eh, si è visto

    Alla fine il Caso 8 è uscito nell'agosto 2012, a ben 4 anni dal precedente. Nel mezzo Grundislav se l'è dovuta vedere con impegni di vita reale e mancanza di ispirazione, senza però trascurare mai la sua creatura: nel 2010 è uscito un ottimo remake del Caso 2, che oltre a tutte le varie migliorie, come il doppiaggio, cambia completamente la parte centrale (quella ambientata intorno alle rive del lago salato). Con amici della community di Adventure Game Studio ha realizzato un fanmovie, Le Chateau Macabre, con se stesso nel ruolo di Ben - e pare stiano lavorando ad un altro film, più lungo e articolato!

    Ma veniamo al gioco vero e proprio. Stavolta i fondali sono disegnati a mano e poi scannerizzati, procedura che per stessa ammissione dell'autore ha solo reso più complicata la lavorazione senza che vi siano grandi benefici a livello visivo. In compenso i primi piani dei personaggi sono molto più curati e convincenti grazie all'uso delle ombreggiature, una differenza ormai abissale con quelli dei primi episodi, e alcune cutscene sono ben riuscite. Tocco di classe: l'orologio della biblioteca nello screenshot mostral'effettiva ora del sistema. La colonna sonora merita davvero. Generalmente buono il doppiaggio, pur con alcune cadute.

    La storia deve chiudere tutto quanto e trovo che il lavoro lo svolga bene, fornendo anche delle spiegazioni che donano maggiore coerenza ad alcuni eventi passati, senza sembrare troppo forzate. Il maggiore beneficiario è P. Q. Jones: anche se quasi certamente non si tratta di idee che Grundislav aveva fin dall'inizio, questo personaggio si trova investito di un ruolo e un'importanza molto più ampi di quanto ci si potesse aspettare, anche se alcuni elementi sanno un po' di "buttato lì". Il cattivo appare solo alla fine ma la sua mano aleggia minacciosa lungo tutto l'episodio. Poi ci sarebbe Alice - uso il condizionale perché è sfruttata assai poco, purtroppo. Una versa sorpresa, invece, che in due parti dell'avventura il controllo passi a un altro personaggio, e non spoilero oltre. Fra alti e bassi, comunque, la sceneggiatura regge, pur con vari momenti di humour l'atmosfera è più cupa e dimessa, e il finale è abbastanza sorprendente. Spoilerando al minimo,

    Spoiler:
    all'inizio non mi piaceva ma poi mi sono reso conto come il completo anticlimax sia qualcosa che spiazza, in senso positivo.


    Un'azione in una fase avanzata e un'altra alla fine determinano quattro finali diversi, anche se in realtà si tratta di varianti che mostrano un futuro più o meno lieto per alcuni personaggi. C'è un quinto finale nascosto e il modo per raggiungerlo è difficile ma con indizi ben congegnati - per questo mi ha deluso che si tratti di niente più che la riproposizione del finale nascosto di un videogioco ben più famoso.

    La maggior parte degli enigmi è piuttosto semplice, a volte persino "guidata" (quando si ha pochissimi oggetti fra le mani è difficile non capire subito cosa farne) e asservita al proseguimento della trama in modo evidente. Ci sono però anche momenti di vera brillantezza, come quando si deve capire come accedere alla stanza sul retro del pub, delle sequenze in cui ci si trova in pericolo e bisogna ragionare in fretta, o un labirinto in una fase avanzata, per niente snervante visto che basta un minimo di osservazione per trovare gli indizi necessari a percorrerlo.

    Almeno sul mio laptop con Windows 8, il gioco si avviava di default in finestra e per vederlo a schermo pieno era necessario andare nella configurazione e ridurre lo scaling da 3x a 2x. Attenzione che di default è attivo il solo parlato e il testo va attivato prima di una nuova partita (i salvataggi mantengono anche l'opzione), comunque credo si possa cambiare al volo con CTRL+T. Ci sono ben due tracce audio di commento ma solo l'una o l'altra può essere attiva: passi rifare il gioco una seconda volta, anche per vedere tutti i finali, sentendo il commento ben registrato di Grundislav [altro piccolo tocco: si salta premendo un tasto ma non cliccando col mouse, evitando di interrompere per sbaglio mentre si salta dialoghi attendendo il prossimo commento], ma la "guest track" con un po' di commentini e bloopers non vale il terzo giro. Gli extra (bozze, fondali scartati e mp3 della colonna sonora) potevano essere resi un download facoltativo a parte piuttosto che inclusi nell'archivio.

    Anche con le sue pecche, Relics of the Past è una degna conclusione di questa serie, cresciuta molto dal modesto primo episodio originale; anche quando ha aggiunto tocchi "professionali" come il doppiaggio, tuttavia, non ha perso le sue radici di lavoro quasi tutto di una sola persona. Avendo seguito dagli esordi, mi dispiace un po' pensare che questo è il primo anno, dal 2004, senza che vi sia un Ben Jordan in lavorazione...






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