Guarda gabo che non è l'Inter che si lamenta dell'attuale criterio, ma l'Antitrust. Le Big ci sguazzano con la stronzata della storia e del bacino
Ma l'obiettivo è sempre vincere. Cercano modi diversi per farlo, slegati al "ho più soldi e quindi comando io".
Che palle, ogni tot ci risiamo con 'sta storia dei diritti televisivi
Ma infatti io non mi riferivo alla segnalazione dell'Antitrust che per me è un'emerita vaccata, facevo un discorso più in generale
Sarebbe strano il contrario sull'obiettivo...
Però Vitor renditi conto che la situazione USA è proprio proprio particolare e assolutamente non confrontabile con l'europea.
Innanzitutto da loro mancano le piccole società private che ti avvicinano allo sport da te scelto, come le locali, chessò, A.C. Cesano Boscone. Tant'è che poi, nel lungo andare, "tamponano" questa situazione con le borse di studio già dalle superiori. Questo loro modo permette di accentrare tutti i talenti rendendo possibile il draft (e facendo loro fare anche grossi introiti sulle partite di college, vedi NCAA). Vedi ad esempio proprio il calcio, che da loro è utilizzato in maniera "aerobica" fino ai 10-11 anni, e poi si dedicano agli sport "veri", dove girano i gran soldoni. Questo rende possibile la creazione di una cinquantina di grosse realtà statali (intese come stati usa) distruggendo qualunque tipo di categoria inferiore, anche a livello di introiti e piccole sponsorizzazioni, di cui vivono.
Cioè, se vuoi una cosa simile ci sarebbe da fare una vera e propria rivoluzione, che però non si potrebbe fermare alle grosse realtà: o si rivoluziona TUTTO il tessuto sociale relativo allo sport, oppure, se si adeguano solo i pro, imho vedremmo un veloce ed inesorabile declino proprio a livello di talenti da proporre una volta cresciuti.
No ma per carità, una cosa simile è irrealizzabile.
Però in Italia c'è un'attenzione smodata verso i diritti tv che manca in altre realtà europee di alto livello (così il paragone è più calzante). Ormai sta storia è un alibi.
In Italia senza gli stadi di proprietà e senza un marketing decente, i diritti tv sono la fonte di reddito principale delle squadre, per quello sono fondamentali.
Prendere gli USA come esempio è fuorviante. Gli USA sostanzialmente son grandi quanto tutta l'europa. Se le prime 30 società europee fanno una superlega chiusa allora la cosa potrebbe anche essere fattibile. Farlo in un paese soltanto sarebbe un suicidio. Poi se per voi Chievo-Palermo porta gli stessi soldi in termini di ascolti e pubblicità di Juve-Milan...Pensate che nella patria del capitalismo e nella lega più conosciuta del mondo i diritti televisivi (e internet e estero) sono divisi in 30 parti uguali. Proprio perché il prodotto è quello e vive tanto delle realtà (e dei mercati) grandi quanto di quelli piccoli.
Poi sul locale ognuno fa quello che vuole.
Io sarei d'accordo ad esempio ad aumentare i soldi legati ai risultati sportivi (leggasi premio piazzamento) e a ridurre quello sulla storia della società. Ma alla fine probabilmente le piccole prendere anche meno soldi di ora con simili criteri.
Il punto è: quanto prendono in percentuale sul totale le strisciate? il 30% di un miliardo? circa 100 a testa?
Se togli queste tre squadre al campionato quanto pensate che incasserebbero le altre dalle tv? io dico meno della metà di quanto incassano attualmente.
Ultima modifica di MrVermont; 17-04-13 alle 15:31:18
Che poi anche in america non mi pare che vincano ogni volte squadre nuove, anche li la distribuzione delle vittorie è abbastanza stretta e non credo sia un caso, anche se la redistribuzione dei diritti tv è "fair".
Tra l'altro l'antitrust, vuole il campionato italiano più regolare e le nostre squadre fuori ai gironi di champions, visto che in Germania, Spagna e Inghilterra se ne fregano, già con i diritti tv attuali facciamo cagare, abbassiamoli..
In Italia per i presidenti delle piccole è molto più conveniente lamentarsi dei diritti tv, aspettare una legge ad hoc che gli permetta di costruire uno stadio a tassi agevolati e nel frattempo esonerare 4 allenatori a stagione e cambiare due o tre ds.
Se così non fosse non si spiegherebbe come mai l'Udinese abbia avuto la concessione.
Visto che siamo in tema di scommesse clandestine, vedere le ultime della classe che nelle ultime partite della stagione regalano letteralmente le partite per avere le prime scelte al draft, affosserebbe quella briciola di credibilità rimasta
Ma vuoi mettere all'estero l'interesse che suscita Chievo-Udinese?
Ci mancherebbe solo quello.
Cosa tra l'altro che avviene nella NBA ogni anno, dove palesemente a fine stagione una marea di squadre giocano a perdere
abbiamo visto cosa combinano le nostre "piccole" in europa infatti
e con i soldi le big perdono anche la possibilità di acquisire/trattenere giocatori di alto livello, e sembrerà strano ma un campionato senza campioni (giovani o vecchi, della fiorentina o della juve) non lo segue nessuno.
e allora scordatevi pure i 10 milioni in più.
a meno che la vostra idea di calcio non sia vedere 11 esodati del calcio vincere contro 11 disperati del pallone, giocando su un campo di patate con trecento persone allo stadio.
ma infatti si tratta di un grande equivoco: i tifosi pensano che una migliore distribuzione dei diritti possa giovare alla squadra, cosa in linea teorica corretta. Ma poi in realtà finisce che i presidenti intascano tutto e lasciano la squadra la proprio destinoIn Italia per i presidenti delle piccole è molto più conveniente lamentarsi dei diritti tv, aspettare una legge ad hoc che gli permetta di costruire uno stadio a tassi agevolati e nel frattempo esonerare 4 allenatori a stagione e cambiare due o tre ds.
Se così non fosse non si spiegherebbe come mai l'Udinese abbia avuto la concessione.
quale sarebbe una vostra proposta per rendere il campionato piú equilibrato?