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  1. #57676
    Vitor
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Un bambino americano di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 anni con un fucile calibro 22 progettato specificatamente per bambini che gli era stato regalato lo scorso anno e con cui sparava abitualmente.

    Fatemi capire: esistono armi progettate appositamente per bambini? E c'è gente che le regala a bambini di cinque anni?
    Ma che diamine hanno in testa gli americani?

  2. #57677
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)



    Beh, considera che sui fumetti Marvel degli anni '60 c'erano le pubblicità dei fucili Daisy. Ok che il target era superiore, ma nemmeno troppo.

  3. #57678
    Moderatore BI BI DA L'avatar di Jaqen
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    Un bambino americano di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 anni con un fucile calibro 22 progettato specificatamente per bambini che gli era stato regalato lo scorso anno e con cui sparava abitualmente.


    Poracci

    Fatemi capire: esistono armi progettate appositamente per bambini? E c'è gente che le regala a bambini di cinque anni?
    Ma che diamine hanno in testa gli americani?


    Non ci vedo nulla di male nella prima frase. Avrei dei dubbi sull'opportunità di darle in mano a bambini di 5 anni, ma ci sono frotte di bambini di 10 anni che hanno migliore disciplina di tiro dell'americano medio, tutto sta nell'educazione.


    Comunque, il problema, come al solito, è nella supervisione genitoriale.

  4. #57679
    Shogun Assoluto L'avatar di golem101
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Adesso arriva AJ e scrive una tomella sulle differenze balistiche e prestazionali fra un fucile a BB e un calibro .22 (lungo? corto?).

    Resta il fatto che vendere un'arma da fuoco ad un bambino di 5 anni è abbastanza insensato.

  5. #57680
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Sarà stato sicuramente ad aria compressa. Ma basta prenderla nell'occhio.

  6. #57681
    Moderatore BI BI DA L'avatar di Jaqen
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Il concetto è che viene venduta al genitore, che ha compiuto un omissione di controllo grossa quanto una tomba.

  7. #57682

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Vitor Visualizza Messaggio
    Un bambino americano di 5 anni ha ucciso la sorellina di 2 anni con un fucile calibro 22 progettato specificatamente per bambini che gli era stato regalato lo scorso anno e con cui sparava abitualmente.

    Fatemi capire: esistono armi progettate appositamente per bambini? E c'è gente che le regala a bambini di cinque anni?
    Ma che diamine hanno in testa gli americani?
    Affermativo

    http://www.crickett.com/




  8. #57683
    Shogun Assoluto L'avatar di golem101
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Ecco, benissimo.

  9. #57684

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Sarà stato sicuramente ad aria compressa. Ma basta prenderla nell'occhio.


    E' una carabina vera e propria, ci abbiamo ammazzato un cinghiale con una .22

    Ovviamente lasciare un'arma del genere incustodita con un bambino di 5 anni e una di 2 in giro non è da irresponsabili, di più

  10. #57685
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio


    E' una carabina vera e propria, ci abbiamo ammazzato un cinghiale con una .22

    Ovviamente lasciare un'arma del genere incustodita con un bambino di 5 anni e una di 2 in giro non è da irresponsabili, di più
    Sì ma la cosa più allucinante è che PROGETTINO armi per bambini, più che l'irresponsabilità del genitore che arma il figlio.

  11. #57686

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    No guarda, è più allucinante lasciare oggetti del genere incustoditi. Un bambino di 5 anni può ammazzare la sorellina anche con un'arma da fuoco progettata per adulti o con un coltello da cucina.

  12. #57687
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio
    No guarda, è più allucinante lasciare oggetti del genere incustoditi. Un bambino di 5 anni può ammazzare la sorellina anche con un'arma da fuoco progettata per adulti o con un coltello da cucina.
    A me onestamente lascia più sgomento un'industria che progetta ste robe, rispetto al redneck 'murricano irresponsabile.

  13. #57688
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio


    E' una carabina vera e propria, ci abbiamo ammazzato un cinghiale con una .22

    Ovviamente lasciare un'arma del genere incustodita con un bambino di 5 anni e una di 2 in giro non è da irresponsabili, di più
    Ah vero, la bambina ha pure le cuffie

    mah.

  14. #57689

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    In Italia si vendono archi da tiro al bersaglio per i bambini di 9 anni. Una bambina di 2 anni la passano da parte a parte, come peraltro un coltello da cucina, uno spiedo o un paio di forbici. Ma non è colpa dell'arco o delle forbici se un demente lascia quegli oggetti in giro per casa, a disposizione degli infanti.

  15. #57690
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Sto parlando del principio. E due.

  16. #57691
    Moderatore BI BI DA L'avatar di Jaqen
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    100% d'accordo con Callaghan.

  17. #57692

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2012 Visualizza Messaggio
    Sto parlando del principio. E due.
    Il principio è lo stesso sia per gli archi che per i fucili. E tre.

  18. #57693
    Shogun Assoluto L'avatar di NoNickName
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    se anche la bambina fosse stata armata...

    ok ok la smetto

  19. #57694
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio
    Il principio è lo stesso sia per gli archi che per i fucili. E tre.
    mi piacerebbe confrontare le statistiche di incidenti per arma da fuoco e arco rapportati alla popolazione, però.

  20. #57695
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Callaghan Visualizza Messaggio
    Il principio è lo stesso sia per gli archi che per i fucili. E tre.
    No, perché un fucile è un oggetto progettato specificatamente con lo scopo di uccidere, e mi chiedo cosa spinga un'industra a produrne in scala baby (cioè, mi rispondo da solo: soldi). Un arco è un oggetto sportivo. Un coltello serve in cucina. Le forbici ecc ecc.

    In b4: eh ma esiste anche la disciplina di tiro a volo.

  21. #57696
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2012 Visualizza Messaggio
    No, perché un fucile è un oggetto progettato specificatamente con lo scopo di uccidere, e mi chiedo cosa spinga un'industra a produrne in scala baby (cioè, mi rispondo da solo: soldi). Un arco è un oggetto sportivo. Un coltello serve in cucina. Le forbici ecc ecc.

    In b4: eh ma esiste anche la disciplina di tiro a volo.
    appunto
    dai non dire boiate anche tu, l'arco è il nonno del fucile

  22. #57697
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    appunto
    dai non dire boiate anche tu, l'arco è il nonno del fucile
    Ma ce la fate? Un fucile è creato specificatamente per uccidere, un arco è creato specificatamente per fare le gare. Nel medioevo non era così, oggi sì. Entra nella zucca?

  23. #57698
    Shogun Assoluto L'avatar di Lo Zio
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    l'arco è nato per uccidere. ma te lo dobbiamo veramente dire?

  24. #57699
    Chiwaz
    ospite

    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Hellvis 2012 Visualizza Messaggio
    Ma ce la fate? Un fucile è creato specificatamente per uccidere, un arco è creato specificatamente per fare le gare. Nel medioevo non era così, oggi sì. Entra nella zucca?
    Silenzio!

    Ecco, ascolta:

    """L’arco è stato un’arma largamente diffusa ed utilizzata da tutta l’umanità. Per gli indiani d’America l’arco e le frecce furono usati ancora per parecchio tempo anche dopo l’avvento delle armi da sparo, portate dai bianchi. Gli indiani erano abilissimi nell’utilizzo di quest’arma ed erano in grado di scagliare una moltitudine di frecce in pochi minuti. All’inizio si può affermare che la loro potenza di fuoco era superiore a quella dei coloni, armati con fucili ad avancarica. Nello spazio in cui il bianco ricaricava la sua spingarda, l’indiano riusciva a tirare 15 frecce al minuto, anche cavalcando.
    Le cose volsero a favore dei visi pallidi solo con l’avvento dei fucili a ripetizione. Gli indiani, anche quando vennero in possesso dei fucili, per la caccia usarono sempre l’arco, perché aveva il vantaggio incolmabile di non provocare rumore. Inoltre con la loro abilità a mimetizzarsi con la natura , riuscivano ad avvicinarsi alla preda alla distanza sufficiente a scoccare le micidiali frecce. Durante la prima e la seconda guerra mondiale, gruppi di soldati indiani USA, erano inseriti nei reparti d’assalto ed avevano il compito di neutralizzare le sentinelle usando appunto arco e frecce. Gli archi di allora erano ben differenti da quelli usati oggi per lo sport. Non c’erano i bilancieri, l’alzo graduato di mira, la struttura ultraleggera e tutte le altre qualità offerte dalla tecnologia. Però la cura nella scelta dei materiali e l’abilità nel costruirlo facevano produrre un’arma perfettamente funzionale. L’arco diffuso fra i Nativi del Nord America era ricavato da un unico pezzo di legno. Era lungo circa un metro, più corto rispetto a quelli europei od asiatici. La scarsa lunghezza era tuttavia un vantaggio durante il tiro a cavallo o nel fitto della foresta. L’arco veniva realizzato usando il legno di un gran numero di alberi in quanto la dislocazione geografica della tribù influiva in modo determinante nella scelta: frassino, olmo, cedro, salice e gelso. Il pezzo era invariabilmente tagliato dalla vena centrale di un grosso albero. Il legno verde, più facile da lavorare, subiva prima una sgrossatura e poi, in una fase successiva, un abbozzo della forma voluta. Si passava dopo alla stagionatura del pezzo che poteva durare alcuni mesi. Il legno doveva perdere tutta l’umidità ed asciugarsi completamente. Dopo la stagionatura l’arco veniva raschiato, tagliato con cura, unto con del grasso per renderlo più elastico e riscaldato gradualmente nei punti dove avrebbe dovuto piegarsi. Allo scopo di aumentarne la resistenza e l’elasticità, gli veniva spesso applicato il nervo di un animale, prelevato dal grosso fascio muscolare lungo la spina dorsale di un bisonte. Il nervo veniva incollato alla superficie ancora grezza del legno.
    La corda richiedeva grande abilità ed era ricavata dai tendini di bisonte.
    Tagliati a fili, questi venivano bolliti, ed ancora caldi erano immersi in un collante per poi essere uniti a formare una corda di sezione circolare. Un’estremità di questa corda veniva attaccata in modo permanente ad un braccio dell’arco, all’altra estremità si faceva invece un cappio da fissare solo in caso di uso. L’arco veniva portato in tensione congiungendo la corda libera al braccio libero opposto dove era praticata un’apposita tacca entro cui trovava alloggiamento il cappio restandone prigioniero. L’operazione doveva avvenire piegando lentamente il braccio libero dell’arco. La stessa cosa doveva farsi per togliere il cappio, lasciando penzoloni la corda. In questo modo sia l’arco sia la corda restavano in tensione solo per il tempo necessario, assicurandone l’elasticità e l’efficienza per molto tempo.
    Tutti i guerrieri portavano sempre con sé una corda di scorta.
    Dopo aver parlato dell’arco vediamo adesso le caratteristiche delle sue munizioni: le frecce.
    Esse erano di una complessità maggiore di quanto potrebbero sembrare a prima vista. Molti esperti sostengono che costruirne di precise e veloci richiedeva un lavoro molto lungo ed arduo. Un indiano, per costruire cinque frecce di buona qualità, impiegava una giornata intera e quando doveva comperarle, barattava un cavallo per una ventina di frecce.
    Una freccia, non costruita a regola d’arte, poteva compromettere l’esito della caccia o mettere in pericolo la vita stessa, in guerra, allorché si mancava il bersaglio .
    I materiali usati erano le canne di piccolo calibro o asticelle di legno. Molto ricercati erano i polloni di nocciolo, che ben si prestavano all’uso.
    In alternativa andava bene qualsiasi arbusto purché di sufficiente lunghezza, dritto, resistente e di peso adeguato. La raccolta avveniva di solito nel mese di febbraio, quando gli alberi avevano poca linfa. I Nativi cercavano di cagionare il minor danno possibile alla pianta prescelta: dopo aver reciso il ramo necessario, ne ricoprivano la base con della terra, in modo che questo potesse ricrescere facilmente. I fuscelli dovevano avere un diametro tra 10 o 15 mm., compresa la corteccia che andava poi rimossa. Scortecciate, sgrossate dalle gibbosità, eliminati i rametti secondari e tagliate nella misura voluta le asticelle venivano lasciate stagionare. Sui tepee si notavano spesso grossi fasci di rametti, messi a stagionare e ad essiccare in alto, dove l’aria è più secca. Terminata l’asciugatura si procedeva a raddrizzare l’astina scaldandola sul fuoco e facendola passare attraverso un attrezzo chiamato appunto raddrizza frecce. Era un pezzo d’osso o di corno con un foro di sezione un poco più grande della freccia. Dopodiché le aste venivano ancora raschiate e lisciate fino ad ottenere un perfetto bilanciamento. Poi si praticavano le tacche all’estremità. Una, la cocca, dove scorre la corda dell’arco, e l’altra che serve ad accogliere la punta. Vicino alla cocca, un poco più in su, si fissavano le alette stabilizzatrici costituite da penne di uccelli che venivano divise a metà. Le alette servivano per l’aerodinamicità, perché la freccia non viaggia rimanendo ferma sul proprio asse, ma rotea su se stessa come un proiettile sparato da un’arma a canne rigate. Le punte erano in selce, osso, corno, conchiglie, legno indurito e solo successivamente in metallo. Esse erano fissate più o meno stabilmente all’asta con tendini e colla. In base alla punta le frecce si dividevano in diverse specie a seconda dell’utilizzo per cui venivano costruite. Le frecce per la caccia agli uccelli avevano la punta arrotondata, affinché la preda non restasse inchiodata agli alberi. Quelle per la guerra, erano con la punta munita di rostri che facevano presa nella carne, impedendone l’estrazione. Quelle per la caccia non avevano i rostri, di modo che potessero essere recuperate. Quelle incendiarie e da segnalamento notturno, oltre alla punta vera e propria, avevano un supporto di materiale resinoso particolarmente infiammabile. C’erano ancora le frecce senza punta, utilizzate dai bambini o per esercitazione. La parte libera, tra la cocca e la punta, era destinata alla personalizzazione della freccia. Colori, disegni, piume colorate e fattura complessiva costituivano precisi marchi di fabbrica di ogni tribù. Vi era poi la moda di firmare le frecce. Ogni guerriero apponeva un segno particolare alle proprie frecce in modo che, sia durante la caccia al bisonte, sia durante la guerra, potesse legittimare l’uccisione della preda o del nemico. Gli indiani portavano le frecce in una faretra di pelle che poteva essere di coniglio, alce, cervo, bisonte.
    Tutte erano ornate con borchie, ciondoli e frange. A volte erano fatte in modo d’avere anche un altro distinto alloggiamento per l’arco. Sulle frecce ci sarebbero da dire ancora tantissime cose. Però termino l’argomento frecce sfatando un luogo comune: gli indiani delle praterie non usavano frecce avvelenate. La letalità delle frecce era determinata da una serie di fattori che cercherò di riassumere in breve. Anche se esse non ledevano un organo vitale, c’erano molte complicazioni che potevano insorgere, quali le infezioni, cancrena o emorragie. Non esistevano ancora la penicillina e gli antibiotici. Le punte delle frecce per la guerra, oltre a rostri, avevano un’altra terribile caratteristica. Non erano fissate alle aste saldamente come le altre. Erano legate soltanto con i tendini e senza la colla. Perciò quando il malcapitato cercava di estrarre la freccia dal proprio corpo, la punta restava nella carne sia per questa caratteristica , sia per i rostri. Se poi la freccia restava parecchio tempo nella ferita potevano insorgere conseguenze anche mortali. A contatto con il sangue, i tendini usati per legare la punta all’asta, tendevano a gonfiarsi rendendone difficile anche l’estrazione chirurgica. Il medico, quando presente, cercava di far uscire la punta della freccia dalla parte opposta a quella d’entrata, sempre quando l’operazione era possibile senza pregiudizio per gli organi interni. Non parliamo poi dei dolori lancinanti quando i muscoli colpiti si contraevano intorno alla punta della freccia.
    Ecco perché le frecce divennero l’incubo dei visi pallidi della frontiera.
    Gli indiani usavano arco e frecce anche in un modo abbastanza curioso per spaventare e far scappare i cavalli dei loro nemici. Sfregavano l’asta intagliata di una freccia contro la corda tesa dell’arco, come l’archetto sulle corde del violino. Il suono prodotto somigliava ad un tremendo miagolio di gatti che aveva il potere di far imbizzarrire anche i cavalli più mansueti."""



    Se non bastasse: differenze tra fucili da tiro e da caccia:
    http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100410011153AAlE6bR


  25. #57700
    La Borga
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    Predefinito Re: TITANIC (il transatlantico del BS)

    Citazione Originariamente Scritto da Lo Zio Visualizza Messaggio
    l'arco è nato per uccidere. ma te lo dobbiamo veramente dire?
    Scusa eh, ma ho anche specificato
    Nel medioevo non era così, oggi sì.
    per evitare risposte del cazzo tipo questa, non potevi risparmiarti un post?

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