Appena finito di vedere Once Were Warriors, comprato alla cieca dopo averne letto giudizi positivi in questa sezione del forum.
Bellissimo, e pensare che non ne avevo mai nemmeno sentito parlare.
Appena finito di vedere Once Were Warriors, comprato alla cieca dopo averne letto giudizi positivi in questa sezione del forum.
Bellissimo, e pensare che non ne avevo mai nemmeno sentito parlare.
Visto V/H/S 2
Ho trovato questa storia ancora più debole di quella del primo film. Gli ultimi secondi "nell'armadio" sono risibili e assolutamente senza senso.Tape 49: curato da Simon Barrett, è il segmento che fa da "sfondo" ai vari episodi. Stavolta due investigatori vengono incaricati da una madre di ricercarne il figlio scomparso. Giunti alla casa dello studente troveranno una srie di vhs che sembrano portare alla risoluzione del caso. In realtà lo studente li sta solo aspettando, e non esattamente in condizioni di salute normali.
Concordo. Storia prevedibile e senza scossoni degni di nota.Phase I Clinical Trials:c'è Adam Wingard dietro la simpatica ma abusata e monotona storiella di un uomo che, in seguito all'impianto di un occhio artificiale, comincia ad avere strane visioni di fantasmi dal pessimo make-up, mentre una donzella prova ad aiutarlo ma si rivela un pretesto per mostrare un paio di tette. Episodio stereotipato, nonostante la cura nelle riprese in prima persona. Neanche le botte di volume riescono a rendere i telefonatissimi spaventi efficaci.
Mi ha lasciato indifferente. Tecnicamente molto valido, l'episodio non mi ha convinto fino in fondo.A Ride in the Park:Gregg Hale ed Eduardo Sanchez confezionano un segmento che sa tanto di esercizio di stile, ma è divertente e splatter al punto giusto. C'è un ciclista in un parco che si imbatte nella vittima di un attacco di zombies e, una volta morso, diventa anch'egli un morto vivente. Grazie alla camera montata sul suo casco, potremo godere delle sue gesta, fino all'apoteosi finale. Il gore è curato, l'idea di un mini zombie-movie in prima persona è sfruttata bene e nonostante gli attori non siano di gran livello, l'episodio si rivela efficace.
Questo episodio vale da solo l'intero film. Partendo da un'idea non proprio nuovissima, i registi riescono a tirare fuori una piccola perla. Effetti notevoli e recitazione ottima. Gli ultimi secondi sono da applausi.Safe Haven:una troupe televisiva si introduce in una strana comunità indonesiana, una sorta di setta gestita da un inquietante santone poligamo che si fa chiamare Father e promette il raggiungimento del Paradise Gates, per girare un documentario e provare a chiarire i punti oscuri del credo, tra sospetti di pedofilia e riti sacrificali su donne incinte. La realtà sarà molto più malvagia e violenta.
Il contrasto tra la prima parte, incentrata sull'intervista, e il momento in cui tutto va a puttane, è semplicemente superbo e le scene epiche si susseguono senza soluzione di continuità, tra suicidi di massa, headshots, mutilazioni e demoni.
Grandissimo lavoro da parte di Gareth Evans e Timo Tjahjanto.
Confuso ed in un certo senso sgradevole. La soggettiva rischia di causare il mal di mare a più di una persona: poca sostanza e affetti nella norma.Slumber Party Alien Abduction: un segmento che sa tanto di tesina per il DAMS, con un party di teenagers che diventa improvvisamente teatro di un'invasione aliena. Niente suspence né tensione, molto cazzeggio e qualche buona scena d'azione. Non male il make-up degli alieni, ma alla fine il vero elemento di novità è la soggettiva dalla camera montata sopra la testa del cane del regista, Jason Eisener, vero protagonista del corto.
Un minutaggio maggiore avrebbe giovato alla costruzione di un minimo di attesa e di pathos. Così com'è resta soltanto un buon allenamento per cineasti in erba.
In definitiva, il film non è il capolavoro che viene descritto da certa critica: siamo più o meno ai livelli del primo episodio.
Ultima modifica di ScimmiaTreTeste; 09-06-13 alle 12:53:33
Visto The Master. La trama sarebbe anche abbastanza semplice ma viene mostrata allo spettatore in maniera poco chiara o meglio, con la volontarietà di renderla poco chiara
Mi è piaciuta la caratterizzazione psicologica dei due protagonisti e buone anche le prove recitative dei due (Phoenix decisamente credibile). Forse il regista avrebbe dovuto approfondire un po' di più il lato tecnico del procedimento che Lancaster usa per la cura del suo paziente, in gran parte è demandato allo spettatore capire in cosa consista la cura, che sembra funzionare poco per altro.
Rivisto Ratatouille perché sì. Stavolta in lingua originale -con la graditissima sorpresa di Peter O'Toole / Ego.
Neva, potrai mai perdonarmi quando ti trollai sostenendo che fosse un prodotto ad uso esclusivo dei bambocci?![]()
No, il perdono non si ottiene per così poco, ci vogliono almeno 70 euro![]()
Tanto tu abbandonarai questa esistenza terrena solo e triste senza nessuno a stringere le dita ossute quando il buio diventerà opprimente e inesorabile e le palpebre non avranno alcuna altra possiblità se non quelle di chiudersi senza che tu ne abbia più controllo se non per quella flebile sensazione che fino all'ultimo istante ti farà urlare con le poche forze rimaste: "no, non voglio, ti prego!"![]()
Tanto tu abbandonarai questa esistenza terrena solo e triste senza nessuno a stringere le dita ossute quando il buio diventerà opprimente e inesorabile e le palpebre non avranno alcuna altra possiblità se non quelle di chiudersi senza che tu ne abbia più controllo se non per quella flebile sensazione che fino all'ultimo istante ti farà urlare con le poche forze rimaste: "no, non voglio, ti prego!"![]()
Ratatouille è un capolavoro,pochi cazzi.
Che tu abbia 5, 16 , 30,45 o 80 anni.
ieri ho visto mezz'ora di melancholia ()
![]()
soon.
Ho visto non so perché quella cagata di VHS 2.
"to the wonder" di Malick
visivamente splendido ma m'è parso un film decisamente poco ispirato, appena risollevato dalla presenza della divina kurylenko e da bardem (sua la parte più poetica e convincente)
trovo inspiegabile il casting di Affleck : per un film che è soprattutto fatto di gesti e sguardi, scegliere l'attore con il linguaggio del corpo più inespressivo della storia non l'ho trovato una gran cosa.
meh.
Ultima modifica di Steph; 11-06-13 alle 23:33:13
Film inusuale. C'ha messo troppo poco a farlo
uno spin-off di the tree of life(non è vero)
a me ha affascinato comunque
ah ho visto anche l'ultimo jonas akerlund small apartements, bruttinno, lontanissimo anni luce dallo splendore di spun.
visto mr.nice su rai 4 che dire,film ispirato sulla vita del trafficante internazionale di droga Howard Mark.
ma non ho capito in una scena...
Spoiler:nella prigione americana a un certo punto gli cavano i denti senza anestesia...implorando quello che glieli stava cavando di fargli sto benedetto anestetico non ho capito se la scena fosse reale o un sogno del protagonista.. anche nel finale non si capisce se lui incontra realmente tutta la famiglia o se lo sta immaginando..
M'hanno portato a vedere fast and furious 6, tutto una schifezza ridicola ma sempre meglio di only god forgives.![]()
che ritmo![]()