ma sbaglio o dovrebbe esserci un'astrusa regola per cui se vendi un extracomunitario puoi prenderne un altro? no perchè se spediamo robinho e prendiamo tevez ci resta cmq un posto per honda
ma sbaglio o dovrebbe esserci un'astrusa regola per cui se vendi un extracomunitario puoi prenderne un altro? no perchè se spediamo robinho e prendiamo tevez ci resta cmq un posto per honda
"Su Stephan non posso dire nulla per ora - dice - il momento è molto delicato".
http://www.calciomercato.com/prima-p...to-qual-689764
Il ragazzo è già venduto (speriamo almeno di allegare KPB in bundle), inutile farsi illusioni.Cederlo a cifre "folli" andrebbe bene, a patto di sostituirlo degnamente. Il problema è che in questi casi i dirigenti dovrebbe avere già definito in tutto e per tutto (club e procuratore) gli accordi per i sostituti. Non muoversi dopo.
Un conto è - faccio un esempio - accordarsi per Eriksen ad inizio maggio, un conto è andare a bussare alla porta dell'Ajax quando tutto il mondo sa che ti sei appena riempito le tasche di soldi freschi.
La mia mente in questo momento torna all'agonia "calciomercatistica" dell'estate del 2009, quando, dopo aver ceduto kakà, lo squalo girò per tutta europa offrendo 14 milioni a destra ed a manca, per poi prendere, dopo due mesi, KJH dal Real Madrid... spero tanto di sbagliarmi, ma con Saponara, Cristante promosso in prima squadra e qualche Salcazzo a P0 saremo apposto così
porcogiuda che fail se vendiamo el sharaawy![]()
Se vendete Elsha![]()
ceder el92 x tevez+vagonata milioni, sarebbe tanta tanta roba altroche'.
Mah Il Faraone ovvio che lo terrei ma se lo si vendesse per prendere Tevez e rinforzare un po' la difesa mi andrebbe benissimo comunque...
Ovvio, altrimenti tiferei inter![]()
Per me vendiamo El Kebab + Boateng e siamo apposto così!
Galliani: 'Robinho-Santos, siamo fermi. Tevez? Non possiamo. Poli ci piace'
20 giugno alle 20:36
Mercato fermo. E' questo che emerge dalle parole di Adriano Galliani, ad del Milan, intervistato da Sky Sport: "Al momento non ci sono offerte per Boateng né il giocatore né altri club hanno richiesto la sua uscita. Non ci credete, ma sono stato a Montecarlo solo per una visita di cortesia. Non ho parlato neanche di El Shaarawy, non abbiamo mai pensato di cederlo, non ci sono offerte particolari su di lui. Robinho? C'è una trattativa con il Santos che si è arenata perchè non siamo d'accordo con le cifre".
Mercato in entrata condizionato dalle cessioni: "Numericamente e tecnicamente siamo competitivi, se non vendiamo nessuno non può arrivare nessuno. Poli? Potrebbe interessarci a condizione che qualcuno parta, ma la Sampdoria non ci ha chiesto Niang. Di Natale? Non c'è nessuna trattativa, è un grande giocatore ma ha 36 anni e non rientra nei piani del Milan. Tevez? E' un giocatore del City, non faremo nulla se prima non sarà partito qualcun altro. Se qualcuno vuole farsi avanti per Tevez lo faccia".
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Si è rotto Oduamadi...
antonio cazzanooo eeeee ooooooo
ma come taiwo?!![]()
Il nostro mercato in uscita' sara' un banchetto piazzato sotto via Turati![]()
Il calciomercato non cambia spartito, sia negli anni d’oro in cui si potevano importare Falcao, Platini, Zico, Maradona, Rummenigge, sia durante le vacche magre in cui è il picco massimo dello scambio Alvarez-Nocerino a scuotere i tifosi di Milaninter. Non cambia spartito perché rimane inesorabilmente prigioniero dei procuratori che si ingraziano qualche giornalista, rivelando quello che fa comodo nella maniera in cui fa comodo, tacendo il vero. Inesorabilmente prigioniero dei trucchi dei dirigenti, dei capricci dei giocatori, delle plusvalenze, delle mazzette, dei sussurri, delle voci, delle indiscrezioni, della necessità di sparare in prima pagina, di quelli che hanno una fonte sicura. Che sia il portiere o il parrucchiere o il barista o il tassista o l’amante. Eravamo ragazzi, siamo ormai sin troppo adulti, ma proprio nulla è cambiato, se non il giudizio della gente, dei tifosi, che oggi hanno la possibilità minuto per minuto di esultare, criticare, scorticare, applaudire, insultare (non solo per quanto attiene il calciomercato). Ed è ovviamente cambiato anche il modo di pensare.
Quando eravamo ragazzi e le società potevano disporre a piacimento dei propri tesserati, ai quali era fatto divieto di opporsi, soffrivamo per le cessioni di Sabadini alla Sampdoria, Chiarugi al Napoli, Benetti alla Juventus, persino per Calloni al Verona. Oggi che il potere è in mano ai giocatori, i quali possono disporre e ricattare quando e come meglio credono, la gente fa un po’ più fatica a distinguere fra traditori e traditi, fra balle per confondere e menzogne sacrosante. Quindi si fa confusione su diritti e doveri, su scelte e imposizioni: se il Milan scarica dopo 18 anni di militanza il suo capitano Ambrosini, il quale ha ancora voglia di allenarsi e giocare a prescindere dai quattrini, perché non dovrebbe continuare farlo? Se El Shaarawy non è in vendita, ma le offerte continuano ad arrivare e (forse) lievitare, perché Galliani dovrebbe dire “il Faraone non è in vendita”? Se c’è un interesse per Tevez, perché negare che si può concludere solo se verranno ceduti Robinho in primis e casomai Boateng?
Facciamo fatica a capire chi tradisca tra uno che “gioca” da un anno con la testa a Copacabana (per la cronaca 2 gol di cui uno su rigore in 23 partite di campionato, non male per un attaccante brasiliano) e un altro che, congedato in crociera, accetti un’avventura nuova e breve alla Fiorentina. Come facciamo fatica a capire perché per esempio Montolivo da Firenze al Milan è un eroe e Ambrosini dal Milan alla Fiorentina è un voltagabbana. Non è cambiato nulla nei modi e nei metodi dei protagonisti, se non le date (oggi il mercato di fatto dura 5 mesi l’anno, da maggio ad agosto e poi di nuovo a gennaio), altro fatto che ha destabilizzato il modo di ragionare e di giudicare dei tifosi. La retorica è sempre in agguato, anche nelle osservazioni più semplici, in quelle elementari. Chi se ne va per soldi è un mercenario, con quello che guadagna, ma se al suo posto ci fosse uno qualsiasi di noi?
Perché farsi tentare dalla vendita del Faraone, se un anno fa la cassaforte era blindata dal pareggio di bilancio e non sarebbero più stati necessari sacrifici?
Tra una settimana e l’altra, tra un mese e l’altro, consideriamo che non è cambiato nemmeno il mercato del Milan: servivano un difensore, 2 centrocampisti e almeno un attaccante un mese fa, servono ancora oggi. C’è tempo, il tempo è l’unica cosa che abbonda.
Milan:"Bertolacci per rinforzare la trequarti"
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C’è tempo, il tempo è l’unica cosa che abbonda.![]()