Fisker
La Casa è vicina al fallimento
Pubblicata il
10/04/2013 |
tag: Fisker
Fisker Karma
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Reuters, la
Fisker potrebbe ricorrere entro pochi giorni al "chapter 11", la procedura di amministrazione controllata prevista negli Stati Uniti per le aziende in difficoltà finanziarie.
Le recenti vicissitudini. La Casa americana, nota al mondo per la
Karma plug-in, si trova in una situazione molto complessa, dopo che la produzione è stata sospesa da oltre sei mesi a causa del fallimento del produttore di batterie A123 Systems e l'uscita di scena del fondatore
Henrik Fisker.
Contatti anche con Fiat-Chrysler. Una parte del management crede ancora nella possibilità di una cessione a soggetti terzi, anche se i tempi sono ormai molto stretti: oltre alle fallite trattative con le cinesi
Geely e
Dongfeng, come riporta
Automotive News, ci sono stati contatti con numerosi Costruttori internazionali, compresa
Fiat-Chrysler.
Quattro anni fa, il prestito pubblico. Secondo alcune fonti, anche il Gruppo aveva preso in considerazione l'opportunità, fermandosi poi - come altri possibili pretendenti - davanti agli impegni economici che la Casa ha ancora in sospeso con il Dipartimento dell'Energia. L'ufficio governativo aveva concesso un prestito da 529 milioni di dollari nel 2009, poi bloccato nel 2011, quando la Fisker non aveva raggiunto gli obiettivi prefissati.
I recenti licenziamenti in blocco. In totale sono stati utilizzati per la ricerca e lo sviluppo 193 milioni di dollari, cifra che trasforma automaticamente il Dipartimento nel pù grosso creditore dell'azienda. Pochi giorni fa, intanto, sono stati licenziati senza preavviso 160 dei 210 operai della fabbrica californiana di Anaheim, una manovra che sicuramente avrà ripercussioni a livello sindacale.