una cosa del genera non rischia semplicemente di rafforzare ulteriormente la mafia ?
Non sono d'accordo. Nei momenti di caos e crisi le uniche ad avere liquidità sono le attività criminali, che ormai sono ramificate in tutto il mondo. Possono benissimo fare i soldi altrove e tenersi buona la manovalanza sul territorio.
Non me lo invento io eh, ma fior di magistrati e le associazioni di commercianti.
Non se legalizzi droga e prostitute.Non sono d'accordo. Nei momenti di caos e crisi le uniche ad avere liquidità sono le attività criminali, che ormai sono ramificate in tutto il mondo. Possono benissimo fare i soldi altrove e tenersi buona la manovalanza sul territorio.
Non me lo invento io eh, ma fior di magistrati e le associazioni di commercianti.
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mi sa che non conoscete il separatismo siciliano![]()
Io conosco un ristorante in Val di chiana che se riesci a finire la bistecca dei a rischio di gotta.
Fa uguale?
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quoto vitor, il sud col federalismo fiscale sprofonderebbe, e questo permetterebbe alla mafia di allergare il proprio potere visto che sarebbe l'unica ad avere i soldi.
A questo punto si fa prima a nominare i capi- clan feudatari per conto del capo dello stato![]()
Oddio è da luglio che si gira in pantaloncini e maglietta e si ha comunque caldo
Io partirei dal legalizzare le puttane.
Tassiamole ci sono i siti con su i tariffari, mi domando come è possibile che la GdF non dica niente alle professioniste del settore che espongono tariffari da 150 euro l'ora con integrazione pisciata (sua) in faccia (tua) a 50 euro e magari risultano economicamente nulla tenenti.
La droga invece andrebbe legalizzata perché se davvero si vuole aiutare chi ha problemi con la droga non è di certo dandogli roba tagliata male che lo si fa e questo vale anche per le droghe leggere, che con quello che ci mettono dentro diventano molto più dannose (ho fumato dell'hascisc ma credo che sia come mangiare gli spaghetti al pomodoro a praga.
Osservando recenti notizie credo che manchi poco per un processo globale di legalizzazione (poco tempo fa circolava un video dove varie personalità pubbliche sostenevano la cannabis-tra cui Bill Clinton e Obama stesso mi pare) però in un contesto quale quello europeo l'Italia è quello che culturalmente meno si appresta a una legalizzazione, vuoi perché ha un passato meno libertitario, a differenza di paesi come l'Olanda o la spagna, sia perché ha un sistema legislativo più conservatore con una civil law che dal mio punto di vista di profano del diritto, basandosi meno sugli usi e consuetudini tiene in minor considerazione il crescente uso popolare delle varie sostanze ed è più incentrato a dettare specifichi divieti e norme al posto di indirizzi generali e questo crea anche quei problemi pratici come quelli aboliti poi dalla nuova riforma dove c'era un quantitativo minimo per l'uso personale oltrepassato il quale si finiva ex legge all'interno del reato di spaccio, eliminando qualsivoglia discrezionalità (Legale!) delle forze esecutive pubbliche chiamate in causa (giudice, pm, polizia), con le negative conseguenze che colpivano chi veniva trovato in possesso di modici quantitativi superiori alla soglia limite.
Il problema particolare e determinante per l'Italia però non è di sicuro la sua cultura o le sue basi giuridiche ma il fatto che da un po' di tempo a questa parte l'Italia sembra l'inverso della figura della bomba che viene disinnescata dal tizio che disinnesca le bombe TDB, dove i nostri politici, dirigenti, personalità che ricoprono cariche pubbliche varie non sono il TDB ma il TIB, tizio che innesca le bombe, e la povera italia non è una bomba, ma un'innocua sacca di fertilizzante.
Ovunque mettono mano ci si fa il segno della croce per sperare non facciano danni e francamente mi sembrerebbe un po' come chiedere la tabellina del nove ad uno scolaro di seconda elementare, unfair.
Inoltre ultimamente al termine legalizzazione è stato sostituito quello di regolamentazione: le cose, nel terzo millennio, si regolamentano.
Ecco, se permettete io non voglio che regolamentino un bel nulla, mi dispiace, mi fido di più di abdul e del suo fumo di scarsa qualità.
E sapete perché?
Perché se dovessero regolamentare la droga (leggera e non) uno dei presupposti necessari sarebbe punire maggiormente lo spaccio e se le regole di distribuzione dovessero prevedere delle soglie limite ci sarebbe il concreto rischio di adottare soglie troppo basse. Ricordiamoci che parliamo degli stessi geni che hanno elaborato il redditometro.
Secondo me, in 20 anni, avranno pur fatto carriera la massa di incompetenti raccomandati degli anni 90, e adesso ai piani alti ce ne devono essere molti che ricoprono la figura di tecnici ma l'unica cosa tecnica è che tecnicamente non ce ne capiscono una sega.
Tornando a noi, la regolamentazione aiuterebbe ad evitare molti effetti collaterali dovuti alla criminalizzazione dell'uso delle droghe, compresa anche la guida sotto effetto di sostanze o meno, la quale presenta molti aspetti che vengono ignorati anche da coloro chiamati ad applicare o far rispettare la legge.
Io nel lungo periodo sono ottimista, però non nego che ad oggi non mi stupirei se domani dovesse essere vagliata una legge che mi rendesse più difficile, rischioso o pericoloso procurarmi della droga, indipendentemente dal volere dell'opinione pubblica ma non solo e anche quella delle forze governanti.
D'altronde alla luce dei fatti alle volte senti che ti si dice A ma poi si vota B e si torna comunque a dire A accaparrando delle scuse per aver scelto B, quando lo si dice.
Evidentemente ci devono essere dei meccanismi che mi sfuggono, fatto sta che a me sembra molto che l'Italia non ci sia nessuno a governarla e che invece le istituzioni chiamate a ricoprire lo scopo sono semplicemente più impegnate a governare se stesse, vedendo le energie delle figure coinvolte incentrate più su questioni meramente "politiche" invece che tecniche.
Un po' come quando sul posto di lavoro si inizia a formare quell'ambiente particolarmente competitivo che fa sì che le energie non vengano più focalizzate sul lavoro ma sul coltivare e mantenere rapporti personali, ecco, io credo che forse in italia questo aspetto sia particolarmente degenerato ed abbia fatto diventar abitudine il trasformare in questioni politiche cose che per cui non servirebbe. Una lunga, tesa e perenne contrattazione tra molteplici parti dove qualsiasi punto d'accordo consensuale o no, raggiunto, deve essere adeguatamente compensato anche a scapito del bene comune. In termini microeconomici la funzione di utilità dello stato non viene nemmeno osservata ma si osservano quelle singole delle varie parti di volta in volta prese in gioco. Ciò rende impossibile pianificare e investire in progetti davvero duraturi e che nel tempo potrebbero essere condivisi anche da chi ex ante vi fosse contrario.
«Io mi consolo — tuona Calderoli davanti a circa 1.500 persone — quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango».
Ma che abbiamo fatto di male.
Anche se non dico che lo sia.
poveraccio
Azz.
Comunque, se il 30 Silvio viene condannato, mi spiegate cosa succede?
La regolamentazione e legalizzazione di attività riguardanti prostituzione, gioco d'azzardo e sostanze stupefacenti sono necessarie per motivi economici e sociali. La situazione attuale è inaccettabile sale gioco/scommesse ad ogni angolo, prostitute per strada, spaccio a destra e manca il tutto spesso e volentieri ad alimentare fuorilegge ed evasori. Esigiamo il confinamento di tali attività in zone specifiche in maniera da non interferire con la vita dei residenti, la soluzione ideale sarebbe creare delle sin city con casinò, casini e coffee shop nei pressi dei maggiori porti, aeroporti e stazioni delle principali città italiane. Sarebbe una nuova risorsa economica che conosce raramente la crisi per non parlare dell'indotto che genererebbe.Invece di chiedere le tasse sempre agli stessi fatele pagare a chi ha soldi da spendere in tali attività, tali attività ci sono, c'erano e sempre ci saranno, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia, meglio trarne profitto come avviene negli altri paesi, nord europa in particolare, dei quali i falsi moralisti baciapreti politici italiani si riempiono la bocca ed indicano come modello ma non ne copiano niente se non il peggio!!! O forse i politici non vogliono spendere di più in tasse sulle loro attività preferite?Io partirei dal legalizzare le puttane.
Tassiamole ci sono i siti con su i tariffari, mi domando come è possibile che la GdF non dica niente alle professioniste del settore che espongono tariffari da 150 euro l'ora con integrazione pisciata (sua) in faccia (tua) a 50 euro e magari risultano economicamente nulla tenenti.
La droga invece andrebbe legalizzata perché se davvero si vuole aiutare chi ha problemi con la droga non è di certo dandogli roba tagliata male che lo si fa e questo vale anche per le droghe leggere, che con quello che ci mettono dentro diventano molto più dannose (ho fumato dell'hascisc ma credo che sia come mangiare gli spaghetti al pomodoro a praga.
Osservando recenti notizie credo che manchi poco per un processo globale di legalizzazione (poco tempo fa circolava un video dove varie personalità pubbliche sostenevano la cannabis-tra cui Bill Clinton e Obama stesso mi pare) però in un contesto quale quello europeo l'Italia è quello che culturalmente meno si appresta a una legalizzazione, vuoi perché ha un passato meno libertitario, a differenza di paesi come l'Olanda o la spagna, sia perché ha un sistema legislativo più conservatore con una civil law che dal mio punto di vista di profano del diritto, basandosi meno sugli usi e consuetudini tiene in minor considerazione il crescente uso popolare delle varie sostanze ed è più incentrato a dettare specifichi divieti e norme al posto di indirizzi generali e questo crea anche quei problemi pratici come quelli aboliti poi dalla nuova riforma dove c'era un quantitativo minimo per l'uso personale oltrepassato il quale si finiva ex legge all'interno del reato di spaccio, eliminando qualsivoglia discrezionalità (Legale!) delle forze esecutive pubbliche chiamate in causa (giudice, pm, polizia), con le negative conseguenze che colpivano chi veniva trovato in possesso di modici quantitativi superiori alla soglia limite.
Il problema particolare e determinante per l'Italia però non è di sicuro la sua cultura o le sue basi giuridiche ma il fatto che da un po' di tempo a questa parte l'Italia sembra l'inverso della figura della bomba che viene disinnescata dal tizio che disinnesca le bombe TDB, dove i nostri politici, dirigenti, personalità che ricoprono cariche pubbliche varie non sono il TDB ma il TIB, tizio che innesca le bombe, e la povera italia non è una bomba, ma un'innocua sacca di fertilizzante.
Ovunque mettono mano ci si fa il segno della croce per sperare non facciano danni e francamente mi sembrerebbe un po' come chiedere la tabellina del nove ad uno scolaro di seconda elementare, unfair.
Inoltre ultimamente al termine legalizzazione è stato sostituito quello di regolamentazione: le cose, nel terzo millennio, si regolamentano.
Ecco, se permettete io non voglio che regolamentino un bel nulla, mi dispiace, mi fido di più di abdul e del suo fumo di scarsa qualità.
E sapete perché?
Perché se dovessero regolamentare la droga (leggera e non) uno dei presupposti necessari sarebbe punire maggiormente lo spaccio e se le regole di distribuzione dovessero prevedere delle soglie limite ci sarebbe il concreto rischio di adottare soglie troppo basse. Ricordiamoci che parliamo degli stessi geni che hanno elaborato il redditometro.
Secondo me, in 20 anni, avranno pur fatto carriera la massa di incompetenti raccomandati degli anni 90, e adesso ai piani alti ce ne devono essere molti che ricoprono la figura di tecnici ma l'unica cosa tecnica è che tecnicamente non ce ne capiscono una sega.
Tornando a noi, la regolamentazione aiuterebbe ad evitare molti effetti collaterali dovuti alla criminalizzazione dell'uso delle droghe, compresa anche la guida sotto effetto di sostanze o meno, la quale presenta molti aspetti che vengono ignorati anche da coloro chiamati ad applicare o far rispettare la legge.
Io nel lungo periodo sono ottimista, però non nego che ad oggi non mi stupirei se domani dovesse essere vagliata una legge che mi rendesse più difficile, rischioso o pericoloso procurarmi della droga, indipendentemente dal volere dell'opinione pubblica ma non solo e anche quella delle forze governanti.
D'altronde alla luce dei fatti alle volte senti che ti si dice A ma poi si vota B e si torna comunque a dire A accaparrando delle scuse per aver scelto B, quando lo si dice.
Evidentemente ci devono essere dei meccanismi che mi sfuggono, fatto sta che a me sembra molto che l'Italia non ci sia nessuno a governarla e che invece le istituzioni chiamate a ricoprire lo scopo sono semplicemente più impegnate a governare se stesse, vedendo le energie delle figure coinvolte incentrate più su questioni meramente "politiche" invece che tecniche.
Un po' come quando sul posto di lavoro si inizia a formare quell'ambiente particolarmente competitivo che fa sì che le energie non vengano più focalizzate sul lavoro ma sul coltivare e mantenere rapporti personali, ecco, io credo che forse in italia questo aspetto sia particolarmente degenerato ed abbia fatto diventar abitudine il trasformare in questioni politiche cose che per cui non servirebbe. Una lunga, tesa e perenne contrattazione tra molteplici parti dove qualsiasi punto d'accordo consensuale o no, raggiunto, deve essere adeguatamente compensato anche a scapito del bene comune. In termini microeconomici la funzione di utilità dello stato non viene nemmeno osservata ma si osservano quelle singole delle varie parti di volta in volta prese in gioco. Ciò rende impossibile pianificare e investire in progetti davvero duraturi e che nel tempo potrebbero essere condivisi anche da chi ex ante vi fosse contrario.
https://www.facebook.com/SinCityAncheInItalia
È un poveraccio uno che dice cose simili solo per esaltare le folle.
Ma dai, ma questi stanno fuori; che stracazzo di intelletto limitato devi avere per non immaginare che poi verrai fatto a pezzi mediaticamente?«Io mi consolo — tuona Calderoli davanti a circa 1.500 persone — quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango».
Ma che abbiamo fatto di male.
E questo è anche coordinatore delle segreterie del partitoChiwaz, dacci un commento da leghista: quale è il motivo per cui lo sopportate e per il quale pensi abbia fatto una sparata simile?
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Li (inteso come popolo italiano) abbiamo votati e continuiamo a farlo.
Perché questi sono i professionisti della politica e gli altri sono dilettanti disorganizzati e con idee strampalate.
E ringrazia che non c'è più il senatùr come frontman
Fa coppia con le dichiarazioni di Borghy ad aprile:
«VUOLE IMPORRE LEGGI TRIBALI». «Questo è un governo del bonga bonga, vogliono cambiare la legge sulla cittadinanza con lo ius soli e la Kyenge ci vuole imporre le sue tradizioni tribali, quelle del Congo», ha sbottato l'esponente del Carroccio ai microfoni de La Zanzara
Ultima modifica di Bloody83; 14-07-13 alle 09:58:25
Purtroppo.
Che poi vale sia qui, che anche fuori da Roma eh, un paio d'anni fa stavo a Torino da un amico, andiamo a vedere sto famoso Museo Egizio.
Vabbè che era estate, ma le mummie PUZZAVANO, ma dai pd
Se non fai nulla di propositivo, ma anzi ti impegni quasi a rendere un incubo il soggiorno, ti meriti di star dietro ai wafer giganti
Tra l'altro ho pure sfatato un mito sul Jap. In patria sono assolutamente cordialissimi, disponibili e ti dirò, quasi estroversi. Più volte mi hanno attaccato bottone loro per primi, o se avevo chiesto una piccola informazione, magari rimanevo a chiacchierare per un bel pò. Questo mi è capitato ovunque, dagli studenti universitari, ai camerieri, i bigliettari o sacerdotesse di un tempio.
E' proprio l'approccio agli antipodi: se ci pensi, a Roma non ti metteresti a far conversazione con un turista Jap, più di quanto non faresti con un piccione od un tombino
Ah a proporsito Pinello, a Settembre c'è il festival mangereccio alla scuola giapponese di Roma. Quest'anno c'andiamo, non voglio cazzi![]()