ciao.versione full innanzitutto.
il percorso è stato semplice nella panificazione e complesso nell impegno sia in allenamento che fuori per non toglier tempo alla famiglia (1 figlio di 2 anni e compagna).
son partito tranquillo, facendo ogni sport 2 o 3 volte la settimana. comprata bici da triathlon, comprata iscrizione annuale piscina più tanti acquisti strada facendo per lo più per la bici. son partito ad ottobre 2011 e fino al settembre 2012 ho fatto in autonomia cercando di curare lo stile a nuoto (dove il rendimento è dato al 70% per la tecnica) e mettendo su km in bici. la corsa visto che avevo avuto infortuni ogni volta che aumetavo il kilometraggio negli anni passato l ho mantenuta sempre con 2 sessioni a settimana. uan quantitativa e una qualitativa.
da settembre in poi ho avuto u allenatore che mi ha curato la parte di 'costruzione' quella invernale...poi l ho dovuto cambiare a 3 mesi dalla gara con uno molto bravo che ha curato la parte endurance.le ore di allenam,ento sono arrivate a 15/17 la settimana nei periodi più carichi di cui 7/8 solo nel week end.
per ridurre il tempo rubato alla famiglia ho sempre:
nuotato ore 7.30 mattina (qui non potevo far prima per colpa dell impainto): 3 volte settimana in periodo allenatore
pedalato alle 5.30 o 6: 3 volte settimana incluso il lungo week end che arriva anche a 7 ore
corso il mercoledi sera (qualità) e il sabato mattina presto (più quantità).
da maggio in poi il week end è stato anche occupato dai combinati, l allenamento pricipe, tanti km bici e qualche km di corsa subito dopo a seconda della tabella.
la gara è stata sfortunata N volte: ondata di caldo mai vista a zurigo con tanto di muta vietata nel nuoto, postazioni di refrigerio d emergenza sparse qua e la in bici e corsa.
la direzione raccomanda prudenza e parte con sta frase al briefing 'dimenticate il vostropersonal best, teniamo alla vs salute, state attenti..etc etc'. aggiungo che ho avuto una tendinte nelle ultime 2 settimane pre gara che pensavo l IM avrebbe definitivamente peggiorato, non è stto così pe fortuna ma che tensione.
nuoto comodo ma esco comqune bene, in bici pago il fatto di essermi sempre allenato in piano e le salite (da far 2 volte e piuttosto cattive per me) mi stroncano un po. finisco i 180km bici con le gambe vuote. la corsa di conseguenza è un po un calvario: 4 giri con molti saliscendi che ammazzano, negli ultimi 2 son costretto a cammianre ai ristori. 12h20' di totale contro le 11 e rotte previste.
è stato uno degli IM più duri a detta di molti esperti, io ero esordiente e quindi non ho metro di paragone finisco raggiante ma con il rimpanto di valere molto di più come tempi. esperienza favolosa perchè senti il tifo della gente come se fossi un profesinista al tour de france, non ci credevo am è vero. ho sentito incitar il mio nome centinaia di volte e gli ultimi 100 m quelli verso la passerella...beh quelli non sono raccntabili , ma te li porti nella tomba, niente a che far con maratone, granfondo in bici o altro. un esperienza che ti cambia per sempre.
per rispndere al tuo quesito sul posso farcela la risposta è si qualsiasi sia il tuo approccio al Ironman, io ne conosco 2:
c'è quello del survivor che vuol dire di essere un ironman, magari non è un triatleta ma vuol sentir una volta nella vita 'tizio caio you are an ironman' pronunciato dallo speaker. non
si allena magari il dovuto, non gli frega se sa già che la maratona la camminerà tutta, vuole la sigla. io critico molto queto approccio che trovo poco sportivo ma è fattibilissimo, ci
sono minimo 16 ore per finire, spesso 17. uno nuoticchia nel lago, fa una bici a passeggio e gli rimangono 8/9 ore per la maratona al passo. certo sei un IM ma ti sei perso il percorso ti porta d esserlo. per questo approccio basta non esser messi male fisicamente e allnearsi 6 o 7 ore la settimana, poi la vogli di finire fa il resto. vedi arrivar pensionati, gente con decine di kg in sovrappeso etc etc. anche questo è IM ma non nella mia idea.spesso chi fa parte di questa categoria abbandona dopo il primo.
Poi c'è l approccio da triatleta. mi alleno da solo o con coach, imparo, investo il tempo che ci vuole (che per un IM direi 12h a settimana che possono scendere e salire a seconda del periodo). mi praparo per rendere, cioè per sfruttar ciò che la natura mi ha dato per correre la maratona (poi capita che al si cammina in parte ma amen), imparo a nuotare davvero e via. magari poi le cose van storte e i tempi si avvicinano a quelli della prima categoria ma per me almeno sei un triatleta, poco importa se il mio dna dice che non scenderò sotto le 12 ore mai. chi ne fa parte non può più farne a meno secondo me.
anche questa categoria è alla portata di tutti ma richiede sacrifici ben più grandi se si lavora/si ha famiglia /ognuno metta la sua. sembran frasi fatte ma l IM è un percorso di cui la gara della domenica è il punto finale. inutile dire che la seconda categoria è meno pericolosa e da altre soddisfazioni oltre a quelal di finisher.
io dopo un paio di garette fatte nel secolo scorso ho voluto esordire con l ironman, sconsigliato da molti perchè non si sa cosa sia il triathlon figuriamoci impararlo nella gra più dura. ma è fattibile basta impegnarsi e affidarsi se possibile a qualcuno.
ti dico subito che è un percorso lungo, bello ma lungo. quindi serve una grande motivazione perchè se ci si prepara a modo, mentalmente non è facile tenere. quindi documentati bene, gaurdati qualche gara se non l hia già fatto, magari dal vivo e spero un girono di vederti sul campo gara