Originariamente Scritto da
Zeppeli
Io sono sostanzialmente d'accordo con Fenriz. La storia in ogni videogioco è un inutile orpello a meno che tu non interagisca con essa, può essere un elemento di accompagnamento piacevole, ma secondario e sostanzialmente avulso.
Sarà per questo che, al contrario della maggior parte delle persone, io odio gli FF e gli Jrpg in quanto giochi, benché ne ami la storia.
Perché il gameplay è avulso dalla storia e questa da esso, non influenzandosi a vicenda quasi in nessun caso. E, di solito, a differenza del bambino che skippa i filmati, io skipperei il gioco... Per godermi il film sostanzialmente. Perché il gamepelay è ripetitivo e alienante nella maggioranza dei casi.
Discorso ben diverso con gli rpg occidentali o con le avventure grafiche, per esempio, dove sostanzialmente, a livelli diversi di manipolazione, interagisci nella storia e\o con la storia. In una avventura grafica sono le tue azioni di gioco a portare avanti la storia, all'interno del contesto\interazione possibile, anche quando questa sia direzionata verso una unica conclusione. Guybrush prende la scimmia, la usa come chiave inglese e la storia prosegue, ma anche essa si svolge nel momento stesso in cui elabori l'azione e la esegui a schermo. Perché l'azione di gameplay di prendere la scimmia e usarla come chiave inglese è essa stessa storia e allo stesso tempo gameplay... Ad un livello più o meno simile si attestano alcuni rpg occidentali (la maggior parte vecchio stampo) in cui la storia si svolge nel mentre tu agisci e, spesso, è influenzata dalle azioni stesse.
In tutti gli altri casi la storia fa a contorno. Anche un gioco come Bioshock Infinite non ha collegamento diretto tra la fase FPS e la storia in se, che non è le azioni che svolgi, ma il punto A da cui parti ed il punto C in cui finisci (cutscene), il punto B, il gameplay, non ha nulla a che fare con essa. A meno che, come dice lo stesso Fenriz, il punto B non mi permetta di scegliere come arrivare al punto C, o magari ad una serie di punti C1, C2, C3....