Che fine ha fatto? non scrive più?
Che fine ha fatto? non scrive più?
Scrive scrive
A Maggio esce Imperial Bedrooms, il seguito di Meno di Zero.
Ora scrive anche sceneggiature per film e telefilm.
Meno di zero mi ha stracciato la pazienza dopo appena 30 pagine. Sarebbe andato avanti così all'infinito?
cmq
http://notanexit.net/past/the_canyons/
http://www.vanityfair.com/online/cul...ton-ellis.html
più anche un'altra roba ma ora non ho tempo per cercare il link
Minimalismo FTW
Tra l'altro anche Sclavi è un fanatico di Ellis
Meno di zero è abbastanza anonimo (anche se c'è da ricordare che Ellis lo scrisse come lavoro di tesi all'università...). Le regole dell'attrazione anch'esso è un pò noioso. Glamorama è il top, splendido e perverso. American Psycho lo reputo in gradino sotto ma è pur sempre un gran bel libro (ho sempre in mente due scene: il rattone e quella in cui Bateman va di ascia al ritmo di Huey Lewis and the News)
Premettendo che Ellis è un genio e scrive da Dio, come detto prima dovrebbe uscire prossimamente il seguito di Meno di Zero, ed a breve esce anche il film tratto dai racconti di Acqua dal Sole (The Informers).
Ma perchè non è piaciuto Meno di Zero e Le Regole dell'Attrazione?
perchè è tutto talmente scontato, per quanto riguarda meno di zero.
Scontato cosa?
a me non è piaciuto american psycho... sarebbe stato un buon racconto, ma per essere un romanzo è troppo ripetitivo... è tutto un discussione con fighetti- sesso - delitto a ripetizione, alla lunga mi ha davvero annoiato
Io li trovo tutti fantastici. Nessuno racconta l'indifferenza, l'apatia e la vuotezza di certe situazioni come fa lui.
Per chi vuole ingannare l'attesa per imperial bedrooms, ho da consigliare Brucia la città di Culicchia, tra l'altro trauttore di Ellis. E' di fatto un'immensa scopiazzatura dei suoi romanzi, stessi temi e stesso stile, certo non è al suo livello, ma è ottimo comunque. Glamorama in salsa torinese.
Io direi che per ingannare l'attesa è meglio McInerney, autore da cui Ellis si è ispirato e che fa parte dello stesso "movimento" che descrive quegli anni fatti di coca e valium.
Io ho comprato Le Mille Luci di New York (scritto tutto in seconda persona tra l'altro), ed appena finisco la serie di Welsh mi dedicherò a lui
Dal twitter di Mr. Ellis
un pò pochino direi"They had made a movie about us." The first sentence of Imperial Bedrooms.
File PDF: http://www.randomhouse.biz/internati...albedrooms.pdf
Ultima modifica di Davidian; 27-11-09 alle 16:15:07
scusate il necroposting
mi ha chiesto Godsmack di cercare un thread su american psycho ma non l'ho trovato.
Ho trovato solo questo e ho deciso quindi di postare qui.
Intanto noto che riguardo a "American psycho" anche King elessar la pensa come me.
Inoltre vorrei capire che cosa io non avrei capito del romanzo.
Mi piacerebbe capire in cosa è considerato un capolavoro,visto che a me è sembrato solo estremamente banale.
Perche non è un Thriller ma è un libro denuncia sugli anni 80?
No quello l'ho capito , ho capito che si tratta di un libro denuncia che estremizza i valori in voga in quegli anni (fra l'altro ancora attuali ).
Ma francamente non mi sembra affatto un capolavoro e l'ho trovato terribilmente ripetitivo.
Con questo pero non voglio dire che il libro sia brutto.
Solo che non era quello che mi aspettavo.
Che ti possa non essere piaciuto ci sta, ci mancherebbe pure
È che come dicevo di la, e come hai detto pure tu, penso che le tue aspettative abbiano pesato parecchio sul giudizio finale.
Pure quell'accenno di paragone a stephen king infatti non lo avevo capito/condiviso per niente; due scrittori diversissimi ma che soprattutto vogliono raggiungere posti diversi in maniere diverse.
Come hai già detto tu AP è jn romanzo estremo, che descrive gli eccessi della società anni 80 nella nazione simbolo di quel periodo.
Lo fa secondo me in maniera perfetta creando quel personaggio fantastico che è Patrick Bateman, eccessivo in ogni suo lato, schizofrenico, superficiale ma profondo, una contraddizione vivente del suo tempo.
Mi ricordo ancora troppo bene quando in alcune parti del libro sembra quasi uscire fuori per brevissimi attimi la sua personalità "normale", quando fa discorsi molto reali e disincantati per poi risparire e rilasciare spazio all'Hyde malato.
Allo stesso modo quando ha una minima possibilità di redimersi con la ma non la coglie volutamente.
Tutti i discorsi che facevi tu sul fatto che non lo beccano, che lui non se ne preoccupa etc etc è per me fortemente voluto dall'autore, è tutto un mondo che va avanti sempre più veloce fino ad avvitarsi su se stesso, non ha alcuna (per me) pretesa reale.
Il mondo è quello di PB, non il nostro mondo come lo vediamo noi, infatti anche il tempo come giustamente dici tu sembra scorrere in maniera diversa per il lettore, che infatti fa fatica a percepirlo nelle infinite descrizioni di abiti, gesti, ristoranti ed omicidi.
Per me rimane uno dei libri più belli che abbia mai letto, un libro di denuncia, descrittivo e spietato, amaro e profondo.
Di molti libri che ho letto negli anni si e no mi rixordo ancora la trama o qualche nome, di questo dopo averlo letto una sola volta tanti anninfa ancora mi ricordo vividamente parecchi passaggi e sensazioni.
Inviato da Hyperion via astrotel
uhm
Ti ringrazio gods per le spiegazioni.
Forse hai ragione tu e AP è davvero un capolavoro.
Solo che io non l'ho apprezzato ma ricordo che durante la lettura di molti passaggi (non solo durante gli omicidi) provavo parecchio fastidio.
E forse il fatto stesso che il romanzo sia riuscito a farmi provare una simile emozione di enorme fastidio e repulsione a renderlo un libro unico nel suo genere.
Perche mi ha provocato tanto fastidio precisamente non lo so.
Forse il fatto che Bateman senza il minimo sforzo e senza il minimo merito avesse sempre successo e riuscisse sempre a farla franca qualunque cosa lui potesse fare.
O l'assurdità totale di alcune situazioni.
O il fatto che Bateman non ha mai nessuna emozione ne motivazione per quello che fa.
Non lo so con precisione.
Il romanzo non mi è affatto piaciuto ma non posso negare che sia molto forte e mi sarà difficile da dimenticare.