Sangue mestruale: come evitare di sprecarlo
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Buongiorno Padre Moreno,
Leggendo il suo Blog mi sono imbattuta in un post che parlava di due ragazzi che avevano dei dubbi sullo spreco del seme.
Essendo molto credente e volendo servire il signore nel miglior modo possibile, volevo sapere se anche il mestruo può essere considerato uno spreco, in quanto all'interno c'è l'ovulo che, se fecondato dal seme, darà poi la vita.
Ritengo quindi che l'ovulo presente nel mestruo possa essere considerato come il seme maschile e, se sprecato, si ha peccato.
Come posso evitare lo spreco, dovrei berlo? Oppure ci sono altri metodi?
Cosa dice nostro signore al riguardo? Non so più come comportarmi perché ho sempre paura di sbagliare...
Aspetto con ansia una sua risposta.... Dio la benedica,
Lorenza
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Cara sorella in Cristo,
prima di tutto, mi corre l'obbligo di precisare che io non sono un religioso, ma bensì un laico, semplice appassionato di studi biblici; pertanto non mi spetta l'appellativo di "Padre", che va riservato ai Pastori Consacrati.
Nella Bibbia, Lorenza, si trova praticamente tutto quello che ci occorre sapere per condurre la nostra vita secondo la Grazia di Dio, ecco perché chi studia la Bibbia può affermare di avere un quadro completo ed esaustivo della conoscenza accessibile alla mente umana.
Dunque, anche la risposta al tuo delicato quesito, sicuramente vi si troverà.
Leggiamo insieme le Scritture: Quando una donna abbia flusso di sangue ... la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. Chiunque toccherà il suo giaciglio ... sarà immondo fino alla sera. Chi toccherà qualunque mobile sul quale essa si sarà seduta ... sarà immondo fino alla sera. Se l'uomo si trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. Se un uomo ha rapporto intimo con essa, l'immondezza di lei lo contamina... La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle regole ... sarà immonda per tutto il tempo del flusso ... Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le regole; ogni mobile sul quale siederà sarà immondo... Chiunque toccherà quelle cose sarà immondo... Quando essa sia guarita dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda. L'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al sacerdote ... Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio espiatorio e l'altro come olocausto e farà per lei il rito espiatorio, davanti al Signore, per il flusso che la rendeva immonda. Avvertite gli Israeliti di ciò che potrebbe renderli immondi, perché non muoiano per la loro immondezza, quando contaminassero la mia Dimora che è in mezzo a loro. (Lev 15,19-31).
Dunque, il concetto che il sangue mestruale è immondo, dalla Bibbia risulta estremamente chiaro. Ma c'è qualche disposizione riguardo a come smaltire questo sangue? Purtroppo non risulta esserci alcuna direttiva, e perciò dobbiamo affidarci al buon senso. Il buon senso ci dice che sprecare del sangue, in effetti, specialmente in questi tempi di crisi, potrebbe essere un gesto esecrabile, quindi un peccato. Ma possiamo consumarlo? È chiaro che nessuno può avvicinare una donna mestruata: lo abbiamo visto appena sopra. Se ne deduce che, l'unica persona che possa bere il sangue mestruale, è la medesima donna che ha il flusso. Dobbiamo solo essere sicuri che la Bibbia non vieti espressamente di bere del sangue.
Leggiamo ancora: Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde; ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue. (Gen 9,3-4). ... ma che si scriva loro di astenersi dalle contaminazioni degli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue. (Atti 15,20). Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all'infuori di queste cose necessarie: di astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. (Atti 15,28-29). Poiché la vita della carne è nel sangue, per questo vi ho ordinato di porlo sull'altare per fare l'espiazione per le vostre vite, perché è il sangue che fa l'espiazione per la vita, perciò ho detto ai figli d'Israele: "nessuno tra voi mangerà sangue; neppure lo straniero che risiede fra di voi mangerà sangue". E se alcuno dei figli d'Israele o degli stranieri che risiedono fra voi prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne spargerà il sangue e lo coprirà di terra; perché è la vita di ogni carne; il suo sangue sostiene la sua vita, perciò ho detto ai figli d'Israele: "Non mangerete il sangue di alcuna carne, poiché la vita di ogni carne è il suo sangue; chiunque ne mangerà sarà sterminato". (Lev 17,11-14).
Da tutti questi passi si evince un divieto assoluto a cibarsi del sangue. Ma, attenzione! Di quale sangue stanno parlando le Scritture? Vedi, Lorenza, è qui che entra in gioco la capacità di discernimento del vero esegeta (e lo dico senza falsa modestia). Infatti, i passi citati sopra si riferiscono chiaramente solo ed esclusivamente al sangue degli animali. Il sangue umano, è ben altra cosa. Pertanto, non vi è alcuna proibizione di mangiare sangue umano, e la donna mestruata non ha alcun motivo di esimersi dal mangiare il proprio.
Come realizzare la raccolta del sangue, è un compito che lascio volentieri al tuo ingegno, carissima Lorenza, e aggiungo che tu scelga liberamente il modo di cucinarlo. Da parte mia, posso solo suggerirti di prepararlo secondo un'apprezzata ricetta lucana: con vino cotto, uvetta, noci tritate, chiodi di garofano, scorzetta d'arancia, strutto di maiale, e un pizzico di sale.
Che la Luce del Signore ti guidi sempre, cara sorella, ogni bene e gioia,
Moreno
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