Perchè Telltale non ha gia 34 milioni cubici di serie da portare avanti
Perchè Telltale non ha gia 34 milioni cubici di serie da portare avanti
Ultima modifica di Fenris; 09-12-13 alle 19:20:07
Infatti...
Ultimamente non fanno altro che appoggiarsi a franchise famosi che vendono anche solo per il nome in modo che il loro calo qualitativo (non tanto a livello narrativo quanto di cura del prodotto) non abbia lo stesso peso che su un prodotto di nicchia. Forse sarebbe il caso di lavorare di più su quest'ultima parte prima di disperdere troppo le energie, che ricordiamo è stato da sempre il loro primo problema.
A parte ciò sembra molto interessante e anche graficamente adeguato.
Penso invece che voi dobbiate cambiare l'angolo di visuale nei riguardi di Telltale. Con il loro sistema di pubblicazione, a puntate, come albi di un fumetto, sono ormai borderline ad una casa editrice di comics... Per cui è anche normale che abbiano più "titoli" in cantiere. Nè più nè meno come Bonelli pubblica più di una serie a fumetti.
Inoltre anche la scelta ormai netta del cell shading depone ancora di più verso questa prospettiva, per la quale basta utilizzare (ed aggiornare) lo stesso motore per tutti i prodotti in questione, con le dovute divergenze stilistiche dovute magari "all'artista" che cura il design di quel particolare albo o serie.
Rifletteteci... Credo che questa ibridazione in realtà sia il vero salvagente del genere.
Salverà ben poco se continuano a lavorare male. Possono avere dei gran scrittori e licenze che si vendono da sole, ma rimane il fatto che la qualità tecnica dei loro titoli e il loro supporto non sia mai migliorato e che non abbiano fatto nulla per rimediare.Penso invece che voi dobbiate cambiare l'angolo di visuale nei riguardi di Telltale. Con il loro sistema di pubblicazione, a puntate, come albi di un fumetto, sono ormai borderline ad una casa editrice di comics... Per cui è anche normale che abbiano più "titoli" in cantiere. Nè più nè meno come Bonelli pubblica più di una serie a fumetti.
Inoltre anche la scelta ormai netta del cell shading depone ancora di più verso questa prospettiva, per la quale basta utilizzare (ed aggiornare) lo stesso motore per tutti i prodotti in questione, con le dovute divergenze stilistiche dovute magari "all'artista" che cura il design di quel particolare albo o serie.
Rifletteteci... Credo che questa ibridazione in realtà sia il vero salvagente del genere.
Che poi possano portare avanti il loro genere a parte, affine alle serie tv e alle visual novel, mi sta anche bene e ben venga.
Capisco le rimostranze sugli aspetti tecnici, ma sono lo scotto da pagare per tenere in vita il genere in questa sua nuova forma...Salverà ben poco se continuano a lavorare male. Possono avere dei gran scrittori e licenze che si vendono da sole, ma rimane il fatto che la qualità tecnica dei loro titoli e il loro supporto non sia mai migliorato e che non abbiano fatto nulla per rimediare.
Che poi possano portare avanti il loro genere a parte, affine alle serie tv e alle visual novel, mi sta anche bene e ben venga.
Non mi sembra nessuno si sia lamentato di prodotti che sono davvero visual novel ( piuttosto che videogiochi nel vero senso della parola come i prodotti Telltale) come Gone Home, Dear Hester e consimili, pur costando molto di più di un singolo albo Telltale, durando lo stesso e offrendo una storia con zero interazione reale (nonchè in alcuni casi un comparto tecnico di una pochezza disarmante)...
Mi vuoi paragonare titoli primi di piccoli studi indie da poche persone con quelli di uno studio con licenze milionarie e ormai anni alle spalle con tantissimi dipendenti? Questi problemi glieli si poteva perdonare all'inizio, non ora. Ora non devono sopravvivere, ora ci stanno marciano sopra. E non sono certo loro a tenere in piedi il genere, si sono solo ritagliati uno spazio partendo da un genere conosciuto e virando verso una propria identità. Che è molto affine alle visual novel (e non è un male), mentre i titoli che citi non lo sono, non sono quasi giochi e si possono annoverare nella provvisoria etichetta "esperienze". Direi che questi titoli non hanno nulla a che spartire con quelli telltale.Capisco le rimostranze sugli aspetti tecnici, ma sono lo scotto da pagare per tenere in vita il genere in questa sua nuova forma...
Non mi sembra nessuno si sia lamentato di prodotti che sono davvero visual novel ( piuttosto che videogiochi nel vero senso della parola come i prodotti Telltale) come Gone Home, Dear Hester e consimili, pur costando molto di più di un singolo albo Telltale, durando lo stesso e offrendo una storia con zero interazione reale (nonchè in alcuni casi un comparto tecnico di una pochezza disarmante)...
Non mi pare che stiano barattando qualcosa, fino ad ora tutti i compromessi fatti sono andati a rovinare il prodotto e servivano solo ad ampliare il bacino di utenza su nuove console ma non erano scelte artistiche (vedi gli unanimamente odiati e mal designati controlli). Non si può ad ogni singolo prodotto avere gli stessi problemi. Non si può incontrare bug e difetti che si sa non verranno mai corretti. I TT se ne infischiano totalmente dell'esperienza del giocatore una volta che ha sganciato il grano e scrivere e narrare ottime storie non potrà continuare ad oscurare questo fatto.
Secondo me ha ragione, nel senso che è importante per una software house, grande o piccola, curare il lato tecnico dei propri prodotti e i Telltale non lo fanno sempre. Solo il fatto che non investano mai in un nuovo motore e che rilascino patch molto sporadicamente è proprio sintomo di questo.Mi vuoi paragonare titoli primi di piccoli studi indie da poche persone con quelli di uno studio con licenze milionarie e ormai anni alle spalle con tantissimi dipendenti? Questi problemi glieli si poteva perdonare all'inizio, non ora. Ora non devono sopravvivere, ora ci stanno marciano sopra. E non sono certo loro a tenere in piedi il genere, si sono solo ritagliati uno spazio partendo da un genere conosciuto e virando verso una propria identità. Che è molto affine alle visual novel (e non è un male), mentre i titoli che citi non lo sono, non sono quasi giochi e si possono annoverare nella provvisoria etichetta "esperienze". Direi che questi titoli non hanno nulla a che spartire con quelli telltale.
Non mi pare che stiano barattando qualcosa, fino ad ora tutti i compromessi fatti sono andati a rovinare il prodotto e servivano solo ad ampliare il bacino di utenza su nuove console ma non erano scelte artistiche (vedi gli unanimamente odiati e mal designati controlli). Non si può ad ogni singolo prodotto avere gli stessi problemi. Non si può incontrare bug e difetti che si sa non verranno mai corretti. I TT se ne infischiano totalmente dell'esperienza del giocatore una volta che ha sganciato il grano e scrivere e narrare ottime storie non potrà continuare ad oscurare questo fatto.
Per quanto riguarda i giochi in se: malgrado ami molto il loro stile, anche io inizio a sentire il bisogno di vedere da loro dei cambiamenti, anche minimi, nei loro format. Spero che non si adagino troppo nella solita formula di The Walking Dead. Per quanto lo apprezzi vorrei qualcosa di diverso sia per Wolf Among us sia per i titoli avvenire. Staremo a vedere
Comunque questo gioco sembra uno spettacolo, quindi il fatto che Telltale si appoggi solo a serie famose, non mi importa, fino a quando faranno giochi belli.
si ma sono fottutamente lenti a tradurre in italiano