Il Capitale Umano. Bello.
Il Capitale Umano. Bello.
visto oggi, è in gara per miglior film straniero.....devo dire che mi ha spaventato molto più di tanti horror scadenti
Buon ritmo e ottima recitazione di Mikkelsen. Buon film, niente di più.
^^un veloce hint sulla trama?
Mikkelen, maestro d'asilo, viene accusato da una bambina di averla molestata. La sua vita va in pezzi, viene sospettato e accusato anche dalle persone più care.
è un classico tema danese
edit: e pure un classico tema di vinterberg
Una sorta di Evilenko
Visto l'ultimo di Miike.
È Swat fatto meglio ma non troppo.
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Shield of Straw.
* penultimo.
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fa troppi film
visto ieri Lost in Translation.
credo di non capire un cazzo di cinema
Spostamenti progressivi del piacere.
Dunque, che dire? Film a frammenti, criptico, metanarrativo, e tutto sommato affascinante.
Tante tette che non credevo mica 'ste francesine.
kechiche ha evitato la macchina a mano nauseante?
nausente nel senso fisiologico, non linguistico.
in cous cous si fece prendere la mano come un ragazzino che gira per la prima volta in HD con lo smartphone.
le tre ore pesano nel caso di narrazione di quel tipo (strappi e caos di voci)?
Ma chiedi a me? Non ho mica guardato la vita di Adele, ma "spostamenti progressivi del piacere" film di metà anni '70
A snake of june. Bellissimo fino al pene tubulare, da lì, complice l'ora, complice che avvengono cose che non riesco bene a collegare tra loro, m'è piaciuto meno.
Se dovessi definire questo film con un colore sarebbe blu.
I'm Still Here. Come non si fa a non voler bene a uno come Phoenix
Visto Sinister. Ora devo capire se sono io impressionabile (eppure ho tanti horror visti alle spalle) o il regista ha girato il suo capolavoro, dopo il pessimo Ultimatum alla terra. All'inquadratura con il testone della bambina morta che sembra fissare lo spettatore ho fatto un salto di due metri e venti, per non parlare dei video girati in super 8. Una grandissima regia, inquadrature fisse e tanta tanta tensione che non cala mai. Sembra di stare su una giostra senza avere le cinture di sicurezza, non c'è un attimo di requie per lo spettatore. Ho trovato grandiosa anche la messa in scena del finale, non il senso o il colpo di scena telefonato, ma i dieci minuti finali hanno una tensione da far schiattare un povero cristo con un bypass.
Ho letto critiche che si lamentano dei cliché del film: ora mi chiedo ma un horror ha davvero bisogno di innovazioni? Questo film giocando con i più blasonati cliché, volendo anche su paure da bambini ("l'uomo nero ti prende e ti porta via...") fa paura, ma davvero tanta. Mettiamoci una splendida musica come Gyroscope nel finale, tutte le paure primitive dell'essere umano vengono fuori. Poco budget e la semplicità delle scene lo rendono uno dei migliori horror degli ultimi anni (non conto Le streghe di Salem, per me davvero un capolavoro il film di Rob Zombie), a mio modesto parere il trionfo dell'horror classico su una ricercatezza molte volte insensata di originalità a tutti i costi, specialmente in un genere tutto già è tutto scritto per fare paura. Non arriviamo ai livelli dei maestri dell'horror, ma per me il regista può migliorare e non poco. Da tenere d'occhio dopo L'esorcismo a Emily Rose e Sinister.
No hai ragione, sinister è un ottimo film.
Io invece ho visto una roba che mi vergogno a dire ma è stato un fraintendimento.
Under the bed, che convinto fosse di Myrick fino all'ultimo secondo pensavo avesse un risvolto totalmente diverso invece ahimè non era quello di Myrick ma di qualche cazzone. Insomma una cagata
Mi aspettavo una risposta simile da qualcuno alla mia dichiarazione. Un film che ha spaccato in due pubblico e critica fa questo. Visivamente al film non gli si può dire nulla, vuole anche strafare citando Shining e le visioni di Polanski (alcune inquadrature direttamente da L'inquilino del terzo piano). Stesso discorso che ho fatto per Sinister: budget ridotto, tanta inventiva e questa volta con un pizzico di talento visionario in più che non guasta. Film che può essere definito una porcata epocale o un capolavoro, non c'è una via di mezzo. Per me un capolavoro, anche soltanto per la cura registica e delle immagini, senza volerci in mettere in mezzo le consuete pippe mentali da fine visione film.
Capolavoro di questi ultimi anni anche per via di un genere che nel sotteraneo sta piano piano risalendo la china, sempre a mio parere con buoni film come L'evocazione e La notte del giudizio, non capolavori ma con una sana voglia di horror classico che non può che fare bene al genere. Troppe volte si era smarrita la strada.
Film non per tutti, non che gli altri che lo ritengono una cacca siano idioti, solo che Zombie stavolta ha puntato in alto e le critiche positive non sono date a caso. Un film che mi ha fatto ripensare a fine visione alla qualità dell'immagine, alla fotografia e alle inquadrature ha tutto il mio rispetto. Per non parlare del viaggio allucinatorio che fornisce allo spettatore.