Purtroppo italiano. Se riesco sett prox passò in cineteca e rimedio.
inviato con la mia lumaca a trazione posteriore.
Purtroppo italiano. Se riesco sett prox passò in cineteca e rimedio.
inviato con la mia lumaca a trazione posteriore.
visto in sala e sono proprio TRE oreil 23 in Italia.
Visto in lingua originale
Letto il libro in italiano
Ottimi tutti e due su livelli diversi. Il libro colpisce di più per quanto riesce a farti entrare nel mondo di Belfort, sembra quasi di viverlo; il film colpisce per la bravura sia di Scorsese che di Di Caprio e come 2 ore e passa di film passino in un attimo, senza un momento di stanca, passando da un "fuck" loro ad un "what" del telespettatore rendendo impossibile annoiarsi.
Iperattivo come Belfort, eppure mi ha annoiato non poco: tende a diventare un moreofthesame, vista anche la durata.
Esattamente il mio pensiero. Un film sulle pazzie di Wall Street, ma alla seconda ora di pazzia su pazzia su pazzia a uno viene anche in mente "Ah Scorse'! E ho capito che so' tutti pazzi. Vediamo di arrivare al punto". Visto e considerato che Scorsese non ha la stessa stoffa Tarantiniana nel prolungare scene e dialoghi oltre la loro naturale scadenza (fuor di spoiler, la scena in cui Di Caprio deve rientrare a casa guidando non troppo in forma... luuuuuunga). Il film diverte, e molto, ma lungi dall'essere senza difetti. Aggiungerei anche che non mi pare per nulla la migliore interpretazione di Di Caprio. E' bravo, ma giogioneggia senza controllo, un po' come Al Pacino nell'Avvocato del diavolo. A certi piace, per un po' risulta anche divertente, ma alla lunga stanca anche quello. Il confronto con il suo Hughes di The aviator (stesso attore e regista) rimane paradigmatico.
secondo me Di Caprio sta diventando il nuovo Nicholson
è proprio la faccia di di caprio che sta diventando come quella di nicholson, anche quando non fa la smorfia alla joker, assomiglia a nicholson, ormai, solo che secondo me di caprio è piu' "buono" dentro rispetto al grande jack
Visto ieri sera.
Giudizio stringato: mi è piaciuto. Dura tanto (tre ore esatte), ma regge abbastanza bene il ritmo.
Pecca di un eccesso di ripetizione degli eventi del protagonista. In particolare il continuo rapporto che ha con i broker della sua società. Ok ci sta una bravura naturale nei monologhi che offre Di Caprio, ma sono davvero troppi e dopo il secondo, non aggiungono nulla al film. In generale qualcosa nella sceneggiatura si poteva comprimere, soprattutto per rendere più omogeneo il rapporto con la sua famiglia, che invece così risulta molto sfilacciato all'interno di questi macro eventi che sono l'eccesso stesso di Di Caprio.
Paradossalmente Di Caprio per quanto bravo è in questo film, porta lo spettatore all'indigestione. Facendo un paragone, Bale in American Hustle, pur essendo meno presente in campo di quanto lo è Di Caprio in questo film, risulta più incisivo. Forte di un equilibrio tra le parti attoriali, che qui viene invece a mancare.
Per carità: Scorsese compie un'altra grande opera, soprattutto nel tornale molesto verso la società e nel suo non eludere certa volgarità che a Hollywood ormai è censura fin dallo script, però tutto si muove su Di Caprio, con i propri pro (la bravura dell'attore), ed i propri contro (il virtuosismo estetico del regista nel seguire instancabilmente l'attore stesso).
Bello, ma non perfetto.
Scena topica: l'intera sequenza del lemmon 714. (si, mikk l'ha trovata lunga, ma in un contesto di sottrazione erano ben altre le situazioni da togliere per dare equilibrio al personaggio).
Ultima modifica di Harry_Lime; 22-01-14 alle 14:05:27
tre ore di montagne russe
prima di andare al cinema mi son beccato il servizio sul TG1 che parlava di feroci polemiche negli states, di mitizzazione romantica del crimine.
ma cosa
Insomma,sarà difficile annoiarsi: questo per me è importante
(vado la settimana prox. : se volete dare giudizi negativi al film cercate di non esagerare sennò mi influenzerete! )
Visto ieri sera.
E' da
Molto divertente. Certe scene...
Oltre quella del lemmon, aggiungerei quella della festa quando conosce la seconda moglie.
Non me lo aspettavo così questo film. Bello bello. In maniera diversa da American Hustle, ma sono 3 ore che volano.
Concordo sul discorso di una certa ripetitività degli eventi e si, potevano ridurre un po' la presenza di Di Caprio che, per quanto lo adori come attore, poteva essere "usato" un po' meno. Bravissimo comunque. Potrebbero darglielo sto' oscar eh...uno così non lo puoi lasciare senza un oscar, uno...secondo me.
Lo devono prima far invecchiare per bene. Come il vino. Nel frattempo devono sfruttarlo a dovere. Leggi di Hollywood.
Ma se lo meriterebbe tutto.
Visto, sono molto combattuto. Da un lato mi dico è un filmone che mescola nel calderone la voglia di successo, notorietà di Re per una notte (come non vedere l'analogia nel finale di Wolf of Wall Street?), ovviamente adattato al mondo della borsa e con lo stile sempre presente di Quei bravi ragazzi e Casinò. Uno Scorsese che vuole tornare alle origini, ma in molti punti cade per via del poco equilibrio che il film regala. Troppe troppe scene superflue che spezzano il ritmo, scene che gli attori e il regista si sono divertiti a interpretare e dirigere, ma che in fin dei conti potrebbero essere usciti da un American Pie. Va bene che veramente quel mondo è fuori controllo, ma vedere due ore (un'ora rimane favolosa, quando finalmente si scende dall'olimpo della finanza) di puro cazzeggio risulta stancante. Non mi aspettavo le lunghe descrizioni delle meccaniche di Wall Street di Oliver Stone, ma un equilibrio tra serietà e comicità nera (sempre ai massimi livelli alcune scene, uno Scorsese brillante con le scene comiche) e drammaticità. Si, posso dirlo ad alta voce: dal trailer mi aspettavo Quei bravi ragazzi a Wall Street, manca quel perfetto equilibrio tra ironia, dramma e indagine sociale.
Sarà il personaggio eccessivo che forse ha richiesto questo tipo di sceneggiatura, mettiamoci che comunque rappresenta i nostri tempi dove tutto è "eccesso", però non mi è riuscito a convincere fino in fondo questa voglia all'eccesso, anche la durata di 3 ore e alcune scene barocche sono utili a dare al film quel tono "oltre il limite della vita" che forse era intenzione di Scorsese fornire allo spettatore su un piatto d'argento.
Ci sono sempre scene fantastiche e Scorsese parla a cuore aperto senza falsificare nulla, anzi è sincero nella condanna non tanto a Jordan ma all'intera umanità. Rende simpatico un personaggio e come fece Coppola con i suoi Corleone ne mostra pure il lato umano, semplice ed efficace la scena del bigliettino di preavviso all'amico, bastano due o tre scene a Scorsese per far rivalutare un personaggio allo spettatore. Non si usa Jordan come capro espiatorio, sono le persone (diciamolo pure il novanta percento degli idioti, non a caso c'è la battuta su il giornale delle donnine e il discorso snob di Di Caprio) stesse a cadere nella sua trappola di avidità, idioti che truffano idioti. Molti dei dialoghi sono superbi, come quello sulla virtualità di Wall Street e il denaro contante che entra agli agenti di borsa. Sono concetti abbastanza comuni, però l'uso sapiente dei dialoghi li rende sempre freschi, vivaci e frizzanti nello spiegare allo spettatore i concetti base di Wall Street e la mentalità di Jordan.
Filmone?Boh, si basterebbe il finale con il tutorial di Di Caprio ai suoi futuri emulatori (geniale l'ultima inquadratura della folla che sembra guardare agli spettatori, come per dire "guardatevi, molti di voi sono cosi") a renderlo una perla cinematografica. Non convince come un film, aveva bisogno di un'ora in meno, meno monologhi e qualche risata in meno. Fa strano vedere un film "ciccione" da parte di Scorsese, per me è stato sempre il maestro della praticità e semplicità nelle scene. Mai una scena fuori posto o qualche fotogramma in più. questa volta gli è presa la mano di dire tutto ciò che pensava sull'avidità e l'eccesso.
Diciamolo pure chiaro : il film è come un'opera minore di Zola, da leggersi come superiore al novanta percento dei film che sono nelle sale.
metterei la considerazione sul finale sotto spoiler, pero', Eden.
Inutile, più ci ripenso, più mi ritrovo deluso. E' un'enorme baracconata retta da un grande attore e poco più.
non l'ho ancora visto, basta che non è come the aviator dove uscii' dal cinema alla fine del primo tempo per soporiferia
anzi
Appena tornato. Che dire: film sicuramente bello, tre ore con un ritmo serratissimo che non annoiano neanche con un minuto. A conti fatti c'entra poco con Wall Street e con la finanza in generale, ma credo che non fosse questo l'intento di Scorsese.
Diciamo che forse alla fine si sa già cosa aspettarsi (ascesa e declino, donne, sesso e droga) e quindi , anche se alcune scene (lemon su tutte ed anche il cameriere gay) sono spettacolari, si viene travolti dal ritmo ma senza rimanerne completamente avviluppati.
Concordo con quanto ha detto Harry sopra. Di Caprio bravissimo, ma paradossalmente la quantità di monologhi lo rendono forse quasi indigesto, mentre un Bale di American Hustle alla fine forse risulta più incisivo.
Non è il migliore film di Scorsese (li ho visti tutti e metto sempre nel mio podio Casinò, Quei Bravi ragazzi, Taxi driver e Toro scatenato) però insomma vale ogni singolo centesimo del prezzo del biglietto (e tre ore del vostro tempo).
mi è piaciuto, anche per me un filo troppo lungo e in alcuni punti ripetitivo, ma mi è decisamente piaciuto
per certi versi ho avuto la sensazione che sia più un film di Di Caprio piuttosto che un film di Scorsese
ora una domanda stupida () che però merita risposta ():
perchè indugiare così tanto nell'ultimissima inquadratura? solo per fare immedesimare lo spettatore nella folla con lo sguardo ebete?
avrei chiuso sulla bellissima sequenza in metropolitana
La scena delle pasticche dovrebbe vincere l'oscar per la best sequenza ever
Commenti qua commenti la giudizi etc ma diciamo quello che conta davvero : quanta figa nida c'era? Asd solo per questo Oscar a tutti
Inviata da Sif tramite Artorias Talk
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E' lei che lo dice: "mi avete vista solo a metà"