Juventus, Isla cambia marcia: "Errori del passato colpa mia. Ma ora riparto" L'esterno cileno: "Se le cose non sono andate bene non è solo colpa dell'infortunio, che ormai è alle spalle. Nei mesi scorsi ho ritrovato la corsa, ho lavorato molto, ma forse avevo paura di sbagliare. Adesso ho ricominciato a saltare l’uomo e a provare le giocate difficili, voglio far vedere a Torino il giocatore di Udine" 28 febbraio 2014 - VINOVO (Torino)
Quanti giocatori dicono "E’ colpa mia" per spiegare un rendimento negativo? Pochi. Mauricio Isla è uno di questi. E lo fa il giorno dopo la sua migliore prestazione con la maglia della Juventus. Non era mai stato così attivo, così brillante, così continuo, così propositivo. A Trebisonda, forse, è iniziata una nuova storia per il cileno. "Contro il Trabzonspor ho giocato bene, anzi abbiamo giocato tutti bene - racconta Mauricio -. È stata una prestazione convincente. Voglio ripartire da qui e ripagare la fiducia dell’allenatore. Spero di mostrare a Torino lo stesso giocatore che si era visto a Udine: in una grande squadra è più difficile, ma
io non sento il peso della maglia. Anzi sono orgoglioso di indossarla: quando giochi con la Juve ti vedono in tutto il mondo".
LA FIDUCIA — Si è detto spesso che la causa dello scarso rendimento di Isla fosse il gravissimo infortunio che lo bloccò a Udine gli ultimi mesi prima del trasferimento alla Juve: "Ma l’infortunio è alle spalle. Se n’è parlato anche troppo.
Conte mi ha sempre dato fiducia, ma se le cose non sono andate bene è solo colpa mia. Nei mesi scorsi ho ritrovato la corsa, ho lavorato molto, ma forse avevo paura di sbagliare. Adesso ho ricominciato a saltare l’uomo e a provare le giocate difficili: qualche giorno fa Conte mi ha detto di provarci con serenità e io l’ho fatto. Il nostro allenatore è un maestro di calcio: ci dice sempre prima cosa succederà durante la partita che prepariamo. Con lui lavoriamo benissimo".
AMICI — Nel periodo più difficile Mauricio è stato aiutato da alcuni grandi amici: "Arturo (Vidal, ndr), Caceres, Padoin, Asamoah. Ma tutto il gruppo è fantastico. Qui ci sono grandi uomini e giocatori speciali: penso a Pirlo, a Vidal, a Buffon, a Pogba che a 20 anni fa cose incredibili, ad Asamoah che mai avrei pensato potesse affermarsi da esterno". Adesso a Isla manca solo il gol, contro il Trabzonspor ha preso il palo: "Ci sono andato vicino, speriamo di segnare presto. Ammiro come Lichtsteiner interpreta il ruolo.
Io troppo spesso mi sono limitato al compitino: non accadrà più".