ma perché secondo te l'ingresso dell'ucraina intera nell'ue a cosa serviva?Se l'Ucraina viene scissa, il giorno dopo gli occidentali la riempiranno di missili puntati verso mosca "a scopo difensivo". A livello amministrativo faranno una porcata come nel kosovo, un sistema corrotto all'inverosimile con gente libera di ammazzare/rapire persone la cui unica colpa è essere Serbe. Il tutto sotto la vista dei soldati nato che si grattano i coglioni a due mani.
Deve riprendersi Kiev e continuare a fare la voce grossa o il giorno dopo se li ritrova tutti in casa.
era un finanziamento con le terga dei soliti fessi euroidioti propedeudico al successivo immediato ingresso nella nato a beneficio dei soliti USA, sempre più col braccino corto "del minimo sforzo (possibilmente a spese dei soliti fessi altrui del vecchio continente pieno di vecchi rincoglioniti malati d'alzheimer) e massimo risultato"... e quindi i missilazzi ci sarebbero finiti ugualmente in quelle lande.
p.s. naturalmente gli italiani saranno ricompensati per la loro prona e bovina fedeltà ai vincitori della recentissima WWII con:
- la restituzione a trance dei due marò e riacquistati sottobanco da biden al mercato del pesce di bombay (mumbai non ce la chiamerò mai per sfregio);
- nell'imminente missione di pace in ucraina l'assegnazione di prypiat come ridente zona di competenza.
Ultima modifica di Mimmo Amerelli; 01-03-14 alle 20:17:12
Cmq, per chi sta capendo poco la situazione, ecco la sintesi:
1) Da una parte le Potenze Occidentali che hanno soffiato sul fuoco della rivoluzione, ma con scarso entusiasmo.
2) Dall'altra parte Putin, che all'inizio ha dovuto far buon viso a cattivo gioco per le olimpiadi e per l'incompetenza di Yanukovic. Ora finite le feste invernali, incazzato nero, si presenta con un fiammifero acceso davanti ad un lago di benzina, con lo sguardo "E mo che cazzo fate?", sperando che qualche scemo ucraino non sfreghi 2 sassi.
3) In mezzo scontro fra fazioni, oligarchie, una più parassitaria dell'altra, con nazionalismi, revival di comunisti, ecc, ecc.
Ottimo riassunto.Cmq, per chi sta capendo poco la situazione, ecco la sintesi:
1) Da una parte le Potenze Occidentali che hanno soffiato sul fuoco della rivoluzione, ma con scarso entusiasmo.
2) Dall'altra parte Putin, che all'inizio ha dovuto far buon viso a cattivo gioco per le olimpiadi e per l'incompetenza di Yanukovic. Ora finite le feste invernali, incazzato nero, si presenta con un fiammifero acceso davanti ad un lago di benzina, con lo sguardo "E mo che cazzo fate?", sperando che qualche scemo ucraino non sfreghi 2 sassi.
3) In mezzo scontro fra fazioni, oligarchie, una più parassitaria dell'altra, con nazionalismi, revival di comunisti, ecc, ecc.
4) avremo qualcosa per riscaldarci il prossimo inverno?
Ma il video della Stampa con sotto la musica di Red Alert 2...
http://www.lastampa.it/2014/03/01/mu...hO/pagina.html
Io non ci guadagno nulla. E' che trovo assurdo che la UE si metta foraggiare rivolte nel cortile di casa Russo. Poi se a te il risultato che l'Ucraina si divida pare na roba da poco come risultato di questa brillante operazione di politica estera Ue...sempre che si divida.Io non ne sono troppo sicuro. Imho Kiev torna tutta sotto il controllo russo.Io continuo a pensare che non muoverà guerra. E' probabile che faccia sì che Crimea ed altre regioni orientali si separeranno dal resto dell'Ucraina, ma questa mi pare la cosa migliore... altre ipotesi (specie quelle che prevedono carri armati su Kiev, in stile Budapest '56) le vedo improbabili.
Comunque, mi piacerebbe sapere cosa guadagneresti nel caso di una vera e propria guerra... per caso lavori per un'azienda impegnata nella produzione di mezzi bellici?
stima al tizio che ha messo RA2Ma il video della Stampa con sotto la musica di Red Alert 2...
http://www.lastampa.it/2014/03/01/mu...hO/pagina.html
Si, ma qualcuno ha notizie della Sesta Flotta?
Riunione urgente (dopo il weekend)
I ministri degli esteri dell'UE hanno deciso di tenere una riunione d'emergenza sui preoccupanti sviluppi della crisi in Ucraina. Quando incombe un'emergenza non c'è , per definizione, tempo da perdere. Ed è pur comprensibile che coordinare i movimenti di 28 ministri e relativi seguiti non possa essere faccenda istantanea. Però decidere una "riunione d'emergenza" il sabato fissandola per lunedì alle ore 13 fa un po' ridere. Quello che più se la ride è certamente Putin, che dell'urgenza dimostra di avere un altro concetto.
Spoiler:Ma Obama non morirà per Maidan
Nessuno fermerà Putin. Perché è inutile. E per niente conveniente. LIVE - DIARIO DALL'UCRAINA
Gian Micalessin - Dom, 02/03/2014 - 11:47
Vladimir Putin può dormire sonni tranquilli. Se strapperà la Crimea ai «rivoluzionari» di Kiev e la restituirà al 60 per cento di «crimeani» russi nessuno muoverà un dito per fermarlo. A 161 anni della guerra combattuta da un embrione d'Italia al fianco degli imperi di Parigi, Vienna e Londra nessuno in Europa o dall'altra parte dell'Atlantico sembra ansioso di contrapporsi al nuovo zar.
Barack Obama al telefono ieri con Vladimir Putin
Anche perché se per Vladimir la sfida è fondamentale per affermare la rinata volontà di potenza del proprio impero per Europa e Stati Uniti è, nei fatti, una battaglia perduta in partenza.
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Una battaglia in cui neppure il «profondamente preoccupato» Obama ha molte carte da giocare. Un boicottaggio del G8 di Sochi del prossimo 4 giugno avrebbe, politicamente, la stessa efficacia di un trapianto di cuore su un paziente morto. Entro quella data Putin potrebbe essersi mangiato non solo la Crimea, ma l'intera Ucraina. Le rappresaglie economiche appaiono altrettanto inadeguate.
Cercar d'intimorire una Russia strabordante di petrolio, gas e materie prime con qualche sanzione è come andar a caccia di elefanti con un fucile a pallini. Anche perché un veto di Mosca basterà a bloccare la loro approvazione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ancor più azzardata l'ipotesi di un faccia a faccia militare che alla fine costringerebbe Obama a scegliere tra una retromarcia in stile «siriano» o un intervento da brivido nel sancta sanctorum della flotta russa del Mar Nero. E neppure una controllata contrapposizione in stile guerra fredda è esente da complicazioni. Per capirlo basta immaginare i rischi che la Nato affronterebbe per completare l'imminente ritiro da un Afghanistan dove la Russia continua a gestire insidiose e complesse alleanze.
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Ma il vero fianco molle di una crociata occidentale per la Crimea è quello europeo. La caduta di Viktor Yanukovich si sta già rivelando una vittoria di Pirro per un'Unione Europea chiamata ad un risanamento dell'Ucraina del costo stimato di 35 miliardi di dollari. Un profondo rosso a cui s'aggiungono i crediti inesigibili delle banche europee esposte con l'Ucraina per oltre 23 miliardi di euro, ben 7 dei quali garantiti, tra l'altro, da istituti italiani. E il salasso diventerebbe catastrofe se Mosca chiudesse i rubinetti di un gas che oltre a riscaldare l'Ucraina soddisfa il 22 per cento del fabbisogno dell'Unione Europea. Il blocco metterebbe letteralmente in ginocchio Germania, Austria e Italia e avrebbe seri contraccolpi per le economie di Francia ed Inghilterra. A render improbabile una linea dura dell'Europa contribuisce però il ritorno alla guida della politica estera tedesca di Frank-Walter Steinmeier. Il ministro socialdemocratico dell'era Schroeder - considerato un buon amico della Russia - è stato messo su quella poltrona proprio per stemperare le asprezze tra la Cancelliera Merkel e Vladimir Putin e salvare gli scambi economici per oltre 80 miliardi di euro tra Berlino e Mosca.
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Una cornucopia a cui nessuno in Germania rinuncerebbe e da cui dipendono i rapporti del governo con la Ostausschuss, la potente lobby delle aziende impegnate non solo a far affari con la Russia, ma anche a muover consensi, voti e finanziamenti.
Alle valutazioni economiche s'aggiunge poi il fastidio di Parigi, Berlino e Londra per il dilettantismo estremista esibito dal parlamento di Kiev. Abolendo le leggi a tutela delle popolazioni russofone e nominando responsabile della sicurezza nazionale Andriy Paubiv, capo della formazioni anti russa più radicale, i «rivoluzionari» ucraini hanno regalato a Putin il pretesto perfetto per l'intervento in Crimea. Un pretesto identico a quello utilizzato nel 2008 per mandare i carri armati a ridimensionare il presidente della Georgia Mikheil Saakashvili deciso ad annettersi l'Ossezia. Quella volta persino un presidente risoluto come George Bush preferì girarsi dall'altra parte. Figuriamoci Obama e i burocrati di Bruxelles.
sembrerebbe che la premiata ditta cia/nsa ormai procede con la collaudata tecnica del "tiriamo il sasso, nascondiamo la mano e vediamo che succede", tempisticamente in maniera inopportuna e senza un minimo di coordinazione con governi, parlamenti, interessi generali in gioco ED INFINE AFFIDANDOSI IN LOCO AD INETTI DI RARA UNICITA'.
Ultima modifica di Lord Derfel Cadarn; 02-03-14 alle 13:02:42
ma reclutano i giornalisti dal papersera?Cercar d'intimorire una Russia strabordante di petrolio, gas e materie prime con qualche sanzione è come andar a caccia di elefanti con un fucile a pallini.
Beh il concetto è giusto. Siamo più noi ad aver bisogno delle loro risorse che il contrario...la Russia il gas trova cmq a chi venderlo volendo.
Ergo la UE ha per l'ennesima volta dimostrato di essere inutile. Anzi direi dannosa.
non e' che usa e europa possano fare molto a parte far partire la terza guerra mondiale, ma non credo sia il caso.
l'idea che un paese possa sbattersene delle sanzioni perché tanto c'ha il gasse è una roba da gazzettino del liceo
telefonata Putin Obama....
Non è che centinaia di miliardi di metri cubi si vendano come padelle al mercato.
http://www.ice.it/statistiche/Rappor...lia_Russia.pdf
2,5% dell'export, tendenzialmente in crescita. Per la sola Lombardia il mercato Russo vale 2,6 miliardi di euro l'anno.
E che sarà mai.
14:55 GMT:
The US warned Russia that it risks losing its place in the Group of Eight developed countries over the deployment of troops in Crimea.
John Kerry said that President Vladimir Putin “is not going have a Sochi G8, he may not even remain in the G8 if this continues.”
“He may find himself with asset freezes on Russian business. American business may pull back, there may be a further tumble of the ruble," Kerry said.
14:31 GMT:
US Secretary of State John Kerry has threatened Russia with "very serious repercussions," saying it may face economic sanctions following its "incredible act of aggression."
"You just don't in the 21st century behave in 19th century fashion by invading another country on a completely trumped up pretext," Kerry told the CBS program "Face the Nation."
However, Kerry added that Russia still has "a right set of choices" that can be made to defuse the crisis.
volano parole grosse.....
infatti, AD ESEMPIO, i marò li abbiamo rimandati in india per correttezza, non per interesse economico.
se colui che evidenzia gli interessi economici in gioco prima di prendere decisioni ostili verso un paese che gli gonfia le tasche deve tornare al liceo, te, che vorresti propinarci la favoletta che una montagna di vil danaro non conta niente rispetto all'onoreh, dovresti tornare all'asilo.
Ultima modifica di Lord Derfel Cadarn; 02-03-14 alle 15:26:20
Ma infatti. Non è che, chessò, India e Cina si mettono a comprare più gas di prima (insomma: gas superfluo) per fargli un piacere, eh. Peraltro, l'economia russa è largamente dipendente dall'esportazione di materie prime (mi pare compongano oltre l'80% delle esportazioni), prima di dire che i russi possono chiudere i rubinetti senza risentirne mi farei due calcoli.
Ultima modifica di Manu; 02-03-14 alle 15:30:03
facendo lo stesso tuo ragionamento manu, ma dal lato opposto, secondo te il gas che potremmo non importare dalla russia sarebbe facilmente sostituibile da dove?
dal caucaso che sta da quelle parti e che magari rischia di essere coinvolto el vicino conflitto?
o dagli amici che l'occidente s'è fatto in nordafrica dopo le abortite rivoluzioni arabe con libici ed egiziani incazzati a morte?
auguri.