Google car: guida da sola ed è la prima auto progettata da Big G
Ne produrranno 100 esemplari e gli USA stanno preparando le leggi per consentire la guida senza pilota
Dunque è
tutta nuova. La chiacchieratissima auto sviluppata da
Google non deriva da nessun veicolo attualmente in circolazione, come potevano indurre a pensare
i primi collaudi su strada pubblicizzati dalla stessa multinazionale americana. La cosiddetta "Google car" - un nome ufficiale ancora non esiste - è mossa da un motore elettrico, ma non ha il volante, né i pedali o leva del cambio. Esteticamente sembra ispirata ad un'auto dei fumetti con una carrozzeria a forma di ovetto ed è pensata per trasportare due persone. La divisione di Google che l'ha realizzata si chiama "X" e studia tutto ciò che non riguarda strettamente il web, ma che proietta la tecnologia in una nuova dimensione e ambisce in, questo caso, a rivoluzionare il concetto di mobilità.
100 PROTOTIPI
Il progetto “Google self-driving project” prevede l’assemblaggio di
100 veicoli tutti diversi per testarne le molteplici potenzialità. A Mountain View hanno ripensato il ruolo del guidatore che deve semplicemente accomodarsi in auto e dettare la destinazione (il video ufficiale che trovate alla fine dell’articolo rende bene l’idea). In America la normativa che disciplina la circolazione stradale però non lo consentirebbe e allora molte città si sono attivate per
autorizzare l'utilizzo di auto senza pilota seppur con alcune restrizioni. Per motivi di sicurezza, ad esempio, la Google car potrà viaggiare ad un massimo di 40 km/h. Limite che, ultimata la fase di collaudo, dovrebbe essere innalzato. E sempre per verificare l'affidabilità del sistema di guida autonoma, ad agosto alcuni veicoli dotati di volante e pedali “di emergenza” saranno impegnati in test intesivi nel traffico.
SI PARTE FRA 6 MESI
Il progetto pilota sarà lanciato nel 2016 in California, dove le prime Google car circoleranno liberamente su strade pubbliche e saranno guidate da automobilisti "veri". Al momento non sembrerebbero esserci accordi con i Costruttori di auto “tradizionali”, ma il colosso californiano si è detto disponibile a trattare per la condivisione e l'accesso alle sue tecnologie. La “killer application” nelle mani di Mountain View, infatti, potrebbero essere
i sensori nonché il software della Google car, capaci di rilevare e gestire in modo particolarmente efficace punti ciechi, ostacoli improvvisi e oggetti fino a una distanza di 200 metri in tutte le direzioni. Che poi sono le stesse prerogative delle sperimentazioni di
guida autonoma a cui stanno lavorando alcune case automobilistiche. Ricordiamo
Volvo (di cui abbiamo recentemente provato un prototipo),
Nissan,
Mercedes,
Ford o
Toyota. Anche la FIA, Federazione Internazionale dell'Automobile, ne sta
monitorando lo sviluppo insieme ad altre grandi organizzazioni come la ITU (International Telecommunication Union), un'agenzia delle Nazioni Unite specializzata nelle nuove tecnologie. La partita è quindi tutta la giocare.
L'auto di Google, prototipo ufficiale e definitivo