Non conta la cittadinanza, quella ormai la danno a tutti pics del dna
Non conta la cittadinanza, quella ormai la danno a tutti pics del dna
mi' padre era italiano
Pics del cromosoma Y
Patato è fidanzato con una laziale, ergo ha cittadinanza ciociara; Simosky è stato bannato da Roma.
E basta
secondo me han sbagliato sezione
Se si aggiunge che la media nazionale di 1 avvocato ogni 200 abitanti a Roma si alza ulteriormente ne viene fuori un quadro mica da ridere, si spiega anche perché Roma detenga il record europeo di atti di pirateria della strada: dopo tutto se investi qualcuno hai buone probabilità che sia un impiegato fancazzista o un avvocato
Fino a ché non riformeranno in maniera seria la giustizia andrà così.
Magari questa è una considerazione superficiale, ma imho il problema al 90% è qui... oggi il tizio X che ha le mani in pasta in qualche appalto pubblico sa benissimo che, se viene beccato con le manine nella marmellata, ad andargli male si farà qualche mese tra custodia cautelare e domiciliari, poi tra lungaggini ed eccezioni varie arriva la prescrizione e tutti liberi come l'aria e senza conseguenze. A meno che una persona non abbia una morale di ferro, è quasi inevitabile che ceda alla tentazione di dare o di ricevere qualche congrua mazzetta. Sono convinto che se la giustizia funzionasse in maniera più efficiente (vale a dire: se ti becco ti faccio il processo in due anni al massimo, tutti i gradi di giudizio compresi, e se vieni giudicato colpevole ti fai dieci anni di galera senza sconti, altro che 3 anni di indulto + buone condotte varie) il problema sarebbe limitato, almeno in parte.
Ultima modifica di Manu; 04-06-14 alle 16:53:38 Motivo: sì lo so, thank you mr. obvious etc. etc.
Non mi dire...
Ma non è solo quello.
E' proprio un problema di certezza del diritto.
http://www.huffingtonpost.it/2014/06...m_hp_ref=italy
"Mose puzzava di marcio già nel 2006, quando il governo Prodi non ascoltò". Armando Danella, ex responsabile salvaguardia laguna
E vabbè quante storie per 35 arresti, mica avevano scritto saraceno invece di straniero. Pensiamo alle cose importanti
http://www.huffingtonpost.it/2014/06...m_hp_ref=italy
"Mose puzzava di marcio già nel 2006, quando il governo Prodi non ascoltò". Armando Danella, ex responsabile salvaguardia lagunamica ho capito quali (la più gettonata è l'innalzamento del fondale, che impedirebbe l'accesso delle navi da crociera etc.).Il punto – spiega Danella all’HuffPost – è molto semplice: nel corso delle riunioni del Comitatone, nel 2006, emersero chiaramente i punti deboli di un progetto già vecchio e vennero presentate delle alternative. Ma il governo Prodi scelse di non ascoltare, convocò un Cdm e impose l’autorizzazione a procedere con i lavori.
http://salve.it/it/soluzioni/acque/mose_alternative.htm
di sicuro nel 2006 venne accelerato il tutto (http://salve.it/it/soluzioni/acque/f_iter.htm), come scritto nell'articolo.
Le considerazioni tecniche su quale possa essere la soluzione migliore lasciano il tempo che trovano, imho.mica ho capito quali (la più gettonata è l'innalzamento del fondale, che impedirebbe l'accesso delle navi da crociera etc.).
http://salve.it/it/soluzioni/acque/mose_alternative.htm
di sicuro nel 2006 venne accelerato il tutto (http://salve.it/it/soluzioni/acque/f_iter.htm), come scritto nell'articolo.
Letto il procuratore aggiunto?
“Spartizione equivalente tra le varie forze politiche di destra e di sinistra”. ”Gli elementi in comune di questa vicenda con il passato sono una spartizione equivalente di risorse tra le varie forze politiche di destra e di sinistra e la constatazione che la madre della corruzione, 20 anni fa come oggi, non è solo l’avidità umana, ma appunto la complessità delle leggi. Se devi bussare a cento porte invocando cento leggi diverse per ottenere un provvedimento è quasi inevitabile che qualcuna resti chiusa e qualcuno ti venga a dire che devi imparare a oliarla” ragiona Nordio. “Al di là dell’inchiesta di oggi – sottolinea il magistrato – voglio ricordare quanto scrissi già 15 anni fa: una delle cause della corruzione deriva dalla farraginosità delle leggi, dal numero delle leggi e dalla loro incomprensibilità, e da una diffusione di competenze che rende difficile individuare le varie responsabilità”. “Se è consentito al magistrato dare un messaggio forte, per ridurre, se non eliminare, la corruzione la strada è la riduzione delle leggi e l’individuazione delle competenze. Alzare le pene, come si continua a fare, e contemplare nuovi reati non serve assolutamente a niente, come dimostra questa inchiesta dove si può dire che le forze politiche non hanno imparato nulla dal passato. Unica differenza – riflette – è che oggi il sistema è molto più sofisticato”.
e chi le fa le leggi? gli stessi che poi prendono le mazzette. Ergo è un cane che si morde la coda. Alle forze politiche non verrà mai e poi mai in mente di semplificare sul serio l'apparato normativo. Perderebbero troppi soldi e troppo potere.
Ricordo effettivamente una conferenza di Norvio 15 anni fa che disse esattamente questo...
...inutile dire che le leggi da allora sono aumentate e non diminuite...
Siete l'Italia della rabbia. Non capite che questa gente è cambiata, avevano i calzoncini corti quando c'era la corruzione, ora semplificano e fanno le riforme, presto sarà tutto più bello.
Sempre che quei cazzo di disoccupati la smettano di riprodursi così, ma non possono usare il preservativo?
Tanto Renzi semplificherà tutto il PD salverà il paese!
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Dall'Istituto Luce:Vedremo... tanto servirà ben poco.ROMA - Quando la notizia dello scandalo del Mose è giunta sulle agenzie di stampa Matteo Renzi non voleva credere ai suoi occhi. Il premier era a colloquio con Raffaele Cantone per definire il problema legato al ruolo del commissario anticorruzione nella vicenda delicatissima dell’Expo, ed ecco arrivare quest’altra tegola. «Sono cose raccapriccianti, che fanno malissimo all’immagine dell’Italia e mai come in questo momento questo è controproducente», è stato poi lo sfogo del presidente del Consiglio. E ancora: «Ma come, io sto lavorando come un pazzo per convincere gli investitori esteri a venire nel nostro Paese e finalmente c’è un interesse da questo punto di vista. Si vede muovere qualcosa, anzi più di qualcosa. Però ecco che il passato sembra voler tornare».
«Bisogna muoversi»
Non ci sta, l’inquilino di Palazzo Chigi, a sopportare oltre questo stato di cose. Si è trovato coinvolto suo malgrado nella vicenda dell’Expo, con i cantieri in ritardo, e poi gli arresti e gli avvisi di garanzia. Per cercare di risollevare la situazione ha dovuto «per l’ennesima volta» dire che ci metteva «la faccia», ed ecco arrivare una nuova cattiva novella. Ma ora è l’Expo l’urgenza: «Sarà la vetrina dell’Italia nel mondo: non possiamo sbagliare». Il che significa che non si possono nemmeno
«L’Expo sarà la vetrina dell’Italia: non possiamo sbagliare»
bloccare gli appalti delle aziende coinvolte nelle inchieste giudiziarie: vorrebbe dire rallentare tutto, e già la situazione va per le lunghe di per sé perché è partita tardi ben prima che Renzi andasse a Palazzo Chigi. Si potrebbe commissariarle.
«Bisogna muoversi», è l’imperativo del premier.
Facciamo una nuova legge.
Ha detto che non ci sta e che son cose che fanno male. Io mi sento già molto più rassicurato e tranquillo ora L' Italia riparte alla grande