si ma lascia che l'assassino faccia l'assassino e il missionario il missionariobe', certo, ognuno puo' vedere il mondo come gli pare, ma i concetti di bene e male universalmente riconosciuti credo siano quantomeno condivisibili: un omicidio è male, no? dare da mangiare ad un affamato è bene, no? poi te sei libero anche di intepretare tali gesti in maniera opposta, ma la visione generale quella è, eh, capito, eh, eh, ciao.
pensa a quello che sei e fai tu che gli altri fanno esattamente quello che devono fare
fatti i cazzi tuoi, diciamo
e in realtà no.be', certo, ognuno puo' vedere il mondo come gli pare, ma i concetti di bene e male universalmente riconosciuti credo siano quantomeno condivisibili: un omicidio è male, no? dare da mangiare ad un affamato è bene, no? poi te sei libero anche di intepretare tali gesti in maniera opposta, ma la visione generale quella è, eh, capito, eh, eh, ciao.
è un mix di regole della società, istinto etc. Bene o male sono interpretazioni del cervello. Sostanzialmente non esiste nulla di ciò.
Esempio. C'è un bambino malato. Ha sei mesi di vita. Moltissimi (io tra loro) sarei favorevole a una "buona morte".
E' di fatto un omicidio.
"eh no, ma così è diverso!" "eh, ma stava male, così è giusto, ha smesso di soffrire"
e se fra 4 mesi una nuova terapia avesse salvato?
La realtà è che sono tutte sciocchezze e che il nostro cervello ci inganna di continuo, dando significato a tutto. Persino quello che stai vedendo adesso non è la realtà; l'occhio umano al centro non vede. dovresti avere un vuoto. un buco al centro della tua visuale, dove il nervo ottico si connette al bulbo. Il cervello riempie quel vuoto, completando l'immagine.
Se ci pensi esistono le differenze nel mondo proprio perchè bene e male sono cose differenti per ogni persona, proprio perchè il cervello di ognuno interpreta a suo modo
io la vedo un po' diversa, siamo tutti interconnessi, e se anche una sola persona inserisce un input particolare in un contesto sociale, un input inaspettato e diverso dal previsto, tutto il contesto puo' cambiare, anche le azioni altrui...
a voler fare un esempio mastodontico, Gesu', un semplice uomo che ha cambiato la società, checche' se ne voglia direh...
ma anche in una stanzetta, con 5 persone dentro, se una sola persona compie un gesto diverso dal solito, tutti gli altri dovranno adeguarsi ad esso, nel bene e nel male, e te dovrai adeguarti alle reazioni altrui, per cui secondo me non vige la regola "io penso solo alle mie azioni che gli altri pensano alle proprie", ma vige la regola "io agisco in funzione di un effetto sperato negli altri", e tale azione, se è "amorevole", è meglio.
qua si tratta di alta filosofiah, e il bello è che è tutto inutile, daydream non ci casca, oh
sei freddo e algido come hannibal lecter, se divento ricchione ti vengo a trovare che io faccio la parte del buono e tu del cattivoh!e in realtà no.
è un mix di regole della società, istinto etc. Bene o male sono interpretazioni del cervello. Sostanzialmente non esiste nulla di ciò.
Esempio. C'è un bambino malato. Ha sei mesi di vita. Moltissimi (io tra loro) sarei favorevole a una "buona morte".
E' di fatto un omicidio.
"eh no, ma così è diverso!" "eh, ma stava male, così è giusto, ha smesso di soffrire"
e se fra 4 mesi una nuova terapia avesse salvato?
La realtà è che sono tutte sciocchezze e che il nostro cervello ci inganna di continuo, dando significato a tutto. Persino quello che stai vedendo adesso non è la realtà; l'occhio umano al centro non vede. dovresti avere un vuoto. un buco al centro della tua visuale, dove il nervo ottico si connette al bulbo. Il cervello riempie quel vuoto, completando l'immagine.
ma in dolce e gabbana, chi era il buono ?
mannò. Ciò non impedisce di godersi i momenti belli della vita.Perchè m'innamoro di una tot persona e non di un'altra?Perchè per me va bene lei.Già questo è fico. Il fatto che tra tante persone proprio lei.
sara', ma io in un contesto sociale in cui c'è gente che non ha una morale, non ci vorrei stare, e credo che nessuno ci vorrebbe stare....
e comunque quando parlo di amore, mi riferisco per il 23 % all'innamoramento, e per il restante all'amore inteso in maniera piu' universale...
il tuo errore di fondo è che vuoi applicare il tuo concetto di morale, di bene/male a tutti gli esseri viventi. Chi non le rispetta è cattivo.sara', ma io in un contesto sociale in cui c'è gente che non ha una morale, non ci vorrei stare, e credo che nessuno ci vorrebbe stare....
e comunque quando parlo di amore, mi riferisco per il 23 % all'innamoramento, e per il restante all'amore inteso in maniera piu' universale...
Think about it.
E pensare che sei pure vecchio!
Ma pirla come un 15enne
L'amore è affetto fuori controllo, distorsione della realtà
Svapo ownato.
tua nonna fa la spesa alla lidl nonostante ci siano dei rumeni all'entrata che chiedono sempre 50 centesimi, è coraggiosa.
lo sapevo che a dire AMORE tutti avrebbero pensato subito all'ammore romantico per il partner, ma io mi riferivo al sentimento, sensazione, energia che ci connette tutti e che ci tiene in vita, quella sorta di empatia che si prova verso l'altro, anche verso chi non si conosce, perchè si calpesta tutti lo stesso terriccio che un giorno ci accoglierà dolcementeh...
è comodo dire che si puo' fare quello che si vuole, che non esistono i sentimenti, che non c'è morale ecc... quando poi pero' si usufruisce dei frutti di tale morale, di tali sentimenti, vedi l'affetto dei genitori, l'assistenza sociale,sanitaria ecc offerta dalle comunità ai suoi aderenti, e mille altre cose che di certo non sono il frutto di una società amorale...
te l'ho detto, sta tutto nell'imparare ad amare incondizionatamentelo sapevo che a dire AMORE tutti avrebbero pensato subito all'ammore romantico per il partner, ma io mi riferivo al sentimento, sensazione, energia che ci connette tutti e che ci tiene in vita, quella sorta di empatia che si prova verso l'altro, anche verso chi non si conosce, perchè si calpesta tutti lo stesso terriccio che un giorno ci accoglierà dolcementeh...
è comodo dire che si puo' fare quello che si vuole, che non esistono i sentimenti, che non c'è morale ecc... quando poi pero' si usufruisce dei frutti di tale morale, di tali sentimenti, vedi l'affetto dei genitori, l'assistenza sociale,sanitaria ecc offerta dalle comunità ai suoi aderenti, e mille altre cose che di certo non sono il frutto di una società amorale...
lo scopo iniziale delle religioni era proprio questo (l'insegnamento) ma poi è diventato tutto un "quel che si può quel che non si deve e la parola di dio e i miracoli e la madonna vergine ecc ecc"
imparare ad amare fondamentalmente significa affidarsi all'altro, uscendo fuori dai propri confini personali in cui è racchiuso il proprio Io: è un rischio che non tutti vogliono prendersi, perchè ci si espone alla figura mitologica da me spesso richiamata del 'rumeno senza scrupoli', che attende al varco chi accetta il rischio di amare.
se tutti amassero all'unisono, ci sarebbe estrema armonia, ma basta uno solo che si tira fuori dal "gioco" che tutto va a rotoli...
poi se uno si rifugia sul monte a pascolare caprette ok, la' puoi amare quanto vuoi, ma in mezzo alla bolgia umana è un po' piu' ostica come cosah...
esistono nella misura della tua interpretazione di realtàlo sapevo che a dire AMORE tutti avrebbero pensato subito all'ammore romantico per il partner, ma io mi riferivo al sentimento, sensazione, energia che ci connette tutti e che ci tiene in vita, quella sorta di empatia che si prova verso l'altro, anche verso chi non si conosce, perchè si calpesta tutti lo stesso terriccio che un giorno ci accoglierà dolcementeh...
è comodo dire che si puo' fare quello che si vuole, che non esistono i sentimenti, che non c'è morale ecc... quando poi pero' si usufruisce dei frutti di tale morale, di tali sentimenti, vedi l'affetto dei genitori, l'assistenza sociale,sanitaria ecc offerta dalle comunità ai suoi aderenti, e mille altre cose che di certo non sono il frutto di una società amorale...
ma che scuola hai fatto svapo?
ma perchè ogni volta che parli d'amore te ne esci con questa storia dell'affidarsi??imparare ad amare fondamentalmente significa affidarsi all'altro, uscendo fuori dai propri confini personali in cui è racchiuso il proprio Io: è un rischio che non tutti vogliono prendersi, perchè ci si espone alla figura mitologica da me spesso richiamata del 'rumeno senza scrupoli', che attende al varco chi accetta il rischio di amare.
se tutti amassero all'unisono, ci sarebbe estrema armonia, ma basta uno solo che si tira fuori dal "gioco" che tutto va a rotoli...
poi se uno si rifugia sul monte a pascolare caprette ok, la' puoi amare quanto vuoi, ma in mezzo alla bolgia umana è un po' piu' ostica come cosah...
quando ami (veramente) ami e basta, non diventi più debole e non corri nessun rischio
l'unico rischio è la non realizzazione delle tue aspettative nei confronti dell'altra persona, ma questo non ha niente a che fare con l'amore... è solo un brutto vizio che l'essere umano si dovrebbe togliere
è ancora ferito
Trattiamolo bene.
precisazione, tua nonna prende la pensione d'invalidità senza aver fatto la visita presso la commissione medica, e tra l'altro di domenica va anche a correre nel parchetto.[IMG]http://www.***************.it/forum/images/smilies/sisi1xy.gif[/IMG]
xbrrzt, hai ragione! [IMG]http://www.***************.it/forum/images/smilies/rotfl.gif[/IMG]
uhm. ti scaldi se si prova compassione per te.
interessante.
si ma comunque non potrei mai amare una threesomara
anche se è un pò iprocrita da parte mia,visto che se ne avessi la possibilità threesomerei a volontè ma allo stesso tempo vorrei essere amato
precisazione, no, io sono freddo, molto freddoh.
e vorrei precisare che una volta tua nonna ti dava centomilalire al compleanno, ma da quando c'è l'euro fa la furba e ti da' 25 euro dicendoti che "corrispondono a 100 mila lire, nipote mio, ho fatto i calcoli stanotte!"
anche se ammazzi Hitler?
anche se dai da mangiare a Hitler?dare da mangiare ad un affamato è bene, no?
non se Hitler è al potere!poi te sei libero anche di intepretare tali gesti in maniera opposta
POst toccato dal carisma quello sopra.