Io non l'ho trovata grossolana, sarà che molti talk show politici americani d'ora sono abbastanza simili alla caricatura di Samuel L.Jackson. Bellissimo il suo finale intriso della classica retorica americana. Se sembra grossolana è perché la realtà dei network e talk show è veramente grossolana, sparando frasi fatte, retorica preconfezionata e lacrime, come nel mondo reale, s riesce a pilotare l'opinione pubblica. Cavolo c'è Samuel L. Jackson mica Salvo Sottile, soltanto le sue espressioni e cinismo meritano due punti in più al film.
Il Robocop anni'80 sembra più cinico perché porta alle estreme conseguenze, quasi un cartoon, la sua critica alla società usando il sistema dell'"eccesso" che tanto piace al regista. Il nuovo imbastisce una trama volta alla "mercificazione" del corpo di Murphy, sul potere dei mass media e opinione pubblica, lobby sempre più spietate e se una macchina può prendere il posto di un uomo. Il vecchio Robocop criticava l'era Reagan, un periodo dove si affacciava il consumismo e la tv di massa sempre più diffusa, non a caso i suoi spot tv prendono in giro profeticamente, senza sapere che in 27 anni tutti quegli spot e quella tv saranno realtà (senza le esagerazioni del film). Ecco che arriva il Robocop, dove costruisce attorno al personaggio un mondo tecnologicamente avanzato e dove l'America anni '80 è peggiorata, non c'è più il gioco da tavola della guerra ma si espatria direttamente la guerra fuori di casa.
Il film per me è cinico e critica ferocemente, anzi è praticamente uno dei pochi Blockbuster che sotto la scorza degli effetti speciali ha una critica seria ad una nazione profondamente cambiata dagli anni'80.