Oggi al pronto soccorso, la guardia all'esterno mi si affianca e mi chiede se mi trovassi lì per prendere un caffè:
"Chi è che sta male?"
- Ho preso a pugni la scrivania, ho dolore alla mano
"Embè, vieni al pronto soccorso?"
Oggi al pronto soccorso, la guardia all'esterno mi si affianca e mi chiede se mi trovassi lì per prendere un caffè:
"Chi è che sta male?"
- Ho preso a pugni la scrivania, ho dolore alla mano
"Embè, vieni al pronto soccorso?"
ma infatti. psichiatria è di la
Avevi finito i soffitti? Comunque puoi rindossare i tuoi soliti abiti
prendi a pugni il dolore che passa.
Ti hanno gia` dato una bella invalidita` al 70/80% con cui richiedere il sussidio?
Hai preso a puniii la scrivania e vai al pronto soccorso?
Io sarei andato dal falegname
con tremila topici aperti/giorno daiuccia risponde solo a quello di backcoso
io vi lo dico,è ammmore
e la scrivania come sta? non l'hai portata dal falegname? non mi dire che è in ferro/metallo/ACCIAIO
sennò l'avrebbe portata dal fabbro
i soliti meridionali che sprecano soldi pubblici
se hai preso a pugni la scrivania è tua colpa, vai in una clinica privatah e non ad esigere prestazioni sanitarie aggratuite in una struttura dello sdadoh!1!
prendere a pugni la scrivania come gli adolescenti in crisi ormonale
avrà pensato che dopo il sacco doveva passare a qualcosa di più duro e resistenteh
http://scienzaesalute.blogosfere.it/...-efficaci.html
Parlare di controllo della rabbia può apparire a molti un controsenso, dal momento che stiamo parlando di un sentimento primario dell’essere umano che proprio per definizione risulta esplosivo e pertanto ingestibile. In realtà, maturando, si impara a convivere con i proprio attacchi di rabbia, convogliando l’energia distruttiva che essa produce, in qualcosa di costruttivo. Ma cos’è, davvero, la rabbia? Come anticipato, si tratta di un sentimento primario, diremmo primordiale, che si manifesta con violenza fin dalla prima infanzia. Ci sono molti fattori che concorrono a generarla. Frustrazione, stress e condizioni di particolare tensione psico-fisica, disagi interiori non affrontati. Per riuscire, perciò, a controllare davvero gli accessi rabbiosi e violenti contro chicchessia, quando si presentano, biosgnerebbe essere talmente consapevoli e maturi da riconoscere subito quale emozione li genera.
In realtà, dal momento che stiamo parlando di un sentimento che tutti proviamo, del tutto naturale, piuttosto che capirlo (anche se in alcuni casi affettuare un percorso psico-terapuetico può essere necessario), dobbiamo imparare a sfogarlo. Nascondere, soffocare la rabbia dentro di noi è deleterio per la salute, arrivando a provocare malattie cardiache, patologie infiammatorie alla pelle o del tubo digerente, persino tumori. Questo perché la rabbia è energia, una grande esplosione di energia e forza vitale che va espressa, sfogata in qualche modo. Come?
Per prima cosa, nel momento in cui la rabbia sale dal nostro stomaco, possiamo allontanarci in un luogo tranquillo per evitare conseguenze nefaste su persone o oggetti, e urlare, magari tappandoci la bocca. Lo abbiamo senza dubbio sperimentato, quanlche volta. L’urlo, le grida, sono liberatorie, e ci aiutano a sfogarci molto bene. Possiamo anche correre, se ne abbiamo la possibilità,oppure piangere. Anche il pianto, e l’attività fisica aerobica sono ottimi sistemi per sfogare un attacco di rabbia in modo innocuo.