Originariamente Scritto da
Zio Squaquerone
Lo strano caso del maialino Ettore «Ucciso e fatto a pezzi dai pompieri»
La denuncia della proprietaria che lo aveva smarrito. Sul caso ora c’è un’interrogazione parlamentare
Secondo la proprietaria, Roberta Perini, i vigili del Fuoco volontari di Gardolo di Trento sarebbero responsabili della morte del suo maialino, Ettore, che sarebbe stato mangiato dal personale di soccorso, dopo la cattura seguita alla scomparsa da casa. È polemica a Trento per il «dramma» del piccolo animale, che ha pagato cara la sua fuga: sempre secondo la sua proprietaria è stato ucciso e fatto a pezzi dai vigili. Dopo la scomparsa Ettore sarebbe stato trovato in piazza, vicino all’oratorio.
«FATTO A PEZZI» - Lì il personale volontario dei Vigili del fuoco avrebbe immobilizzato e costretto l’animale in una gabbia, immobilizzandolo, ancora vivo e spaventato. Poi -secondo la signora Roberta- Ettore sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi per mangiarlo dai quattro vigili componenti la squadra di intervento. «Come avrebbero potuto mangiarlo senza un controllo sanitario quando la Legge prevede l’intervento del veterinario?», ha lamentato la donna. Questo l’interrogativo della proprietaria del porcellino, che si sarebbe vista restituire dalla Polizia Municipale di Trento l’animaletto -fatto a fette e in sacchetti di plastica- pronto per essere surgelato. Stamani nel sobborgo a nord di Trento sono comparse sagome in legno con disegnato il muso del piccolo maialino piangente, al centro di una bara bianca. I segni di solidarietà alla donna sono comparsi nelle rotatorie all’ingresso del centro abitato.
L’INTERROGAZIONE - Del caso si sta interessando anche l’euro-parlamentare Andrea Zanoni, trevisano indipendente eletto in una lista di Italia dei Valori e presidente della Lega per l’abolizione della caccia. Come dichiarato da Roberta al quotidiano Trentino «A Ettore ho voluto molto bene, come a un comune animale da compagnia, non mi do pace per la fine che ha fatto, ma sono felice di avergli dato dei mesi di vita degna di essere vissuta. A differenza dei suoi fratelli degli allevamenti da carne, lui ha potuto vivere libero, grufolare nell’erba, ricevere coccole, correre con i suoi amici cani, ha potuto dormire al caldo. Ha vissuto amato e coccolato da tutta la mia famiglia».
http://www.corriere.it/animali/13_di...485977a2.shtml