Boyz in the hood

[Mascalzone_latino]

Dandelion ha scritto lun, 05 giugno 2006 alle 15:44

fedeRIX0 ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 23:28

kingbove ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 23:22

lello_panzieri ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 23:12

Dandelion ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 21:29

Disturbed ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 21:16
Non ti e' mai capitato di conoscere la strafigona parlarci e pensare"oh mamma ma da dove salta fuori questa" e chiuderla li'?

A parte il dettaglio "strafigona", ogni volta che parlo con lello.

se questo non è amore...

iniziate a farmi schifo, tutti e due

è quasi un rapporto incestuoso

In effetti, fra una personalità e un'altra all'interno di una mente schizofrenica non può che esserci un rapporto incestuoso. E' pur sempre sesso con un parente stretto.
Lello facciamo le cose incestuose daaaaai...

Si ma chi fa la sposa?

[Dandelion]

Crep ha scritto sab, 03 giugno 2006 alle 01:40
Sono l'uomo ideale.

Frase che in sé non significa nulla, se non specifichi "per chi".
La cosa difficile è che prima bisogna capirlo con chiarezza, "per chi".

Seddith ha scritto sab, 03 giugno 2006 alle 01:40
Non avete idea di quanto mi facciano incavolare le generalizzazioni, soprattutto quando volgono a catalogare le azioni e i sentimenti.

Sono passati un po' di giorni, così non ricordo più le prime risposte. Dico solo, per quanto riguarda me, che non sto affatto catalogando le donne; noto UN SOLO dettaglio che accumuna quelli lasciati. Se poi vuoi catalogarli in base a questo, è un altro discorso.
Non generalizzo dicendo "tutti i bravi ragazzi vengono piantati"; noto come quelli lasciati che sono passati per TSM erano tutti bravi ragazzi immaturi, dal punto di vista sentimentale.
Lo sono stato anch'io fino a non molto fa.

Crep ha scritto sab, 03 giugno 2006 alle 01:54
ricordo una celebre frase, che credo chiunque si sia sentito dire.
"ho voglia di divertirmi"

Io non me la sono mai sentita dire
Cmq Crep, sai benissimo cosa oggettivamente si può pensare - a priori, anche tralasciando tutto quello che può essere successo prima e dopo - di una donna che scaricando il fidanzato gli dice "ho voglia di divertirmi".
Un'amica fu lasciata in modo simile; il lui di turno disse alcune cose di una cattiveria che non ho mai compreso. Perchè ferire e umiliare (davanti a chi?) la persone che stai lasciando?
Frasi tipo "ho bisogno di carne fresca". C'è da dire che gli uomini in queste cose hanno una verve tutta loro.

@Seddith; rileggendo, la parte che più mi ha colpito del tuo post è:

Seddith ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 22:39
Ho un tipo di vita, un tipo di problemi e un tipo di ironia che mi obbligano a non potermi fermare per più di un paio di giorni. Vado avanti a testa dritta con tutto, lavoro, università, amici, hobby, soldi, famiglia, e se alzassi un attimo la testa per vedere dove sto andando, nel caso poi mi rendessi conto che non sto andando da nessuna parte, lo sconforto sarebbe troppo e non posso permettermelo.

Non so, detto così sembri il tipo di persona che per reagire a un ambiente che la circonda e che non le piace si è costruita uno stile di vita impegnativo. Una sfida costante anche solo per riuscire a tenerlo in piedi, di fronte al timore di quel mondo esterno che intanto s'è complicato e di quello che potrebbe succedere se lo stile di vita non dovesse reggere, o - come dici tu - non dovesse portare da nessuna parte.
Che succede se il muro crolla?


Quanto a tutto il resto della discussione, girate intorno al niente; pare strano a qualcuno che una persona innamorata possa non accorgersi di quando le cose cambiano? Ci sono donne che sanno mascherare meglio di altre quello che succede, e ci sono donne che lo fanno involontariamente perchè lo mascherano anche a se stesse.
Un uomo che non sia innamorato (per quanto l'innamorato sia razionale e cerchi di vedere le cose in modo oggettivo) forse nel suo "ti amo e non ti lascerò mai" avrebbe sentito qualcosa di diverso dal caro vecchio "ti amo".
Le donne come gli uomini cambiano mentre non guardate, e qualche volta cambiano senza neppure rendersene conto; vi pare strano non averlo notato voi quando lei stessa non ne era consapevole?

Poi certo ci sono le tjoie come i bastardi, che sanno e tacciono, ma non è il caso di perderci parole.

[Rebrov]

Seddith ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 22:39

Dandelion ha scritto ven, 02 giugno 2006 alle 22:30
Ovviamente non è quello che intendevo; essere persona noiosa, intendo. E meno male.

Però Sed tu non sei certo del tipo di utenti che normalmente postano in tsm per avere una spalla su cui piangere. Tu sei come gli altri, quelli che vuoi per caso vuoi per età hanno un atteggiamento in generale diverso.
Più maturo? Boh. Soffri ugualmente, magari, ma sei in grado di gestirlo.

Io soffro tantissimo, ma proprio tanto, solo che non lo faccio vedere ed ho imparato a soffrire intensamente ma per poco. Ho un tipo di vita, un tipo di problemi e un tipo di ironia che mi obbligano a non potermi fermare per più di un paio di giorni. Vado avanti a testa dritta con tutto, lavoro, università, amici, hobby, soldi, famiglia, e se alzassi un attimo la testa per vedere dove sto andando, nel caso poi mi rendessi conto che non sto andando da nessuna parte, lo sconforto sarebbe troppo e non posso permettermelo.
Quindi vado giù a testa bassa e macino tutto. Io vorrei stare con te e tu no? Cazzi tuoi, cavoli miei li saranno prima di andare a dormire domani e forse dopodomani, magari nelle giornate uggiose, poi basta. La mia amica mi dà in culo perchè si è messa con tizio? Perfetto, mi spiace ci sto male oggi e pure domani poi ciao, quando ti fai risentire si riesce e amici come prima, non ho tempo per struggermi.

mi rivedo in queste parole, solo che la mia latenza è settata su due ore anzi che su due giorni.
Più di una volta mi sono sentito dire di essere un cuor di pietra, praticamente tutti quelli che mi conosco mi giudicano come "apatico" o "insensibile".

Onestamente non è frutto di una scelta valutata a tavolino, sono fatto così, lo sono diventato con il tempo.
Magari è una forma di autodifesa, magari un distacco necessario.

Quello che mi autoimpressiona è che fatico a trovare qualcosa che diventi realmente importante...persino dei lutti (forse perchè ormai ampiamente prevedibili) mi hanno lasciato, chiaramente non indifferente, ma forse troppo poco sofferente...o troppo consapevole, non sò.

per alcuni versi amo questo mio lato, mi sento "caz.zuto" a sorpassare problemi che spezzano molte persone senza pagare dazio.

[Dandelion]

Rebrov ha scritto lun, 05 giugno 2006 alle 16:54
mi rivedo in queste parole, solo che la mia latenza è settata su due ore anzi che su due giorni.
Più di una volta mi sono sentito dire di essere un cuor di pietra, praticamente tutti quelli che mi conosco mi giudicano come "apatico" o "insensibile".

Onestamente non è frutto di una scelta valutata a tavolino, sono fatto così, lo sono diventato con il tempo.
Magari è una forma di autodifesa, magari un distacco necessario.

Quello che mi autoimpressiona è che fatico a trovare qualcosa che diventi realmente importante...persino dei lutti (forse perchè ormai ampiamente prevedibili) mi hanno lasciato, chiaramente non indifferente, ma forse troppo poco sofferente...o troppo consapevole, non sò.

per alcuni versi amo questo mio lato, mi sento "caz.zuto" a sorpassare problemi che spezzano molte persone senza pagare dazio.

In fisica capita a volte, a chi fa il mio lavoro, di dover progettare un meccanismo di controllo che reagisca rapidamente alle variazioni del sistema studiato.
Se immaginate di voler tenere una matita in equilibrio sulla punta con un dito, dovrete muovere il dito di conseguenza.
I sistemi fisici che richiedono un controllo così rapido, come appunto la matita sul dito, si definiscono "nervosi". Sono sistemi senza memoria.

Così siete voi; la vostra forma mentis è maturata per diventare in grado di reagire a qualunque evenienza nel più breve tempo possibile, così da minimizzare il tempo per il dolore o i pensieri inutili.
Due ore di latenza, dici tu. In due ore non fai neanche in tempo a porti la domanda "cosa comporta questo, per me?".
Dico tutto questo perchè capisco benissimo di cosa stiamo parlando; io quando finì la mia storia soffrii un giorno, 24 ore esatte. Il mio topic d'addio è ancora da qualche parte a dimostrarlo.
Sul momento come te ne ero quasi fiero. Mi ci sono voluti mesi per capire che dovevo tornare indietro e ripensarci adeguatamente, perchè uscirne così non mi avrebbe insegnato niente.

E' quello che ora cerco di dire a Crep; non correre, perchè c'è anche un tempo in cui la cosa migliore che possiamo fare è piangere. Quelle lacrime, cancellate in nome di un "devo uscirne da vero uomo nel più breve tempo possibile", sono l'unica vera spinta a capire e a cambiare. Basta non arrendersi a crogiolarsi nel dolore, basta reagire.

[DreamsKnight]

dandè, da quando te sei mollato ce l'hai sempre avuta in bocca.

24 ore un paio di coglioni.

ogni topic che hai aperto è un richiamo a lei, sia la tua ex o la tua storia.

[Seddith]

dande, l'amore aiuta e non averlo accanto (o pensare di non averlo ancora trovato) lacera dentro. Non ci penso, quindi, perchè non ci voglio pensare, e per fortuna i miei ritmi di vita me lo permettono.

Non mi sono creata questi ritmi per ovvìare il suddetto problema, al contrario, sono una persona positiva ed energica, stare ferma mi logora, quindi la mia vita viene scandita dalla mia voglia di fare, tanta, tantissima.

In più ci sono i problemi e quelli, caro mio, non te li puoi scegliere. Ti capitano e ti plasmano, dopo 10 anni. Ti abitui e ti sistemi il tutto, il tutto della tua vita, in modo che non possa crollare.

Questo dico, nient'altro. Non sono una donna di pietra, soffro e anche tanto, come ho già detto, ma somatizzo in fretta.

[Seddith]

e aggiungo, Vox potrei cercare di spiegare il perchè lo lasciai proprio quel giorno, raccogliendo la tua provocazione, dicendo che l'ho lasciato il 24 solo perchè dovevo salire a trovarlo quel giorno, e non mi sembrava il caso per telefono.. poi ho dovuto farlo, erano pur sempre 730 km. Non potevo rimanere 14 giorni con un peso sullo stomaco e dirglielo alla fine, nè citofonare il primo giorno e dire CIAO SONO ARRIVATA, NON TI AMO, TA-DààààN! ... ma... NON LO FARO'! NON TI RISPONDERO'! PERCHè SICURAMENTE NON PARLAVI DI ME DATO CHE HAI SCRITTO VIGILIA ED IO L'HO LASCIATO IL 26. Apposto.

[Dandelion]

DreamsKnight ha scritto lun, 05 giugno 2006 alle 23:28
dandè, da quando te sei mollato ce l'hai sempre avuta in bocca.

24 ore un paio di coglioni.

ogni topic che hai aperto è un richiamo a lei, sia la tua ex o la tua storia.

Cmq no, non è così.
1) mi dà un po' fastidio parlare e dare consigli "dall'alto", come se fossero cose che so dalla nascita perchè incluse nel mio patrimonio genetico. Credo di poter essere anche più convincente se spiego che quelle cose le ho imparate dopo avere o essere stato lasciato, quindi è semplicemente un modo per essere più chiaro quando parlo/scrivo;
2) a maggior ragione, su TSM non ci vedo nulla di strano nel fatto che rispondendo a persone che parlano di vita sentimentale io citi la mia. Tra l'altro, la mia vita, non la mia donna, perchè in effetti
3) a quale donna ti riferisci? Ok, c'è l'ultima che è quella più citata (e per forza, credo sia stata l'unica storia seria - i 5 anni che più mi hanno insegnato). Ma ci sono anche almeno due precedenti. Forse il fatto che non usi neppure pseudonimi confonde un po' chi legge, ma ha importanza specificare chi erano S., C. e V.?


Sulle 24 ore; se mi domandi quanto ho sofferto, la risposta è quella. Se mi domandi quanto ci ho pensato, non ho ancora smesso, a nessuna di loro.

And now, back IT.

[Dandelion]

Seddith ha scritto mar, 06 giugno 2006 alle 00:03
dande, l'amore aiuta e non averlo accanto (o pensare di non averlo ancora trovato) lacera dentro. Non ci penso, quindi, perchè non ci voglio pensare, e per fortuna i miei ritmi di vita me lo permettono.

Non mi sono creata questi ritmi per ovvìare il suddetto problema, al contrario, sono una persona positiva ed energica, stare ferma mi logora, quindi la mia vita viene scandita dalla mia voglia di fare, tanta, tantissima.

In più ci sono i problemi e quelli, caro mio, non te li puoi scegliere. Ti capitano e ti plasmano, dopo 10 anni. Ti abitui e ti sistemi il tutto, il tutto della tua vita, in modo che non possa crollare.

Questo dico, nient'altro. Non sono una donna di pietra, soffro e anche tanto, come ho già detto, ma somatizzo in fretta.

Non ho mai detto né pensato tu sia una donna di pietra: ho detto che sei una donna di corsa.
Non posso sapere quanto siano diverse le cose per voi donne rispetto a noi; innegabilmente, credo che l'orologio biologico corra a un ritmo diverso. Alla nostra età essere single per me non è nulla di preoccupante, anche perchè cmq è normale per un uomo trovare una donna più giovane. Per le donne è più difficile, è vero.
E' anche vero che le cose sono cambiate; oggi Sex&the city a parte ci sono frotte di donne trentenni e quarantenni single (o divorziate, più spesso), che sanno anche godersi la vita. Il problema è quando tu NON vuoi essere una donna moderna, libera e spensierata single.
I ritmi che credo ti imponi sono costruiti per tenerti occupata e sentire meno quella "lacerazione dentro" di cui parli. Tu dici che non sono creati per ovviare al problema, che è il tuo stile di vita, ma non so se è una cosa che ha senso tu dica. Lo stile di vita ce lo costruiamo noi nell'arco di anni, proprio per far fronte anche a problemi inconsci di cui non siamo ancora consapevoli. Oggi tu dici che la tua vita è scandita dalla tantissima voglia di fare, io dico che quella voglia di fare potrebbe venire da lontano, da quando eri piccola, perchè è da allora che la tua mente inconsciamente è cresciuta in quella direzione perchè migliore.

Come un albero che per mettere radici sonda un po' il terreno e poi si sviluppa dove ci sono le condizioni migliori; se da una parte il terreno è acido non vi sopravviveranno radici, così la mente cresce nella direzione in cui ritiene che sarà più facile vivere.

Tu stessa hai detto che ci sono persone che per propria natura soffrono, piangono ecc, e altre che si rialzano e si rimettono a correre. E' proprio la definizione giusta; solo che rimettersi a correre è solo una diversa perversione.
Tu vedi qui i giovani che si spaccano la testa "oddio mi ha lasciato"; ma tu non sei diversa. Sostituisci il tempo alla finestra fra lacrime e pensieri depressi con quella "enorme voglia di fare" che ormai ti sembra normale, ma alla lunga ne stai uscendo logorata proprio come chi piange a un certo punto collassa per il peso del dolore.
Si può piangere alla finestra per mesi, fino a quando la misura è colma e si reagisce.
Tu puoi correre per anni, imparare a reagire a tutti i colpi ricevuti rialzandoti e rimettendoti a correre, ma la stanchezza prima o poi ti prende.

Alla fine rimane la sensazione di una forte solitudine; mi dispiace, credo significhi che, per quanto nel tuo correre hai incontrato altri, evidentemente non ti senti legata ad alcuno. I problemi ci sono e ci saranno sempre, più o meno gravi, e non possiamo far altro che prendere quello che arriva a cercare di risolverlo al meglio ogni giorno.
Il bisogno di amare, forse più d'essere amati, è diverso. E qualcosa le cui radici purtroppo arrivano più a fondo della ragione, e quando inizia a scuotersi quello tutto ciò che vi abbiamo costruito sopra inizia a traballare.
Non so, non sono uno psicanalista né ho le soluzioni. Ti posso dire quello che è per me: io credo di aver imparato ad amare altre cose. Sono single, ma porto talmente tante cose con me che mi sento mai solo; ricordi, luoghi, panorami e naturalmente musica. Non è una donna, ma è quello che mi serve per vivere bene con me stesso; senza questo non avrei neppure interesse a trovare una donna, credo.
E mi permette di pensare a tutto, anche all'assenza di una donna, senza soffrirne.



PS; tengo a sottolineare che parlo a braccio. Ti conosco poco e probabilmente quello che ho scritto non ti si addice; quel poco che so, forse, suggerisce che sia l'eventualità più probabile.