Ciao Gomez (http://www.allmusicitalia.it/wp-cont...idiano-SLA.jpg), insegna ai castori, ecc. https://www.facebook.com/AISLA/photo...447932/?type=1
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Si, scusa, quello che intendevo è che dev'essere residente perchè l'azienda sia considerata inglese. Altrimenti si torna al discorso che è come avere un srl o equivalente.
Ok ma dammi almeno il tempo di guadagnare qualcosa per poter essere considerato evasore![]()
Ae is watching you.
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la madre degli idioti è sempre in cinta dare in mano una uzi ad una bambina di 9 anni...
http://www.ansa.it/sito/notizie/mond...d98ca1e30.html
patetici pennivendoliCiao Gomez (http://www.allmusicitalia.it/wp-cont...idiano-SLA.jpg), insegna ai castori, ecc. https://www.facebook.com/AISLA/photo...447932/?type=1
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Epic Win
Quindici giorni di lavoro in 9 anni di servizio: numeri da "Guinness dei primati" quelli di un medico del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Isidoro di Giarre (Catania) che, assunto nel 2005, sarebbe stato in corsia solo due settimane. L'episodio è al centro di una serie di accertamenti interni avviati dall'Asp di Catania dopo alcune segnalazioni. La vicenda ha trovato conferme ai vertici dell'Azienda sanitaria provinciale, che sta 'monitorando' altri casi analoghi.
Il medico è originario di Messina, città dove vive starebbe usufruendo di una borsa di studio dal primo giugno del 2005 al 31 ottobre del 2008. Il giorno del rientro chiede un congedo parentale fino al 31 maggio .Dal 4 al 21 maggio presta servizio al pronto soccorso del Sant'Isidoro di Giarre. Poi dal 22 maggio al 22 luglio è assente per malattia. Successivamente ottiene un permesso fino al 30 giugno scorso per una borsa studio e attualmente è in aspettativa per un dottorato di ricerca che scadrà il 31 dicembre del 2016. L'Asp ha inoltre avviato accertamenti sul sito web personale del medico, che svolgerebbe un'attività privata libero professionale nonostante anche on-line farebbe sapere di essere un ospedaliero a tempo indeterminato con l'Asp di Catania.
ho lavorato più io nelle ultime 2 settimane di lui in tutta la vita...
come già scritto altrove, certi parassiti devono morire gonfi
Lì ci son di mezzo borse e borsette quindi sarebbe da sviscerare bene...ma sicuramente 7-8 porcate ci son state![]()
Se è vero, complimentoni a 99 Posse & C. http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/N...e/865847.shtml
twittato per direttissima.Se è vero, complimentoni a 99 Posse & C. http://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/N...e/865847.shtml
in genere mi rispondono seccati.
Ho visto la loro pagina FB. Non capiscono nulla di politica e sembra di parlare con dei fanatici terzomondisti anti-imperialisti stile anni 70.
Caesarx hai presente quand ti invitavo per decapitazioni e sparatorie a Roma? E tu dicevi che giù è peggio?
Anagnina: omicidio in via Gasperina, Pietro Pace ucciso in un agguato
„secuzione in strada ad Anagnina dove un uomo di 40 anni è stato ucciso da due sicari armati di pistola in sella ad uno scooter. L'omicidio si è consumato poco dopo le 21 di ieri sera in via Gasperina 150, strada che collega la via Tuscolana alla via Anagnina quando Pietro Pace, questo il nome della vittima, è stato raggiunto dai colpi mortali mentre si trovava a bordo della propria automobile, una Volkswagen Golf.
FAR WEST IN VIA GASPERINA - Ancora incerta la dinamica dell'omicidio, Pietro Pace, incensurato e residente poco distante dal luogo della sua morte, è stato trovato privo di vita riverso sul volante della sua auto. La Golf è stata trovata ferma a bordo strada. Diversi i bossoli ritrovati sul luogo dell'assassinio, almeno sei, con l'uomo attinto da quattro colpi mortali sparati a bruciapelo tra la testa ed il torace. A dare l'allerta al 113 un residente della zona che ha udito i colpi di arma da fuoco in strada e alcune persone presenti in strada al momento dell'esecuzione.
SENZA DOCUMENTI - Sul posto sono arrivate 5 pattuglie del Reparto Volanti della polizia che, circoscritta l'area dell'omicidio, hanno atteso gli uomini della scientifica per i rilievi, del medico legale e del pm di turno esterno. Pochi gli indizi in mano agli investigatori che hanno accertato la proprietà dell'auto ma non hanno trovato documenti indosso alla vittima, poi la conferma che la Golf fosse intestata allo stesso Pace.
INDAGINI - Sul caso indagano gli investigatori della Squadra Mobile. Da comprendere il movente di quella che sembra essere una vera e propria esecuzione. Tra le ipotesi un regolamento di conti o una vendetta. Gli agenti stanno raccogliendo elementi utili per risalire agli assassini di Pietro Pace, a quanto sembra due uomini vestiti di nero fuggiti a bordo di uno scooter di grossa cilindrata.
FERMO A BORDO STRADA - Come confermato da alcuni testimoni e dal fatto che la Golf sia stata trovata ferma sul bordo strada di via Gasperina, danno adito all'ipotesi che i due sicari di Pietro Pace abbiano rivolto la parola al 40enne prima di ucciderlo.
VIDEOCAMERE DELLA ZONA - I poliziotti stanno visionando le videocamere di alcune attività commerciali della zona che potrebbero aver ripreso gli assassini in fuga. La salma dell'uomo è stata messa a disposizione dell'Autorità Giudiziaria dopo essere stata trasferita al vicino obitorio del Policlinico Tor Vergata.
“
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quelle cose che fanno bene al quore
la Maestra Gina
Arriviamo al campo Rom... c'è sempre molto entusiasmo.. il primo bambino che vede le macchina.. un piccola vedetta Rom, corre baldanzoso ad avvisare gli altri... più ci avviciniamo e più bambini vengono a salutarci.. sorridenti, sporchissimi, festanti... infiniti "Ciao" risuonano nell'aria... melodia celestiale... scendiamo.. tutti ci corrono incontro... chi abbraccia l'adulto a chi è più affezionato, chi batte cinque a tutti, chi sorride e, timidamente, aspetta un po' più in disparte... sanno che siamo giunti per loro... loro ci aspettavano... come non pensare all'insegnamento sapiente della volpe al piccolo principe?..
Appena siamo stati salutati tutti, Gina, una ragazza Rom, si stacca dal gruppo e torna, con il suo nugolo di bambine e bambini, all'interno del campo. Gina è la ragazzina che vuole sempre distribuire i colori agli altri, decisa e un po' permalosa, vuole gestire il tutto e anche un po' gestirci... torna correndo dal campo, sempre con la propria scorta o il proprio seguito... ha una busta di plastica gialla in mano.. corre da Giorgia e le dice: "Ecco le tue scarpe che hai lasciato qui ieri!"... il tono è perentorio; la busta viene porta a Giorgia che, imbarazzata, prende il sacchetto con le sue scarpe... tra noi gagè, noi volontari, noi cristiani c'è un silenzio abbracciato da stupore: Gina è scalza, i piedi, sicuramente callosi, sono neri.. l'abbiamo sempre vista correre sul cemento, tra i vetri di bottiglie rotte, nel fango, tra la polvere... è scalza... chissà se ha mai avuto un paio di scarpe... è scalza e nella sua profonda umanità e gratitudine, ha conservato gelosamente il paio di scarpe di Giorgia per ridargliele... dal sorriso e dagli occhi splendenti che ha, non credo che abbia mai pensato di tenersi quel bene prezioso per sé: erano di una sua amica, di chi viene a giocare con lei e tutti i suoi amici ed amiche.
Gina, ragazzina Rom scalza, restituisce le scarpe...
Ci guardiamo... i nostri occhi sono lucidi, meravigliati, entusiasti, stupiti, contenti... Gina ci ha insegnato la dignità, la gratitudine, il rispetto, la legalità, il valore dell'amicizia, l'umanità, la ricchezza del Regno di Dio...
"I Poveri li avrete sempre con voi"... coloro che non accumulano, non tengono... disperdono, donano... rendono bello, vero giusto e luminoso il nostro mondo... meno male che ci sono loro, così potremo essere salvati....
Grazie Gina, donna tanto libera da non essere attaccata a nulla... Gina, maestra, giudice e salvatrice del nostro vivere, del nostro donare, del nostro credere, del nostro sperare, del nostro amare.
a oltre Gina ci sono anche Battista e Martino, e il miracolo del Rom che prende in mano una scopa
Sono stati Battista e Martino, i primi due bambini rom a darmi una mano a spazzare una parte dello spiazzo cementato che si trova di fronte al loro campo pieno di vetri e di piccola immondizia; ci sembrava ideale per far colorare i bambini, farli distendere, giocarci.
Lo spiazzo era già stato spazzato da noi due settimane fa proprio per donare ai bambini un luogo un po' più pulito e sicuro dove stare.
Enzo, un giovane papà si poi unito a noi nella pulizia.
Finiti i bans, i bambini e qualche neonato accompagnato dalla mamma o dal papà hanno invaso festosamente la spazio cementato e hanno cominciato, come facciamo con loro da giorni, a disegnare o giocare con i gessi... animali, case, ma anche tante parole, perché la richiesta di scrivere il proprio nome o qualche piccola e semplice frase... la più gettonata è comunque "Ti amo"... è sempre più forte. Appaiono così nomi e parole seguite con solerzia precisione e impegno dalla propria parola gemella scritta da uno dei nostri piccoli amici; è l'esercizio e il divertimento più gettonato... sapienza dei piccoli e degli umili.
E' stato bello osservare che ogni spazio ripulito veniva subito abitato da qualche bambino che portava il suo gessetto colorato e cominciava a colorare il grigio cemento.
Sara, una diligentissima bambina di 8/9 anni mi si avvicina e mi chiede perché continui a pulire solo questa parte della gettata di cemento e non pulisca vicino agli alberi dove c'è oggettivamente più ombra; non sembra per nulla convinta dalla mia spiegazione e mi chiede di spazzare anche quella parte da lei suggeritami. Le chiedo che vorrebbe fare se quello spazio fosse pulito e lei, sorridendo impacciata e timida, mi confida che le piacerebbe portare in quell'angolo ripulito due sedie e un tavolo e aggiunge "per sedersi insieme".
Spinto dal desiderio sognante di Sara, mentre il campo è in allegro fermento per la presenza danzante, giocante e pitturante dei volontari, mi metto a spazzare sotto gli alberi.
Qualcuno tra i genitori che sempre osservano attentamente la nostra presenza, mi chiede che senso abbia quello che sto facendo e mi invitano a lasciare stare.
Rispondo che sto semplicemente facendo qualcosa affinché il loro piccoli abbiano uno spazio pulito, perché era un loro diritto.
Enzo, il papà che già prima mi avevo dato una grande mano nel ripulire l'altro spazio, non si perde d'animo e si unisce alla mia azione ecologica... spostiamo insieme un grande materasso di gomma piuma... io riprendo la scopa e vengo letteralmente circondato da scriccioli di 4-5-6 anni che vogliono aiutarmi; nego loro la scopa e gli chiedo di raccogliere tutti i pezzi dei frigoriferi rotti e smembrati gettati in quell'area e anche sotto gli alberi.
La gioia dei bambini è proporzionale al loro impegno: sorridenti trascinano, spingono, tirano anche in due i pezzi più pesanti, sempre richiamando la mia attenzione; i bambini e le bambine si moltiplicano e tanti sono impegnati a raccogliere l'imbottitura, ingombrante ma leggera, dei frigoriferi.
A quel punto un giovane papà mi si avvicina e mi dice che ora tocca a lui scopare un po' e mi chiede la scopa; gliela lascio a vado con i piccoli a raccogliere gli oggetti ingombranti, lodando il loro impegno e incitandoli... è stato facilissimo... a fare di più.
Non so in quale momento preciso sia avvenuto il miracolo, ma so di essermi girato e aver visto due donne con in mano la scopa che si erano unite a noi, un signore aveva portato badile e carriola per raccogliere e spostare i rifiuti accumulati, un altro con una mazzetta piegava gli spuntoni di ferro che da sempre danno fastidio e facevano inciampare i bambini.
Ero sbalordito e felice... sempre più gente si è unita, anche a spostare piccole cose.
Il giovane papà che mi aveva chiesto la scopa mi dice che non se la sentivano di pulire in mezzo a quest'inferno dove vivono; gli confido che ciò non bisogna farlo per noi, ma per gli altri e che tutto ciò funzione se è fatto insieme, in cooperazione.
Mi ascolta sorride, annuisce e continua a spazzare.
C'è un entusiasmo generale, la gioia danza tangibile nell'aria, sembra che qualcosa di nuovo stia succedendo, nuovi sorrisi s'elevano la cielo, forse preghiera di lode... un'anziana signora rom, vestita di tutto punto secondo le loro tradizioni, mi dice di guardare come è bello che tutto sia pulito.
Simone non smette di farmi d'assistente con il suo sorriso senza incisivi superiori... ogni tanto batte un cinque con me... è felice e tenace.
Sono molto felice; mi sembrava di realizzare bene la mia vocazione di fratello e dell'inserzione... ascoltare, cogliere e cercar di realizzare i sogni dei piccoli, dare l'esempio, indicare una possibile strada, coinvolgere, farsi da parte e dare agli altri il ruolo di protagonisti.
Lo spiazzo ha un nuovo aspetto, un nuovo colore e un nuovo gusto per tutti.
Rimane dell'acqua stagnante con molti grossi rifiuti; Nuria mi assicura che lo puliranno loro, in modo tale che tutto sia bello; il 2 agosto è una loro festa.
IL sogno deve attuarsi in una comunità e con la comunità... oggi è Santa Marta.. colei che "si agitava per molte cose"; senza nulla togliere alla preziosità di chi contempla, oggi essere d'esempio nel fare è necessario: «l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni» (Evangelii Nuntiandi n 41); la profezia di Marta è importante quanto quella di Maria, perché fa e invita a fare, fa perché altri godano, perché anche altri possano far festa; fare non da soli, ma insieme, fare spazio agli altri, riflettere su ciò che si fa, sognare insieme e poi fare!
Necessario è stato raccogliere il sogno di Sara: che bello essere i raccoglitori dei sogni dei piccoli e delle piccole... sogni raccolti nell'ascolto, come nell'intuizione donata dallo Spirito, sogni grandi e irrealizzabili come piccoli che necessitano solo il nostro "Sì!"; tutti i sogni sono importanti e preziosi e non sono da trascurare... raccoglitori e attuatori di sogni... un ascolto e un impegno che ti trasforma... "quotidianamente l'Istituto dei Fratelli è trasformato dai giovani che consentono ai Fratelli di accompagnarli come “fratelli maggiori" (circ 461 5.16)... grazie Sara che trasformi anche me!
Ultima modifica di pixxo; 28-08-14 alle 11:53:30