lavecchia ha scritto gio, 08 giugno 2006 alle 07:47
Chiwaz ha scritto gio, 08 giugno 2006 alle 01:08
Il celibato la notte prima è l'idea più del menga che abbia mai sentito, dopo l'abolizione delle Frecce Tricolori.
Concordo. Se è un addio al celibato come si conviene il giorno dopo vomiti sull'altare nella migliore delle ipotesi.
L'addio al celibato a putta** è troppo standard. Con quelle per strada poi mi viene la sifilide solo a pensarci.
Il Matrimonio.
A 14 anni pensavo che non appena avessi compiuto i 18 sarei andato a vivere a Beverly Hills, avrei frequentato gli Actor's Studios, avrei rimorchiato pacchi di patacche girando sulla mia Corvette gialla.
Compiuti i 18 ho pensato bene che in casa non si stava così male, giusto giusto il tempo di finire il Liceo, assolvere gli obblighi di leva, ecc.ecc.
Sposarsi in uno chalet, io lei, il prete che dopo se ne va' in bob, e farsi la 1^
in funivia, non sarebbe male.
Poi c'è la realtà, dove bene o male i parenti li devi invitare, non tanto perchè ti faccia piacere, ma perchè c'è una forma da rispettare e i genitori da accontentare, persone con le quali hai rapporti di lavoro, che altrimenti si sentirebbero snobbati, ed amici che a loro volta ti hanno invitato. Questi ultimi più per fargli un dispetto che un piacere [io son venuto a rompermi le balle al vostro, ora venite voi a scassinarvi i coyotes].
Alla fine 150-200 persone non te le leva nessuno.
Sposarsi in comune o in chiesa non fà alcuna differenza. Certo che se ti devi sposare in chiesa perchè le foto vengono meglio, oppure per far contenta lei che insegna catechismo e va in compagnia all'oratorio, allora è meglio che fai una bella litigata e la tiri in comune.
La ladrata del fotografo è una cosa fuori dall'umana comprensione, perchè le foto serviranno alla mamma/suocera da far vedere alle amiche (tra l'altro presenti al nozze, quindi capirai che importa loro) mentre si sparano in vena un the al bergamotto. Come se non bastasse avrai in giro per casa x 1 anno almeno, 3 album grossi come una tavola da surf, che non saprai dove mettere.
La giornata del matrimonio di per sè è meglio farsela da sposo che da invitato. Da sposo il tempo vola, perchè sei impegnato con le mille bazze che devi svolgere e far svolgere, e ti viene sera in un attimo. Alla fine hai una fame da bestia, perchè mentre tutti trangugiano olive all'ascolana, tortelli e brasato, tu sei in giro a stringere mani e prendere pacche sulle spalle e battutone alle quali devi sorridere a denti stretti.
E' più impegnativo l'esame da cintura nera di karatè, ma anche quello da cintura gialla, quindi essere emozionati è assolutamente fuori luogo.
In bocca al lupo ragazzo, ma più per i primi mesi di convivenza che non per l'evento.