Buongiorno stimati ex colleghi,
oggi vi interpello per confrontarmi su questioni di carattere igienico-sanitario nell'ambito dell'intimità di coppia.
La mia ragazza è andata ad una lezione di gruppo sul sesso anale, della cui relatrice non mi è dato conoscere le credenziali.
Il proposito dell'incontro era come farlo meglio e in salute, ma mi sembra che siano arrivate più che altro cattive notizie ed idee molto opinabili.
Innanzitutto la relatrice ha affermato che il sesso anale va fatto sempre con il profilattico, anche in una coppia monogama, perché c'è rischio di infezioni che possono sfociare in prostatite ed impotenza. Venire dentro può causare gravidanze indesiderate. I rapporti ano-orali sono pericolosi e non devono esserci passaggi da ano a vagina per non portare pericolosi batteri (beh dai, questa era facile).
Ha addirittura affermato che la flora batterica vaginale e quella della bocca sono diverse e non andrebbero mischiate (scusa, ma se mi togli questo mi faccio frate, mi sono caduti i coglioni quando l'ho sentita).
Ho scoperto che a noi uomini piacciono solo i primi centimetri di penetrazione perché è l'ano che provoca piacere massaggiando il glande, quindi non c'è alcun bisogno di penetrare in profondità (grazie per avermi detto cosa mi piace e cosa no) e la parete del retto è piuttosto sottile e c'è rischio che si rompa a causa di penetrazioni vigorose.
I tempi e la preparazione. Secondo la relatrice la frequenza dei rapporti anali andrebbe limitata ad una volta ogni 3-4 settimane e necessita di essere pianificata tre giorni prima, usando nei giorni precedenti al rapporto un plug anale a diametro crescente per far rilassare i muscoli dell'ano (questa cosa mi sembra utile solo per farsi penetrare da un superdotato o se si ha l'ano particolarmente stretto). Queste limitazioni mi sembrano ben poco realistiche e nemiche della spontaneità e dell'eccitazione.
E per pulire il retto? Molti consigliano clisteri ed edemi, che per mia esperienza peggiorano solo la situazione. La relatrice consigliava di scaricarsi due-tre ore prima e non fare nient'altro, perché il retto si pulisce da solo. Qualche dubbio in tutta sincerità ce l'ho.
Ora, da che in ogni campo ci sono medici che dicono una cosa ed altri che dicono la cosa opposta (ed io nemmeno non conosco le competenze di chi ha tenuto la lezione), ma è lungi da me scegliere il medico in base a coso voglio sentirmi dire... vorrei usare queste informazioni come punto di partenza e fare un'analisi.
Mi preoccupa più che altro la questione del profilattico, perché il bello del sesso anale con una persona di cui ti fidi è proprio farlo scoperto e venire dentro. Se i rischi sono reali ci pensiamo, altrimenti se si tratta di lieve aumento statistico della probabilità di contrarre infezioni non mi sembra il caso di diventare ipocondriaci. Mi sembra che si stia andando in direzione della vita a asettica e priva di rischi. Che palle.
Che ne pensate?