Il troll č quella persona che partecipa a una discussione online con uno scopo soltanto: rovinare la giornata agli altri partecipanti. Il troll ha diverse armi a sua disposizione: puņ usare argomentazioni estremamente controverse in grado di far inferocire chiunque con un minimo di buon senso. Puņ colpire le persone nei loro punti deboli, cercando di provocare una reazione rabbiosa. In genere fa tutto questo senza un motivo particolare: č il modo che ha per divertirsi. Il troll č l’utente pił odiato su internet – insieme a quello che risponde alle discussioni mettendo i link al suo blog.
Questa settimana alcuni ricercatori canadesi hanno pubblicato una ricerca su Personality and Individual Differences, un’importante rivista di psicologia, dal titolo “Trolls just want to have fun” (“I troll si vogliono soltanto divertire”). I ricercatori hanno sottoposto 1.215 utenti di internet a una serie di test, tra cui un test della personalitą e una serie di questionari e per determinare quanto quella persona fosse interessata a comportarsi da troll. La definizione “scientifica” che viene data di troll nell’articolo č quella di una persona che si comporta in maniera «ingannevole, distruttiva o disturbante in un contesto sociale su internet».
La prima fase dello studio ha riguardato l’individuazione dei troll. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di specificare il tempo che ciascuno di loro passava su internet, e quanto di questo tempo lo passava a commentare articoli, video o post sui social network. Dopo aver separato i “commentatori” dai “non commentatori”, i ricercatori hanno chiesto ai “commentatori” quale fosse la loro attivitą preferita nel postare commenti. Le risposte possibile erano: dibattere su argomenti che si ritengono importati; farsi nuovi amici; chiacchiera con altri utenti; fare i troll nei confronti degli altri utenti (o “trollare” se siete nati durante o dopo gli anni Ottanta). Il 5,6 per cento dei commentatori ha ammesso di essere un troll.
Individuati i troll, i ricercatori hanno cominciato ad analizzare i tratti della loro personalitą emersi dai test. Il risultato che hanno ottenuto č stata una fortissima correlazione tra troll e un gruppo di quattro tratti della personalitą definiti in maniera piuttosto esplicita come la “tetralogia oscura”. In sostanza, i test della personalitą hanno mostrato che i troll hanno tratti narcisisti, machiavellici, psicopatici e, soprattutto sadici. L’associazione era cosģ forte che i ricercatori hanno scritto che i troll rappresentano «il prototipo del sadico che possiamo incontrare tutti i giorni». Per avere un’idea di quanto sia forte l’associazione con questi quattro tratti della personalitą nei troll rispetto agli altri utenti di internet basta dare un’occhiata al grafico qui sotto.
Non si tratta di un fenomeno che esiste solo su internet o a causa di internet, hanno spiegato i ricercatori. Probabilmente i troll sono persone con tratti sadici anche nella vita di tutti i giorni. Su internet sono particolarmente visibili, ma soltanto per la natura dello strumento. Internet č un luogo dove, grazie all’anonimato, ci si sente protetti e dove anche personaggi “anti-sociali” come i troll possono incontrarsi, riunirsi con persone simili a loro e sviluppare una specie di sottocultura. L’esistenza di qualcosa di simile č probabilmente uno dei motivi per cui in cosģ tanti alla domanda del test hanno esplicitamente confessato di essere dei troll.