Grazie per i consigli ma per "fonte?" volevo sapere se questo "piano" è frutto delle tue esperienze e se ti va di raccontarcele...Nei primi 2 anni fai la specialistica, e verso la fine inserisci un tirocinio di 3 o 6 mesi nell'azienda che ti piace. Con un po' di fortuna avrai un tirocinio pagato all'estero, per esempio in Germania.
Quindi puoi pensare di trasferirti a London o in qualunque posto dove ci sia un florido mercato del lavoro per il tuo campo, e nel tempo libero ti spari un corso di Cinese serio (no dispense).
Nel trasferirti all'estero devi tenere conto di diversi fattori:
-ti pagheranno di piu' che in Italia
-pagherai diverse tasse e otterrai diversi servizi
-subirai delle differenze culturali e sociali, e l'unico modo per smetterle di subirle e' abbracciarle, ovvero ambientarti
-sarai lontano da amici e affetti, e parte del tuo stipendio finira' in gite fugaci verso il Belpaese
Consiglio di iniziare in Europa, dove la cultura e' piu' simile e i voli sono piu' brevi. Se poi ti senti carico puoi puntare agli USA o in Asia, ma non e' mai solo questione di venir pagati di piu'. Non e' questione di cambiare vita per soldi, ma di avere un piano.
Un mio amico ha insistito durante la specialistica per fare un'internship a London, con gli Amici che gli dicevano "ma dove vai, qui si sta bene, prendi un po' di questo". Adesso lavora nel mercato energetico in Terra Ti Crante Cermaniah.
Altri miei amici lavorano in multinazionali, parlano diverse lingue e si stanno studiando il cinese alla sera. Come si dice in questi casi, "copia quello che funziona"
Beati loroUn mio amico ha insistito durante la specialistica per fare un'internship a London, con gli Amici che gli dicevano "ma dove vai, qui si sta bene, prendi un po' di questo". Adesso lavora nel mercato energetico in Terra Ti Crante Cermaniah.
Altri miei amici lavorano in multinazionali, parlano diverse lingue e si stanno studiando il cinese alla sera. Come si dice in questi casi, "copia quello che funziona"
Grazie per i consigli
Sottoscrivo i consigli degli altri espatriati.
Io sono un pluri espatriato penso come pochi altri. Mi sono stabilito in Giappone e poi mi sono spostato in Germania, Egitto, Stati Uniti ed Olanda.
La cosa in comune di tutti i viaggi è che la crescita, che oltre che professionale è personale. Ci vorrebbe secondo me come obbligo a tutti gli italiani 1 anno all'estero da soli. Una volta sciolte le catene, è molto improbabile tornare indietro. Io non tornerei in Italia nel mio paese anche se avessi 4000 euro al mese mentre qui 1500 (figuriamoci a stipendi invertiti).
Non voglio farmi troppo i fatti tuoi,ma penso che alcuni "percorsi" possano essere d'ispirazione,perciò,come sopra(sei libero di non rispondere,lo sai ): quanti anni hai?che lavoro fai?quando hai iniziato a lavorare per l'estero?quante lingue conosci/usi e come le hai imparate?etc.Sottoscrivo i consigli degli altri espatriati.
Io sono un pluri espatriato penso come pochi altri. Mi sono stabilito in Giappone e poi mi sono spostato in Germania, Egitto, Stati Uniti ed Olanda.
La cosa in comune di tutti i viaggi è che la crescita, che oltre che professionale è personale. Ci vorrebbe secondo me come obbligo a tutti gli italiani 1 anno all'estero da soli. Una volta sciolte le catene, è molto improbabile tornare indietro. Io non tornerei in Italia nel mio paese anche se avessi 4000 euro al mese mentre qui 1500 (figuriamoci a stipendi invertiti).
Non voglio farmi troppo i fatti tuoi,ma penso che alcuni "percorsi" possano essere d'ispirazione,perciò,come sopra(sei libero di non rispondere,lo sai ): quanti anni hai?che lavoro fai?quando hai iniziato a lavorare per l'estero?quante lingue conosci/usi e come le hai imparate?etc.
La storia sarebbe troppo lunga da raccontare nel dettaglio, comunque ho studiato giapponese da solo per circa un anno e poi sono entrato a fare il dottorato in un'università a Tokyo. Nel resto dei paesi ci sono andato tramite l'università
eh vabbè da un estremo all'altro
Più che altro volevo capire quanti anni avevi la prima volta che andasti all'estero ?
Robotica. Ma prima ero in un altro settore. Ho iniziato robotica a 29 anni
Ultima modifica di Rhye; 09-02-14 alle 16:20:48
Ci ho pensato anche io ma mi sono reso conto che, da neolaureato, scappare è stupido e ci sono tantissime opportunità in italia tant'è vero che ormai ricevo almeno una chiamata a settimana e non so decidermi.
Ok tu scappi...bene, io volevo iniziare una vita a Londra o in UK perchè sento di non appartenere a questa nazione.
Sai quanto costa un affitto a Londra? Sai quant'è uno stipendio entry level? Sai che ti serve un numero telefonico inglese per essere minimamente cagato? Sai che per cercare casa e lavoro sarebbe meglio che tu stessi già là?Sai che nella maggiorparte dei casi devi anticipare due mensilità? E sai che già di base una azienda inglese tende a favorire gli inglesi perchè almeno è sicura dei metodi di studio e può verificare con più facilità se quello che sta scritto sul curriculum è vero?
Pare facile...andiamo tutti in UK! Te ce li hai circa 2000 euro da mettere in gioco, che potresti benissimo perdere, per stare là 2 settimane solo a cercare lavoro e metterti in regola ?(national insurance number tanto per dire). E se ti va bene ne hai altri 3000 per pagare la caparra e vivere di stenti il primo mese, assumendo che tu abbia tanto culo da beccare un posto vero e non uno stage?
E parliamo pure della tesi in UK già che ci siamo! Ai problemi esposti prima si somma anche il fatto che non verrai pagato per un periodo che va dai 3 ai 6 mesi. I tuoi possono permettersi di farti fare questa bella vacanza all'estero?Considerato anche che il cambio non ci favorisce in nessuna altra parte eccetto paesi dove tu per primo non vorresti andare? Escludendo la sterlina e il costo della vita in UK avete mai pensato che, forse, l'euro in germania è diverso dall'euro in Italia? Che un altro po' costa tutto il doppio? Finchè ricevi lo stipendio in loco è un conto, perchè sarà proporzionato, pagarti la vita là con una parte di stipendio italiano ne è un'altra.
La gente pensa che l'estero sia l'el dorado, ma lo è solo se hai esperienza e soldi di base. Altrimenti maledici semplicemente i tuoi per averti fatto nascere in Italia e cerca buone opportunità qua, con cui fare esperienza e curriculum e solo dopo andare via...il lavoro per chi è capace c'è sempre, sono gli scarsi quelli che stanno a piedi.
ps. perchè cavolo vorresti un lavoro al Sud?
Ultima modifica di axel01; 10-09-14 alle 15:58:53
Troppo, troppo pessimista. La metà di quel che hai detto non è vero (in buona fede eh, immagino te lo abbiano raccontato o googlato) novoja di riprendere punto per punto, dei 3 amici che sono andati a londra son rimasti tutti lì. Una laureata, due no.
oltretutto nella vita bisogna anche essere intraprendenti: è ovvio che se ti trasferisci ti prendi qualche rischio e dovresti essere disposto ad accettare i primi tempi un buco dove dormire in mezzo ai topi...
(è un esempio estremo,ma è per rendere l'idea...)
Sta cosa mi interessa, perchè se mantengo il ritmo attuale, dovrei laurearmi (magistrale) a 29 anni e una delle preoccupazioni era l'essere "vecchio" (ok ci ho messo più tempo con la triennale perchè lavoravo e sul cv ovviamente si vede, però l'età la sento lo stesso... ).
Vedo che tu invece sei andato a fare il dottorato proprio a quell'età... come ti sei trovato? Ne vale la pena? Ecc...
Si? Come hanno fatto? Che lavoro fanno ora? L'hanno fatto senza agganci o altro? Poi immagino siano andati assieme...se avessi altre 2 persone sarebbe diverso, si affitta un monolocale e si dorme nel sacco a pelo, figurati se non mi andrebbe bene.
Ripeto: pare facile, ma non lo è per niente. E' facile dire "vai là e cerca un lavoro"...ok e se non lo trovi? Chi ti ridà indietro i 2000 euro?
Poi se voi siete i tipi per i quali i 2000 euro sono una cifra non importante buon per voi, vi invidio. Io ho in tutto 3000 euro nel conto in banca, frutto di borse di studio e qualche lavoretto part time. Nella mia famiglia lavora solo mio padre e siamo 3 fratelli.
Come cazzo faccio a sobbarcarmi un rischio del genere, me lo spiegate?
E non credo di essere l'unico in questa situazione. Ripeto: quelli che fanno sti discorsi sono privilegiati o sono dei semplici manovali. A fare il cameriere non ci vuole un cazzo e un inglese intermedio va benissimo, paradossalmente se hai esperienza in questo settore hai più possibilità di me, un neolaureato, di trovare lavoro in UK. Ma io non posso fare nemmeno quello perchè ho zero esperienza e curriculum.
Ah e in sto periodo andare a Londra andata e ritorno costa pure 400 euro, lo stesso chiaramente vale per Manchester o altre città..mica fesse le compagnie di volo. Se voglio togliermi lo sfizio di stare là un paio di giorni già dico addio a 1000 euro.
Ultima modifica di axel01; 11-09-14 alle 18:45:00
Ci sono agenzie che forniscono agganci inteso come contatti di supporto per alloggi, ricerca di lavoro, ecc. No, non sono andati assieme, sono l'unico amico in comune.
caso 1:
ragazza laureata in giurisprudenza, arrivata lì con scarso inglese. Un paio di serate da cameriera (è una bella ragazza), poi società di affitti per studenti/lavoratori (gli serviva una italiana per trattare con loro). Una sorta di call center in ambito real estate, si è trovata malissimo all'inizio con turni e inglese ma ora si è ambientata e non credo tornerà mai più. Stipendio elevato, macchinetta aziendale, tantissimo tempo in giro e giornata media lavorativa di 12h. Crisi di nervi varie i primi tempi, per inglese scarso e disagio nel cercare di barcamenarsi con un lavoro al telefono...ha resistito. Prime 2 settimane a spasso foraggiate dai genitori, ha speso circa 600 euro.
caso 2:
ragazzo senza laurea, malapena liceo, cameraman professionista; partito alla ventura con i soldi per rimanere lì 3 settimane (1.000 euro). Trovato niente per il suo ambito, solo lavoretti in ristorazione...prima cameriere (seccato per scarso inglese), poi preso altrove sempre cameriere, poi quella figura che si interfaccia tra i camerieri e i cuochi con predisposizione dei piatti e organizzazione delle comande di ordine. Inglese migliorato, intanto faceva anche il giardiniere a buffo. Ha trovato, e fa tuttora, il commesso in un negozio di articoli sportivi (tipo Patagonia per capirci), cosa che gli piace molto. TUTTI i contratti che ha avuto sono sempre stati in regola anche se sempre con licenziamento immediato in caso di mancata necessità/volontà di una delle due parti. A due giorni dalla scadenza delle tre settimane aveva 10 pound in tasca è uscito di casa alle 6 di mattina dicendo devo trovare un lavoro, la sera faceva quella sorta di cameriere, il giardiniere e aveva un colloquio per la roba di commesso di cui sopra.
caso 3:
ragazzo laureato in scienze della comunicazione, brillante, scarso inglese. In italia faceva anche il pizzaiolo; andato lì con nomea di pizzaiolo e italiano lo han preso rapidamente, è stato lì un annetto a far pizze, tutto in regola. Tornato per noia/appagamento/stanchezza, ritmi duri ma si lavorava, ora sta a spasso in italia.
Poi oh io non incenso/sponsorizzo nessun luogo in particolare, fottesega di Londra o altro; non dico nemmeno che sia facile o difficile, queste sono solo le asettiche 3 testimonianze su 3 che ho, che mi han convinto dato che, appunto, sono le uniche il 100% si è trovato bene. Se vai da turista costa un fottìo, se impari pian piano dove fare la spesa e come muoverti la vita costa come in Italia. Apro parentesi, in germania costa anche MENO che in italia
Aggiungo che il mercato del lavoro, sebbene con qualche scricchiolio anche da quelle parti, è comunque più vivace che in Italia, anche per quanto riguarda i lavori tappabuchi.
Vero.. ma se cominciano a tagliare i benefit vedrai come si riempiono in fretta pure quelli
Appunto...2/3 è gente gente del ramo ristorazione, che fa lavori che non richiedono particolari qualifiche o esperienze (call center ammetto che è strano..ma si sa che tira più un pelo di fi*a che un carro di buoi..e non continuo perchè penso abbiate capito dove voglio andare a parare ).
Alla fine l'Italia è la nazione dove si mangia meglio al MONDO, già il fatto che ti presenti in UK (dove si mangia PEGGIO) come cuoco/cameriere italiano è di per sè una qualifica importante. Ma per me che sono ingegnere è più difficile perchè non è che entrare in una azienda sia facile come entrare in un ristorante...costa molto sia come permanenza perchè sono più colloqui e sia come rischio perchè il sistema di istruzione loro è migliore per alcuni aspetti, senza contare che le mie referenze se non sono ottime sono difficili da verificare perchè internazionali. Inoltre l'inglese da cui parti deve essere DAVVERO buono perchè dovrai interagire con clienti "politici", cameriere basta che ti fai capire...pure se parli tipo extracomunitario fa niente, ingegnere devi fare una buona impressione.
Ultima modifica di axel01; 20-09-14 alle 12:45:00
Mah, ti dico che questa stava in ambito real estate e doveva lavorare al telefono un po' tocca arrangiarsi. L'inglese tecnico è paradossalmente più semplice del colloquiale...
Ciao,
io sto a Londra da 2 anni, faccio riferimento alla mia esperienza e a quella di altri ragazzi trasferitisi di recente che conosco di persona.
Premesso che non conosco il settore ingegneristico locale visto che io e i miei conoscenti lavoriamo in altri settori (media, IT, finanza), ti assicuro che alcune delle tue preoccupazioni sono eccessive. Perfettamente d'accordo sul fatto che sia piu' facile trovare lavoro se hai esperienza rispetto ad un neolaureato, se riesci a fare qualche esperienza preventiva in Italia tutto di guadagnato.
E' vero che il costo della vita, soprattutto in termini di affitti, e' alto, ma se ti organizzi non hai bisogno di spendere 2000 euro per fare qualche colloquio.
La chiave e' pianificare tutto in anticipo, si risparmia in tempo, soldi e frustrazioni. Serve un po' di sbatti preventivo, ma ne vale la pena.
Prima di tutto, utilizzando i siti specializzati inglesi (Indeed, Totaljobs ecc.) conviene individuare la zona migliore per il tuo settore professionale. Se non e' Londra tanto meglio, probabilmente costera' meno sia in termini di trasporti che di spese in loco. Va da se' che se non trovi molte offerte di lavoro compatibili con il tuo settore professionale forse e' il caso che guardi altrove.
In particolare, vale la pena far passare i siti di aziende del settore che ti interessa per vedere se hanno degli appositi programmi per i neolaureati ("graduate schemes"), tipo questi: http://www.baesystems.com/careers-rz...Dpbt55wytj_259
Secondo passo, individuare un periodo idoneo al viaggio, in base alle possibilita' economiche. Con un minimo di pianificazione un paio di settimane sono piu' che sufficienti per qualche colloquio. Se eviti Pasqua, Natale, Luglio e Agosto hai ottime probabilita' di trovare voli/pernottamenti a prezzi relativamente bassi.
Quanto alla sistemazione, sconsiglio vivamente di cercare stanze in affitto da subito, molto meglio un ostello: non sara' il top di gamma in fatto di qualita', ma spesso i flatshare non sono molto meglio, non richiede caparra e si puo' prenotare per periodi piu' brevi.
Io ne ho trovati di decenti a Londra, Liverpool, Cardiff e Bristol, prenotando in anticipo spendi tra le 10 e le 15 sterline a notte.
Terzo passo, una volta scelto il periodo, indicare sul curriculum (e in seguito comunicare ad eventuali recruiter) la data esatta del trasferimento (non c'e' bisogno di raccontare loro che e' temporaneo ). Nel mio caso, questo upgrade ha significato ricevere telefonate sul mio numero italiano (mentre prima non succedeva quasi mai).
E' il caso di guardarsi qualche esempio di curriculum simile online (anche su LinkedIn), e modificare il proprio di conseguenza, partendo dal presupposto che del curriculum europeo non glie ne frega una mazza e lo vogliono nel LORO formato abituale. Dovresti tenerlo in formato Word (molti recruiter vogliono poterlo editare e/o hanno software gestionali che richiedono questo formato).
Anche se non hai esperienza lavorativa, se hai un portfolio di lavori eseguiti (progetti, disegni tecnici, ecc.) durante gli studi rendilo disponibile da qualche parte online e mettici un link dal CV. Sarebbe bello averne una copia stampata e una in formato ZIP da allegare ad eventuali email.
Infine, poco prima del trasferimento (diciamo circa 3 settimane), candidarsi per quanti piu' posti possibile in un'area ragionevolmente vicina alla localita' scelta per l'ostello, tenendo presente che per i trasporti extraurbani spesso e' meglio usare la corriera (coach), tipo Megabus o National Express, visti i prezzi non proprio popolari dei treni. Piu' colloqui riesci ad avere meglio e' ovviamente. Anche se un'azienda ti ha fatto un'ottima impressione vai comunque a tutti i colloqui possibili.
Non che tutto questo sia gratis, intendiamoci, diciamo che realisticamente la spesa si aggirera' sui 600-800 euro se stai attento. Pero' non sono 2000
Aggiungo i miei due cents su Londra e UK
Il CV in Inghilterra conta veramente ma veramente tanto. Fatelo BENE perchè sia che sfruttiate uno dei portali di offerte di lavoro sia che si contatti direttamente l'azienda tramite la loro pagina Careers i CV passano sempre sotto varie fasi di screening, per cui potreste anche essere dei fenomeni ed avere già esperienze pesanti, ma se il CV non è scritto secondo certi standard usati qua viene subito cestinato. Idem per la cover letter.
Altra cosa: prima di buttarvi sui motori di ricerca generici è sempre meglio portare avanti la propria domanda di lavoro direttamente all'azienda tramite la pagina careers. Non fate la scemenza di mandare 30 richieste al giorno cliccando su APPLY alla cieca, perchè state tranquilli che chi lavora nelle Human Resources si rende conto di chi ha fatto richiesta perchè veramente vuole lavorare per la loro azienda e chi ha fatto "apply" senza neanche leggere o capire in cosa consista il lavoro. Il motore di ricerca usatelo per scovare le aziende che stanno cercando persone nella posizione che vi interessa, poi però andate sul sito di queste aziende e contattatele direttamente da lì, con un CV e una cover letter fatte bene ad-hoc. E' molto meglio mandare 10 richieste a settimana ma mirate e preparate bene che non 20 al giorno fatte totalmente a naso.
io ho un cv da commerciale ma onestamente avrei qualche difficoltà a recuperare le referenze dai rispettivi datori
uk in le referenze sono fondamentali come in germania oppure no?
Giusto scappare.. ma poi tornate ragazzi, l'Itlia ha bisogno di voi anche se ancora non l'ha capito.