Mah, d'Ambrosio quest'anno è stato fra i migliori in realtà... Mbaye, bof, non mi ha mai impressionato nemmeno nelle piccoleDovreste essere contenti che s'è fatto male Osvaldo, così potremo ammirare Bomber Bonazzoli o Bomber Puscas in prima squadra.
Paradossalmente l'infortunio di D'Ambrosio può essere positivo: apre più spazi per MBaye. IMHO il ragazzo ha dei numeri, speriamo che giochi..
Beh oddio, D'Ambrosio era forse l'esterno che stava giocando meglioDovreste essere contenti che s'è fatto male Osvaldo, così potremo ammirare Bomber Bonazzoli o Bomber Puscas in prima squadra.
Paradossalmente l'infortunio di D'Ambrosio può essere positivo: apre più spazi per MBaye. IMHO il ragazzo ha dei numeri, speriamo che giochi..![]()
mmmh, stava giocando meglio (diciamo le ultime due partite poi, Qarabag e Fiorentina) perchè era l'unico che ne aveva, avendo giocato pochissimo.
Io dico, cazzo, ma che abbiamo gli uomini focaccina in campo? Stiamo a Ottobre e già siamo stanchi.
Manco coi carichi di lavoro che mettevo a Pc Calcio si stava così già adesso![]()
Nagatomo e Guarin a rischio per domenica.
Originariamente Scritto da Handanovic
"Il lato fisico e mentale sono collegati, si migliora con il trascorrere dei giorni, allenandosi e giocando. Purtroppo non si può aggiustare tutto dal giorno alla notte. Se migliora la condizione fiisca migliora anche quella mentale. La nostra rosa non è inferiore a quella a chi lotta per il terzo posto. Ma nelle ultime due partite non lo abbiamo dimostrato. Le chiacchiere servono a poco, il campionato è lungo ma se è così qualcosa non va. Noi ci alleniamo su tutto, ma a volte ci sono periodi in cui non va e non riesci a cambiare le cose neanche forzando. Devi solo aspettare, lasciar passare tutto come fosse un fiume e continuare ad allenarti. Le critiche a Mazzarri? Le critiche sono normali per tutti quando non vinci e non giochi bene. Normale, quando sei nello stesso posto da 5 anni hai tempo, conosci i giocatori e l'ambiente. Noi abbiamo perso compattezza rispetto all'inizio, quando la squadra si allunga emergono i problemi. Ciò che succede nel calcio non è casuale, bisogna ripartire dalle cose semplici. Kovacic? Ci siamo visti ieri, siamo insieme in camera quando giochiamo in casa. Lui è forte ma gli serve ancora esperienza, deve adattarsi alla cultura del lavoro. Ha un grandissimo talento ma anche margini di miglioramento. Serbia-Albania? Penso che non sia la prima volta che nei Balcani accade una cosa del genere. La gente non riesce sempre a controllare le emozioni, alcuni non hanno nulla da perdere e sono facile preda per gli altri. Il problema è a priori, non bisogna mettere squadre a rischio nello stesso gruppo. Palacio? Fondamentale per noi, allunga le avversarie e anche gli altri giocatori guadagnano tempo in campo. Il progetto? Tutti i giocatori hanno voglia di vincere, che abbiano 30 o 20 anni. Io mi sento maturo e carico, sono in un grande club, ci vuole tempo per riportare l'Inter sul giusto binario. L'attacco del Napoli? Non passo notti insonni, tutte le squadre hanno qualità in attacco. L'importante è come saremo noi".Originariamente Scritto da Kovaciccio
"Ora dovremo far vedere che siamo squadra e dimostrare carattere". Questo è l'appello di Mateo Kovacic, centrocampista croato dell'Inter, in vista della gara col Napoli, ai microfoni de Il Giornale. Dove però potrebbe non esserci a causa di un piccolo affaticamento, retaggio degli impegni con la Nazionale croata: "Vediamo venerdì. Il campo era scivoloso, ho fatto un movimento sulla gamba sinistra. Ho sentito male, ma non troppo, e non volevo rischiare. Mi sono fermato. Eravamo già in vantaggio". Kovacic l'anno scorso parlava di anno dell'Inter, ha già sbagliato pronostico? "Non pensavo allo scudetto, ma a fare qualcosa di nuovo, un buon calcio: certo, non come quello delle ultime due partite. Col Cagliari partita strana. Con la Fiorentina non stavamo giocando male, poi abbiamo preso due gol: bellissimi, nessuno ha colpa. E così dopo 20 minuti sei già morto. Ora dobbiamo fare un partitone con il Napoli".
Quelli contro il Napoli, evidenzia Kovacic,"saranno tre punti fondamentali, avendone persi sei. Certo se ne perdiamo nove, molto male. Ma non tutto è perduto. Il calcio è così: un giorno sei terzo e un altro settimo. Il caso nostro. Ora se vinciamo, cambia tutto. Ci manca un po' di forza, ma pure convinzione, personalità. In certe situazioni non ci muoviamo come dice Walter Mazzarri: magari senza pallone. Ci sono i nuovi, dobbiamo conoscerci. E anche svegliarci". Ma Kovacic può essere punto di riferimento? "Credo molto in me. Devo chiedere di più la palla. Ma la squadra ha bisogno di tutti. Erick Thohir sta costruendo qualcosa di nuovo, progetti, stadio, mi dicono che sono parte importante del progetto. Quindi ci tengo a restare a lungo".
Kovacic esalta anche il lavoro di Gary Medel: "Corre tanto e aiuta. Mi piace. Ma prima della Fiorentina tutto andava bene, poi tutti abbiamo giocato meno bene". E poi, dà un suggerimento al gruppo: "e giochiamo bene, bene, come dice il mister, siamo primi. Possiamo fare meglio. Talvolta serve tener palla, io invece voglio fare subito qualcosa. Guardate la Juve: magari non gioca benissimo, ma aspetta il momento giusto per giocarla e colpire. A me piace il calcio della Roma: bellissimo, vogliono tutti palla e la tengono tutti. Se hai palla corri meno…. Copiare la Juve? Certo, anche nei risultati. Ha vinto gli ultimi campionati perché ha sempre battuto le piccole. Noi, invece, finora abbiamo perso troppi punti. Poi con le grandi te la giochi".
A proposito del prossimo avversario, Kovacic indica quelli che a suo dire sono i pericoli maggiori: "Mi piace molto Dries Mertens. Ma come non dire Higuain. Poi Hamsik e Insigne, sono molto forti in attacco. Meglio guardare a noi. Loro da 3-4 anni sono fra i primi. Hamsik? Lui fa tanti gol, io no. Calcia molto di sinistro e destro, cerca palla in profondità. Io vado più palla al piede. Dobbiamo stare attenti: Hamsik, Higuain e Mertens hanno appena segnato due gol a testa in nazionale".
Kovacic analizza anche la situazione tra la squadra, Walter Mazzarri e i sostenitori: "Il rapporto con i tifosi è buono. Io non sento i fischi, perché mi concentro sul gioco. Però, nelle ultime due partite, avevano ragione di fischiare: si aspettavano di più dall'Inter. E l'Inter siamo noi e il tecnico, tutti insieme". Infine, Kovacic rivela cosa ha imparato in due anni in Italia: "Qui si parla molto di tattica. Mazzarri mi ha insegnato come uscire dalla fase difensiva, ora capisco meglio dove stare, tante cose. Qui ti studiano bene, non trovi spazio, sanno dove vai. In Inghilterra e Germania è più facile. E io ho capito che, se cominci a giocar bene e segnare tanto qui in Italia, puoi andare tranquillo in qualunque parte del mondo"”.![]()
Dalle ultime frasi si desume che Kovaciccio fra uno o due anni saluta va![]()
yepoggi si sono allenati con il gruppo Mateo Kovacic, Fredy Guarin e Yuto Nagatomo, gli osservati speciali e reduci da alcuni acciacchi in questa ultima settimana con le Nazionali. Solo la condizione del centrocampista croato preoccupa più degli altri: il dubbio sulla sua presenza in campo dal primo minuto rimarrà fino alla rifinitura con un provino decisivo domenica mattina.![]()
sono indeciso se andare a vedere la partita da un amico juventino o starmene a casa solo soletto a piangere in silenzio. che faccio?
parla il Nekker:
e conferenza stampa:"Napoli mi diede un'opportunità importante: ero alla Juventus e avevo affrontato il progetto stadio, lo avevo portato a termine. De Laurentiis mi offrì la direzione generale del club. Una stagione della mia carriera, grazie alla quale Massimo Moratti ha poi scelto di puntare su di me all'Inter. E per come poi sono andate le cose, il passaggio di testimone a Thohir e il mio ruolo nell'avviamento del nuovo club è decisamente l'esperienza più importante fatta finora". A proposito dei suoi anni in Campania ricorda alla giornalista Monica Scozzafava: “Sono state stagioni interessanti dal punto di vista professionale ma anche umano. Se penso alle telefonate e agli sms che ricevo da vecchi amici conosciuti in giro per l’Italia, il settanta per cento sono contatti napoletani che ho coltivato in due anni".
Sul match di domani: "Partita delicata, il Napoli ha una rosa molto forte, grazie agli investimenti importanti fatti dal presidente De Laurentiis, soprattutto l'anno scorso. Noi veniamo da due sconfitte, sarà necessario mantenere la lucidità e la freddezza necessaria in campo. Mazzarri, come sempre, prepara la gara in maniera meticolosa".
Sull'approdo a Milano di Mazzarri: "Intanto, ristabiliamo la verità: l’idea di Mazzarri all’Inter fu di Massimo Moratti e di nessun altro. Ne parlavamo ogni tanto, null’altro. Il presidente, quell’anno, provò a tenere salda la posizione di Stramaccioni fino alla fine. Poi le cose andarono diversamente. Erick Thohir ha avuto un’empatia immediata con Mazzarri, e quando io e Ausilio ne abbiamo parlato con lui a proposito del rinnovo, non abbiamo faticato per convincerlo. Un accordo tra Inter e Mazzarri già a gennaio? A me non risulta assolutamente. Se è cambiato a Milano? E’ maturato come è giusto che sia. Cresciuto. Si sta misurando con una piazza e un club più grandi. Lui ha fatto la carriera classica, dalla serie C alla B fino alla A con il Napoli. L’Inter è l’apice della sua carriera, anche lui ha dovuto trovare l’adattamento alla grande squadra. E’ un grandissimo lavoratore, è tenace e ha la stima di tutto lo spogliatoio, oltre che del club".
Però viene criticato per il gioco: "E' fuori di dubbio che l'Inter non abbia l'identità mazzarriana; le sue squadre hanno sempre avuto un'anima e un grande carattere. Sono state espressione di un gioco ben definito. Non è stato facile per nessuno vivere il momento di transizione e quest'anno gestire il cambiamento di tanti giocatori. Siamo convinti che Mazzarri formerà il suo gruppo vincente. I suoi metodi sono collaudati. Ricordiamoci che in campo ci sono giovani dal '91 al '94. Dodò e Juan sono in Nazionale anche per merito suo. Sono convinto che sia l'uomo giusto per l'Inter, gli serve tempo".
E si finisce col parlare del futuro di Mazzarri, che sembra non essere ancora certo: "Gara da ex anche per l'allenatore? Rispettiamo Napoli come una tappa importante della nostra vita professionale, oggi siamo all'Inter e in campo non ci saranno sentimentalismi. Il presidente si è espresso più volte rinnovando piena fiducia al mister. Crede nel suo progetto tecnico, Mazzarri è salvo. Se il Napoli dovesse vincere, per noi non cambia nulla assolutamente". E sul rapporto difficile coi tifosi aggiunge: "A Napoli raramente ho sentito tifosi fischiare. Il tifoso napoletano si lascia travolgere più facilmente da una bella giocata, l'interista è molto più esigente. Ama il bel gioco e critica aspramente anche i grandi giocatori. E' più raffinato rispetto al napoletano; dal dopo Mourinho qui c'è stata la convinzione di dover vincere sempre e a tutti i costi. Non è successo e col trascorrere del tempo le critiche verso i successori sono diventate sempre più aspre".
Fassone definisce con due aggettivi i presidenti avuti all'Inter: "Moratti presidente appassionato, innamorato e competente. Thohir, coraggioso ed entusiasta". Per Fassone l'Inter "è l'espressione più alta di chi sta dall'altra parte, di chi sa che deve sudare più degli altri, di chi è strenuamente orgoglioso della sua differenza e non si cambierebbe con nessun altro".
Come sono andati i giorni durante la sosta?
"Molto bene, abbiamo discusso e lavorato sugli errori commessi. Ho visto i ragazzi vogliosi di riscattarsi già da domani".
Su cosa è convinto per quanto riguarda il match contro il Napoli?
"Difficile dirlo. Stiamo preparando la partita in ogni dettaglio, spero che tutti possano mettere in pratica quello che proviamo sempre. Speriamo di poter garantire internsità, magari con gli episodi dalla nostra parte".
Medel e Kovacic come stanno? Possono giocare dal primo minuto?
"Valuterò entrambi oggi. Sapete quello che è successo, oggi faremo delle verifiche e prenderò la decisione migliore".
Che partita sarà quella di domani sera?
"Il Napoli è una squadra forte, sarà sicuramente una partita bella e affascinante. Sono curioso anche io".
Quanto è contento della sicurezza mostrata nei suoi confronti da Thohir e dalla società?
"Molto, anche se non cambia la mia concezione su questa squadra. Vogliamo essere competitivi anche per la Champions perché l'obiettivo è quello di tornarci al più presto. Domani ci sarà anche Bonazzoli, molto giovane ma promettente. Non so quando sarà utilizzato, ma sento di sbilanciarmi dicendo che ci darà delle soddisfazioni".
Vuole lanciare un appello a tutti i tifosi dell'Inter?
"Sono d'accordo con Thohir e i giocatori. Non posso fare altro che accodarmi a quello che hanno detto".
Domani sarà una sorta di spareggio per il terzo posto?
"Voglio vedere i miei giocatori dimostrare in campo quello che proviamo durante la settimana. Credo sia presto per dire quanto peserà questa partita in ottica Champions, perché manca tantissimo alla fine del campionato. Il nostro obiettivo è lottare per la Champions e lo faremo fino alla fine. Si tende troppo a fare bilanci anticipati, nel nostro campionato c'è tantissimo equilibrio. Ancor di più quest'anno".
In cosa vedremo un'Inter diversa domani sera?
"Dobbiamo lavorare, lo sappiamo tutti. Abbiamo toccato i 'tasti giusti' e domani voglio verificare la voglia dei miei ragazzi di riscattarsi. Il mio calcio lo conoscono tutti, sanno bene i giocatori ciò che voglio vedere. Aggressività e ritmo, spero già da domani, altrimenti nel minor tempo possibile. Voglio il risultato".
Quanto sarà importante non sentire alcun fischio?
"I fischi non fanno mai bene, i tifosi devono incitare per tutti i 90'. Il dissenso si può manifestare alla fine, ma durante la gara crea solo problemi e tanta pressione. I giocatori ne risentono".
Quanto è stata importante la sosta per Palacio?
"Tantissimo. Credo che a livello di condizione atletica e psicologica sia molto brillante. Pian piano vedremo il vero Trenza".
Sarà più importante la solidità difensiva dopo gli ultimi ko o il 'trascinare' il pubblico?
"L'anno scorso è stato diverso e molto era differente da oggi. In linea di massimo dico sempre le stesse cose da quando alleno. Dobbiamo recuperare palla velocemente e ripartire: questo non cambierà mai. Voglio attenzione e componenti fondamentali sempre presenti, e questo non cambia per noi dopo le ultime sconfitte. Per tornare competitivi dobbiamo pensarla così. Domani proveremo ad esprimerci al meglio".
La preparazione estiva è stata sbagliata secondo lei?
"Dire 'sbagliata' non è corretto. Gli allenatori rispondono della parte tecnico-tattica, il mio preparatore non sbaglia nulla da tredici anni e dopo il Mondiale non era facile ripartire. In ritiro i giocatori hanno lavorato per 15 giorni al massimo, gli altri si sono aggregati dopo, e questo non dipende da nessuno. Non possiamo allenare un giocatore che torna infortunato dal Mondiale, come successo a Medel. Ausilio ha ripetuto lo stesso concetto espresso dal sottoscritto nel post-Firenze. Io sono andato in sala stampa e ho parlato usando le sue stesse parole".
Handanovic ha detto che Kovacic deve migliorare a livello di cultura del lavoro. E' d'accordo?
"Deve gestirsi, noi lo aiutiamo in questa crescita, sia tecnica che umana. Anche Samir sta facendo lo stesso, sono d'accordo e Mateo stesso lo sa".
Fassone dice che 'lei è salvo'. Cosa ne pensa?
"Io alleno, non dico altro".
Le piacerebbe che San Siro gridasse il suo nome?
"A volte non si capisce a chi sono rivolti i fischi. I tifosi vogliono i risultati, io faccio le mie scelte. Non è molto chiara una situazione di questo tipo".
Si aspetta di più dai giocatori più esperti?
"Ognuno può dare qualcosa in più al compagno. L'importante è che il consiglio faccia 'squadra' con aiuti da moltiplicare tra i ragazzi. Ho lavorato anche su questo. Il particolare è fondamentale".
Cosa si aspetta, oltre al risultato, dal match di domani sera?
"Grande spirito di attenzione e per il resto le solite cose: concentrazione e stessi concetti che i ragazzi conoscono bene".
Capitolo modulo: come riesce a giocare con il 3-5-2 senza alcuni giocatori?
"Abbiamo sostituti all'altezza, siamo coperti in ogni ruolo. Se manca qualcuno sappiamo a chi affidarci: in caso di emergenza totale sono disposto anche a cambiare il modulo. Se ho provato formule differenti? In questi giorni non ho potuto perché tanti uomini erano in Nazionale. Durante questa settimana non ho potuto farlo".
E' preoccupato di più dai sette gol subiti o dal singolo segnato nelle ultime due partite?
"Le statistiche si fondano su grandi numeri. Io analizzo lo sviluppo dell'azione e contro Cagliari e Fiorentina abbiamo subito gol diversi. A Firenze ci hanno fatto due gol da fuori area, mentre il terzo è stato bruttissimo. Mi sono molto arrabbiato per questo. Avremmo dovuto prestare maggior attenzione. Quando ho cambiato modulo non ho visto grandi occasioni per l'avversario. Questo per me è sinonimo di fiducia. Per quanto riguarda i numeri, siamo in torto. Con i ragazzi abbiamo analizzato tutto, quando giochi contro le big le partite sono anche tattiche. Contro il Cagliari è successo qualcosa di strano, l'ho già detto molte altre volte".
Domani si aspetta di vedere le sue idee espresse sul campo?
"Spero di vedere dei progressi, domani mi interessa il risultato. Il bel gioco verrà, dobbiamo ottenere il risultato".
FcIN - Aronica disse che si emozionò molto in un Empoli-Reggina terminato 3-3 nell'anno della penalizzazione, e al termine della gara scappò qualche lacrima. Potrebbe succedere lo stesso anche all'Inter?
"Fu una partita molto stressante, ci siamo salvati e c'era tantissima tensione. Mi sono sdraiato in palestra e ho pensato a tutto e a tutti, qualche lacrima è scappata".
FcIN - Quali sono i punti di forza del Napoli?
"Squadra molto forte, organizzata e con un grande allenatore. Non mi piace molto parlare degli avversari, noi dobbiamo dare il massimo".
Il Milan mostra sempre unità tra tecnico e giocatori quando segna. Si sente di fare lo stesso?
"Io sono molto 'moscio', chiedete ai miei ragazzi. E' la mia caratteristica, non mi piace parlare di me stesso. Dovete parlarne con i giocatori, loro conoscono tutto di me".
Ultima modifica di EddieTheHead; 18-10-14 alle 13:56:25
Boh, francamente le sensazioni sono tutt'altro che positive.
Le ultime partite sono state abbastanza disarmanti, e ora abbiamo puri gli infortunati di mezzo.
Non vedo come potremmo vincere se non con una botta di culo.
Rischiamo un'altra bella imbarcata, altroché.
È così un po' per tutte le squadre italiane, con offerte da 35 mln in su è difficile tenere i giocatori. Comunque kovacic é stato pagato più di 10 mln, quindi di soldi per prenderlo ne servono parecchi
e intanto il derbyno inizia bene: 2-0 dopo 10'![]()
il Sunderland ha perso 8-0 col Southampton ed è precipitato in quartultima posizione![]()
4-1, tripletta di puscas
6 partite, 6 vittorie, 26 goal fatti, 3 goal subiti![]()
Io continuo a non capire perché non si può buttare sto Puscas nella mischia ogni tanto.
c'è BOmberBonazzoli
nagatomo nonc e la fa, parlano di Obi a destragesù cristo
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Obi? Esiste ancora in questa rosa?
speriamo vivamente di noPuscas, è hat-trick nel derby: sulle orme di Longo![]()
Handanovic
Ranocchia Vidic JuanJesus
Obi Hernanes Medel Kovacic Dodò
Palacio Icardi
Obi madonna![]()