Muntari che con Seedorf non giocava MAI, eh
Ma pensi veramente di giocarti la carta "Dico una boutade, tanto chi va a controllare?"
In Pensione...
Il primo tempo è stato un fantasma, non impostava e non copriva. Anzi non vedeva proprio la palla.
Il secondo tempo è migliorato, come tutta la squadra, ma non vediamo la porta.
considerando che gioca una volta all'anno, non ha giocato neanche male saponara![]()
ma infatti, assieme a Lopez è uno di quelli che salvo.
continuo a non capire l'ossessione di pippomio per menez
ieri avrà perso dieci palloni di fila in 5 minuti![]()
E' il giocatore che nelle prime due partite ha nascosto sotto il tappeto le falle di questo nuovo milan inzaghiano.
Pippo si sta aggrappando con i denti alla speranza che la magia possa ricominciare e il suo progetto si salvi.
Altre spiegazioni non ne vedo.![]()
il nostro calendario nelle prossime giornate, fino a dicembre, ci portera' serenamente al 12esimo posto circa, partiamo col pigliar sassate sabato sera a genova.
scusatemi il mio solito wall of text, ma non ce la fo :
Sconcerti dice che siamo costruiti male e solo su occasioni di mercato e parametri 0.
Captain obvious...
Sconcerti ad inizio campionato parlava di noi come forti, sicuri, menez è sempre stato un fenomeno ma doveva solo trovare chi credeva in lui,elsharawy un fuoriclasse e via discorrendo.
il problema è sicuro anche quello di non investire a dovere, certo, ma non è solo li', è che mancano centrocampisti di alto livello emotivo e tecnico (un beckham , per come si propose anni fa, uno che corre tanto che ha classe che lotta come un matto, senza andare a scomodare van bommel o il primo seedorf gattuso ambro etc) mancano idee CHIARE e manca un allenatore che si senta libero da questo presidente ormai invasivo, perchè il milan di inzaghi era tutto ritmo per 60 minuti, certo poi calava e rischiava ma per 60 minuti era spettacolo, il miglior milan degli ultimi 3 anni sicuramente.
è evidente che qualcuno gli abbia detto di tornare al possesso palla del giuoco del campo ed infatti siamo tornati lenti, non pressiamo piu' e se lo facciamo lo facciamo malissimo, chiunque ci piscia in testa per ritmo pressing alto e persino tecnica, perchè al giorno d'oggi se non pressi anche il chievo ti mette sotto.
menez in qualsiasi squadra, dagli amatori alla serie A, se gioca da solo come sta facendo in queste partite viene sostituito e rivede il campo dopo 10 allenamenti a giocare a 2 tocchi.
un allenatore intelligente poi, se gioca con un centravanti d'area come torres, deve mettere le punte esterne sul loro piede giusto, non incrociato.
cacchio non crossiamo mai dal fondo anche per questo problema, da quando è arrivato torres è un disastro la cosa.
il movimento rientrante di elsharawy ha prodotto 1 tiro nelle ultime 10 partite, quello di honda neanche uno.
ma allora, prova a metter honda a sx e elsha a dx e digli di puntare e crossare, e se son ben marcati di premiare rapidamente la sovrapposizione di abate o desciglio.
capisco che inzaghi vorrebbe queste cose in ogni caso, con in piu' l'opzione di avere due esterni che possono puntare verso il centro per tirare (attirando cosi' anche i difensori e lasciando piu' spazio per i terzini sovrapposti), ma purtroppo i meccanismi sono a mio modo di vedere mal allenati, poco oliati, basta un allenatore avversario che tenga alte 3 punte che subito i nostri terzini si bloccano e non vanno piu' avanti, basterebbe avere centrocampisti duttili e veloci capaci di scalare e coprire le avanzate (come fa la juve) o difensori veloci e sicuri anche di giocare 1vs1, a patto di essere molto aggressivi sul recupero palla (come fanno ormai TUTTE le squadre contro di noi).
insomma, riassumendo sto guazzabuglio di idee, caro inzaghi fai delle prove, cambia le cose, fai allenamenti a due tocchi , alza il pressing della squadra, cerca di puntare molto sul recupero palla, perche' se fai lo stesso pressing della juve e poi hai elsha honda menez torres capaci di giocare liberi ed in contropiede vicino all'area avversaria allora puoi fare male.
Ultima modifica di lambro; 03-11-14 alle 15:57:27
Cavolo, Amelia stava per farvi un bel favore.La rissa alla fine del mio rapporto col Milan? Alcuni snobbavano i tifosi e finimmo alle mani», a raccontarlo è Marco Amelia, ex portiere, tra le altre, di Roma, Livorno e Milan, intervistato ieri sera durante "La Partita Perfetta" su Gold Tv e Rete Sport. Era l'inaugurazione di Casa Milan, nel maggio scorso, racconta il portiere di Frascati,
«è stata l'unica volta che ho messo le mani addosso a qualcuno, a Bonera precisamente, ma in quell'occasione se l'è meritata. I dirigenti avevano chiesto alla squadra di scendere dal pullman per andare a salutare i tifosi, molti dei quali avevano preso un giorno libero dal lavoro per venire a vederci, per altro era stata un'annata ridicola per il Milan. I giocatori più rappresentativi non volevano scendere, poi, obbligati dai dirigenti, scesero. Quando risalimmo alcuni facevano i "simpaticoni" e finì in rissa. Il pullman è oscurato, ma la storia è venuta fuori lo stesso perché qualcuno non si è fatto gli affari propri. Mi dispiace sia venuta fuori, ma è andata così».![]()
Bonera che fa il prezioso![]()
Poi mi immagino quanti fossero andato lì per vedere bonera
penso che sarebbe anche potuto rimanere tranquillamente sul pullman e nessuno se ne sarebbe accorto
Bonera
Mi domando che peso abbia in società per non essere stato ancora cacciato![]()
Vabè penso non si trattasse solo di Bonera. Qualcosa mi dice che tra "I più Rappresentativi" a non voler scendere c'erano prima Abbiati e Balotelli.
Sto vedicchiando lazio cagliari. Rispetto al nostro calcio sembra un altro pianeta. Io giuro che non me ne capacito.
allora è meglio che non butti un occhio fuori dai confini italiani![]()
E molto non dipende dal livello tecnico dei giocatori in campo. Lazio e Cagliari hanno dei pipponi che non sono paragonabili neppure ai nostri Bonera, Zapata o Muntari.
E' tutta una questione di movimenti di squadra e movimenti senza palla. Noi dopo la prima sosta delle Nazionali ci siamo letteralmente fermati, squadra lunga e quasi nessun movimento senza palla che non sia quello dei due terzini.
Qualcuno mi spiega perchè il gol di Morata di ieri (Tiro Centrale deviato dalla schiena di un avversario che beffa il portiere) viene definito un grande gol, una pennellata d'autore, e così via?
noi abbiamo questo gioco da secoli, perchè a parte il primo anno di allegri (mai piaciuto infatti a berlusconi) per il resto siamo stata una squadra da tikitaka antesignano, con ritmi da calcio dell'82, non di certo quello del barcellona , poi il kaka' sheva ibra pato ronaldinho ronaldo pirlo seedorf del caso ci salvavano il culo con giocate personali.
ovvero teniamola noi, poi quelli li' qualcosa tanto la inventano.
si certo ci sono state annate favolose dove cafu e serginho ,mixati con pirlo e seedorf, proponevano grande calcio, ma tendenzialmente il nostro gioco è questo, lento possesso della sfera.
e se si sono succeduti vari allenatori ma il gioco è rimasto uguale, un motivo ci sarà, secondo me si chiama silvio.
è stato silvio a rompere il giocattolino di inzaghi, perchè è palese che dalle sue dichiarazioni ("ci vuole un centravanti in area vicino alla porta, inzaghi però non mi segue eh eh eh eh eh") siamo cambiati completamente, torres in area esterni ancora incrociati ed in pratica non si è quasi piu' fatto un gioco d'attacco sensato, l'unico che questa squadra senza centrocampo di qualita' sa fare, ovvero il contropiede.
la rovina è questo presidente rincoglionito![]()
Gli esterni incrociati non li abbiamo sempre avuti questa stagione? A dx ha praticamente sempre giocato Honda, a sinistra Elsha, Jack e a volte Menez(con risultati meh)
Bah, secondo me il giocattolino ha funzionato perché Menez e Honda erano in fase sì, appena calati sono rispuntati tutti gli stranoti limiti della squadra.noi abbiamo questo gioco da secoli, perchè a parte il primo anno di allegri (mai piaciuto infatti a berlusconi) per il resto siamo stata una squadra da tikitaka antesignano, con ritmi da calcio dell'82, non di certo quello del barcellona , poi il kaka' sheva ibra pato ronaldinho ronaldo pirlo seedorf del caso ci salvavano il culo con giocate personali.
ovvero teniamola noi, poi quelli li' qualcosa tanto la inventano.
si certo ci sono state annate favolose dove cafu e serginho ,mixati con pirlo e seedorf, proponevano grande calcio, ma tendenzialmente il nostro gioco è questo, lento possesso della sfera.
e se si sono succeduti vari allenatori ma il gioco è rimasto uguale, un motivo ci sarà, secondo me si chiama silvio.
è stato silvio a rompere il giocattolino di inzaghi, perchè è palese che dalle sue dichiarazioni ("ci vuole un centravanti in area vicino alla porta, inzaghi però non mi segue eh eh eh eh eh") siamo cambiati completamente, torres in area esterni ancora incrociati ed in pratica non si è quasi piu' fatto un gioco d'attacco sensato, l'unico che questa squadra senza centrocampo di qualita' sa fare, ovvero il contropiede.
la rovina è questo presidente rincoglionito
L’HASHTAG – #levisiteaMilanello
Il 2 novembre sarà anche un buon giorno per morire, ma si direbbe che non porti benissimo al Milan. Un anno fa, di sabato sera, arrivò la peggior prestazione dell’era berlusconiana: Milan-Fiorentina 0-2, probabilmente unica partita a San Siro degli ultimi 25 anni conclusa dal Milan senza mai tirare in porta. Uno spettacolo indecente in cui Allegri affondò con tutta la barca, inerme e inerte, riservandosi un solo cambio (Niang per Birsa) peraltro “consigliatogli” da Raiola. I titolari erano Gabriel, Abate, Zaccardo, Zapata, Constant, Montolivo, De Jong, Muntari, Birsa, Balotelli, Kakà.
Un anno dopo ne sono rimasti in due (anche se il terzo, entrato dopo due minuti, si è poi rivelato il peggiore in campo), oltre ovviamente al nuovo allenatore. L’avversario era più scarso, il risultato è stato identico, la prestazione pericolosamente simile. Di tiri ne sono stati scoccati quattro (Poli, Torres e Menez nel primo tempo, solo El Shaarawy nella ripresa), ma le maggiori preoccupazioni di Sorrentino sono state i rinvii di piede. Con sinistra puntualità dopo le parole pre-partita di Galliani che annunciava di aver fissato i premi per il terzo posto, Inzaghi ha fatto una confusione dell’ostia, ha iniziato con una formazione leggerissima – mandando al massacro il povero Saponara – e nel secondo tempo ha peggiorato ulteriormente la situazione, imbottendosi inutilmente di punte come neanche Carlos Bianchi ai tempi della Roma. Che più punte non sia uguale a più tiri in porta, è un luogo comune che suona abusato persino per un telecronista RAI; questo dà la cifra della confusione mista a disperazione di Inzaghi contro il Palermo.
Il punto è che, dopo Ancelotti, tre degli ultimi quattro allenatori del Milan sono stati allenatori che non avevano mai allenato a livello professionistico. A differenza di Inzaghi, Leonardo e Seedorf avevano un ego delle dimensioni della Groenlandia e sono ben presto andati a sbattere, alienandosi molto presto le simpatie del volubile Presidente. Pippo invece è più realista del re e soprattutto ha ben presente il ricordo di Clarenzio, finito arrosto in un amen e subito scaricato dallo stesso uomo che appena due mesi prima gli aveva sottoposto un triennale. Perciò accetta il rischio di passare per yes-man e accoglie col suo proverbiale Entusiasmo ogni visita presidenziale del venerdì pomeriggio, in cui Berlusconi – risentitosi di colpo importante e galvanizzante per l’ambiente – dispensa perle di saggezza, rallegra i tristi e cura gli afflitti con quei poteri taumaturgici che tutti quanti gli riconosciamo da anni.
#levisiteaMilanello sono riprese di colpo da un paio di mesi, dopo l’ondata dell’autunno-inverno 2012-2013 che aveva esclusivamente scopi elettorali, in cui Berlusconi non mancava peraltro di far sentire la propria fiducia incondizionata ad Allegri (“Guardiola? Sarà difficile ma ci proveremo“, diceva per esempio il 24 novembre 2012, denotando un realismo ammirevole per un uomo di oltre settant’anni). Quanto ai consueti consigli tattici, è sempre la solita zuppa: due punte fisse, attaccanti che devono giocare più vicini alla porta, ricerca costante del bel giuoco, e magari piantiamola con ‘sto Rijkaard, c’è Claudio Borghi che è molto più forte.
A Berlusconi che si lamentava che Kakà giocasse troppo lontano così come il nonno suonato si lamenta che i giovani sono tutti maleducati e non uno che si alzi sull’autobus per farlo sedere, il suddetto Ancelotti rispondeva così: andava da Kakà e gli diceva “Gioca seconda punta, ma solo per i primi cinque minuti”. Ma Inzaghi non ha due Champions nel curriculum, e neanche una promozione in A con la Reggiana. Nella sua breve carriera non ha fatto altro che onesta difesa e contropiede, schema pedissequamente riproposto nelle prime tre partite. Partito con l’idea di fare quel che può, Superpippo si è rapidamente convertito all’idea di fare quel che deve: assecondare il Presidente, più per paura che per convinzione, aspettando il croccantino settimanale (“La squadra è da 7, ma l’allenatore è da 8″, ha detto giusto venerdì scorso). Il suo scarso polso e la passione per il quieto vivere si stanno estendendo anche ai parenti più prossimi dei giocatori più scontenti. La moglie di Pazzini muggisce che il maritino non gioca mai? Pippo gli dà mezz’ora contro il Palermo, in cui il bolso Pazzo si limita a due sponde e nulla più. E così la squadra, che già non è attraversata da un animus pugnandi irresistibile (se il capitano è Abate…), ne risente ancora di più. Ringalluzzito, Berlusconi ha ripreso a concedersi persino qualche invasione di campo extra: nell’intervallo di Milan-Fiorentina, con la squadra peraltro in vantaggio, è sceso negli spogliatoi e ha strigliato per bene la squadra colpevole di fargli fare brutta figura con il magnate di Hong Kong seduto accanto a lui in tribuna. Poi è tornato a casa in anticipo (non perché si stesse annoiando, intendiamoci, ma perché la condanna per frode fiscale dell’agosto 2013 gli impone di rientrare a casa entro le 23). Chissà come c’è rimasto male il magnate di Hong Kong.