Originariamente Scritto da
Moloch
ipotizzando per semplicità valori assolutamente arbitrari, fai che la benzina abbia un contenuto energetico di 100.
facciamo che la resa del motore a scoppio sia un 20%: il 100 della benzina diventa un 20 di energia cinetica, quella che muove le ruote.
cosa fanno gli impianti di creazione dell'idrogeno on-board? prendono quel 20 di energia cinetica generata dal motore, e tramite una dinamo la mutano in energia elettrica, quella che poi di solito va a ricaricare la batteria dell'auto. essendo il rendimento di una simile operazione inferiore a uno, otterremo, poniamo, un 18 di energia elettrica.
con quel 18 alimenti il processo di elettrolisi, o la supercazzola brematurata di viviani coi magneti, è uguale: il rendimento rimarrà inferiore a uno e otterrai idrogeno con, poniamo, un "valore energetico" di 15.
ora prendi quel 15 dell'idrogeno e ci fai andare il motore, il quale, ricordiamolo, ha una resa del 20%: alla fine ottieni energia cinetica per un "valore" di 3
i numeri reali ovviamente saranno meno drammatici, ma aumentando i passaggi di trasformazione avrai sempre una resa inferiore rispetto ad un processo a meno passaggi, per quanto efficiente la tecnologia possa essere.