o sono orbo io o non hanno scritto con quale cazzo di modello s'è presentata la fiat.
la bravo? la freemont? la 500 abarth? la thema? la ghibli?
mistero.
o sono orbo io o non hanno scritto con quale cazzo di modello s'è presentata la fiat.
la bravo? la freemont? la 500 abarth? la thema? la ghibli?
mistero.
Se han preso la Leon, suppongo che l'alternativa di casa fosse Bravo o Giulietta.
per quanto riguarda la Polizia bisognerebbe anche distinguere i vari reparti (volante, stradale, celere...) che spesso hanno mezzi differenti
ad esempio le volanti sono quasi tutte 159 e Bravo
la celere, a parte fuoristrada e furgoni, ha Punto e Stilo
invece le "straniere" solitamente sono in dotazione alla polstrada (A4, 320, Skoda, Subaru.. ecc), oltre alle 159, e mi pare siano quasi tutte SW. Ah e poi ci sono le Lamborghini
quoto! ;-)
http://www.wallstreetitalia.com/arti...ent=FeedBurnerDopo 10 anni Eni perde il primato nell'industria italiana, sorpasso di Fiat
di: WSI Pubblicato il 23 ottobre 2014| Ora 16:51
Il Lingotto primeggia. Ma sono sempre meno i dipendenti che lavorano in Italia.
Il gruppo Fiat ha sorpassato Eni come primo gruppo industriale italiano. E' quanto emerge da un report di Mediobanca.
ROMA (WSI) - Il gruppo Fiat ha sorpassato Eni come primo gruppo industriale italiano. Il sorpasso è avvenuto nel corso del primo semestre 2014, con il gruppo Exor che ha realizzato vendite per 58,1 miliardi contro i 56,6 miliardi del colosso petrolifero.
Se i numeri saranno confermati sull'intero anno, si tratterebbe della perdita del primato di Eni dopo un decennio incontrastato di supremazia. E' questa la più rilevante novità della consueta classifica dell'Ufficio Studi di Mediobanca sulle principali società italiane, che da anni non vedeva ribaltoni al vertice.
Nel 2013 il primato è in mano tuttavia ancora all'Eni, che ha mantenuto lo scettro di regina degli utili: lo scorso anno il fatturato, seppur in contrazione del 9,8%, è stato di 114,7 miliardi, tallonato subito dietro da Exor-Fiat che, con ricavi per 113,7 miliardi (di cui 54,3 mld in capo a Chrysler). Da sottolineare, comunque, come le vendite domestiche contano per appena l'8% del giro d'affari.
Exor-Fiat primeggia anche nella classifica di gruppo con il maggior numero di dipendenti. Ma sempre meno lavorano in Italia.
L'azienda conta a fine 2013 quasi 306mila addetti, in aumento del 6,5% rispetto al 2012: non accadeva dal 1989 che si superasse quota 300mila, anche se la distribuzione geografica era ben diversa: allora l'80% lavorava nel nostro Paese, oggi ne resta poco più del 26%.
Invariate la terza, quarta, quinta e sesta posizione con Enel, Gse, Telecom Italia e Finmeccanica.
Edison è settima (dalla nona posizione) grazie anche al calo delle vendite di Esso Italiana (ottava) che le fa perdere quasi tutto il vantaggio sulla nona piazza occupata dalla Edizione dei Benetton, anch'essa scesa di una posizione.
Stabili nella top20 stilata dall'Ufficio Studi di Mediobanca troviamo Saras e Poste Italiane al decimo e undicesimo posto.
Per quest'ultima, si segnala che se i premi assicurativi del gruppo (13,2 mld) fossero sommati ai ricavi postali e finanziari, emergerebbe un gruppo da 22,6 miliardi, sesto assoluto nel rank 2013, davanti a Finmeccanica.
Kuwait Petroleum sale di una posizione (da 13esima a 12esima) per l`uscita di Erg (passata alla posizione 22 dopo la cessione della raffineria Isab a Lukoil). Recuperano tre posizioni Ferrovie dello Stato (13 da 16) e Luxottica (14 da 17). In quindicesima piazza si trova Prysmian scesa dalla quattordicesima. I supermercati Esselunga di Caprotti sono 16esimi (+2 posizioni da 18esimi), segue TotalErg (da 15esima a 17esima). Pirelli passa da 20esima a 18esima.
Ge Italia Holding (già Nuovo Pignone) è l'unica new entry della Top20 e si piazza in 19esima arrivando dalla 29esima posizione, grazie all`ampliamento del perimetro di consolidamento (Sondex e GE Avio). Chiude la Top20 A2A.
In sintesi, nella Top20 nove delle prime 20 società italiane appartengono al settore energetico, cinque alla gestione di infrastrutture o ai servizi con soli sei gruppi operanti nella manifattura (Fiat/Exor, Finmeccanica, Luxottica, Prysmian, Pirelli e Ge Italia). Tre di questi hanno un fatturato italiano uguale o inferiore al miliardo. Sette gruppi sono a proprietà pubblica, otto includendo Edison che fa capo a EdF. Quelli a controllo straniero sono cinque.
Il quadro manifatturiero sarebbe meno desolato, rileva l'indagine, se si considera che alcune importanti attività industriali, riconducibili a proprietà italiana, non sono comprese nella graduatoria che riguarda le sole imprese con sede in Italia. Per esempio il Gruppo Techint, nel cui perimetro la ricade Tenaris della famiglia Rocca, ha raggiunto nel 2013 quota 19,1 miliardi di euro di ricavi e sarebbe il sesto gruppo italiano dietro Telecom. Il gruppo Ferrero, nella sua configurazione mondiale sotto la holding lussemburghese Ferrero International S.A., ha raggiunto gli 8,1 miliardi nel 2013 e si piazzerebbe in 12esima posizione. (TMNEWS)
http://icsphotography.it/2014/10/fia...er-il-brasile/Fiat Bravo: il facelift per il Brasile!
Presentata pure lei al Salone dell’Auto di San Paolo, in Brasile, questa versione rinnovata della Bravo, presenta un anteriore di nuovo disegno, con la calandra inedita, arricchita da due “baffi” cromati a circondare il logo Fiat e la zona dei fendinebbia modificata. In armonia con il nuovo design anteriore, la parte posteriore della nuova Fiat Bravo si è aggiornata. I fanali posteriori sono stati modificati, il paraurti è stato ridisegnato. Inediti anche i cerchi in lega.
La gamma motori sarà composta dai benzina 1.8 16V, 1.4 16V T-Jet, equipaggiabili con il cambio automatico Dualogic o manuale a 6 rapporti. Debutteranno inoltre gli allestimenti “Sporting” (quella bianca nelle foto) e “Blackmotion” (quella nera)
http://icsphotography.it/2014/10/fia...mo-di-pick-up/Fiat FCC4 Concept: profumo di pick-up!
È stato presentato oggi al Salone dell’Auto di San Paolo, in Brasile, questo concept che anticipa uno dei due pick up di casa Fiat. Secondo i designers, “coniuga il DNA del marchio col lusso e lo spazio interno di una berlina di grandi dimensioni”. Un vero e proprio “coupé a quattro porte” con l’anima avventurosa, caratterizzato dalla fanaleria a led, dalla fiancata muscolosa, dalle porte a libro e molto altro.
29 ottobre 2014
Ferrari scorporata da Fica: il titolo prende il volo in Borsa
La separazione verrà effettuata con un'offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10%
14:40 - Ferrari verrà scorporata da Fca. La separazione verrà effettuata con un'offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10%. Dopo l'annuncio, il titolo del Lingotto inverte la rotta in Borsa e con un rally si porta a quota 8 euro, venendo sospeso al rialzo.
Dopo lo scorporo, la Fca si aspetta che le azioni Ferrari saranno quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato europeo. Mediante un'offerta registrata presso la Sec e rivolta a investitori istituzionali statunitensi e internazionali, il cda di Fca ha dato il via libera a un convertendo da un ammontare nominale complessivo sino a 2.5 miliardi di dollari Usa di obbligazioni a conversione obbligatoria.
http://www.motori24.ilsole24ore.com/...te-su-fiat.phpTofas investe 800 milioni per produrre le eredi di Bravo e Linea
La Tofas investirà un miliardo di dollari (circa 800 milioni di euro) per produrre le eredi di Bravo e Linea. La società turca, partecipata al 37,9% da Fiat Chrysler, produrrà dal 2016 a Bursa tre nuovi modelli destinati in gran parte all'esportazione: una berlina a due volumi (erede della Bravo), una tre volumi che sostituirà la Linea e una station wagon – modello assente dalla gamma Fiat da quando fu interrotta la produzione della Stilo SW. L'obiettivo di Tofas – spiega un comunicato alla Borsa di Istanbul – è di produrre 1,3 milioni di unità tra il 2016 and 2023 (circa 160mila l'anno).
I tre modelli made in Turkey saranno basati sulla piattaforma “small Us wide”, la stessa su cui è basata la 500L prodotta in Serbia. L'erede della Linea, la prima ad arrivare sul mercato, dovrebbe essere disponibile dalla fine dell'anno prossimo. A Bursa viene prodotto anche il Doblò, la cui nuova edizione dovrebbe essere lanciata nei primi mesi del 2015. La produzione della Bravo a Cassino è stata interrotta quest'estate; le vendite dell'auto, lanciata nel 2007, erano scese a poco più di 3mila unità nei primi nove mesi del 2014 (dati Jato Dynamics).
Ennesima truffa?
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2...ac5de1375.htmlFiat: T. Imerese, Grifa produrrà citycar
La componentistica sarà la stessa della nuova Panda
(ANSA) - PALERMO, 10 NOV - A Termini Imerese Grifa produrrà citycar e la componentistica (dai motori alle parti elettriche, dallo sterzo ai semiassi al cambio) proverrà dalle stesse aziende che foniscono alla Fiat i pezzi per la nuova Panda. Lo rende noto la Fiom, al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico con azienda, Invitalia, il sottosegretario Claudio De Vincenti, e i rappresentanti del governo regionale sul futuro dello stabilimento siciliano, chiuso nel novembre 2011.
Ma i cassintegrati di T. imerese vengono ancora pagati?
http://www.ilgiornale.it/news/econom...a-1068363.htmlCosì Volkswagen «studia» la nuova Fca
La cosa è comprensibile se si pensa che ancora a metà luglio il patriarca della Volkswagen, Ferdinand Piech, aveva compiuto un ultimo tentativo per impadronirsi di Fiat e se fosse stato possibile di Chrysler, precedentemente sfuggita al suo diretto concorrente Daimler.
Se il colpo gli fosse riuscito, Piech avrebbe posto fine alla lunga marcia intrapresa dalla Vw per divenire entro il 2018 il numero uno a livello mondiale. Gli è invece andata male («Posso ancora aspettare», sembra sia stato il suo commento) e per il momento Piech dovrà occuparsi della radicale dieta prescritta dall'ad Martin Winterkorn a una Volkswagen cresciuta molto in fretta, e ora alle prese con margini di guadagno esegui e costi di produzione elevati.
È una coincidenza che anche Marchionne, completata la fusione con Chrysler, abbia annunciato di voler ritirarsi proprio nel 2018? Probabilmente no. Secondo Winterkorn, il settore dell'auto è alla vigilia di uno dei più grandi cambiamenti che si siano mai verificati nella storia. Marchionne afferma che la strategia di sviluppo di Fca non è molto diversa dalla Volkswagen.È quella cioè di un gruppo con un segmento «premium» - Alfa, Maserati e Jeep - in grado di assicurare quei margini di guadagno a due cifre percentuali che i modelli di massa Fiat e Chrysler non potranno mai dare. Con la differenza che, rispetto a un gruppo Vw già presente livello globale, Fiat negli ultimi anni ha dovuto concentrarsi sull'acquisizione di Chrysler. Uno dei compiti di Marchionne sarà quindi ora quello di trovare per Fca un forte partner in Asia. Altrimenti, al contrario del gruppo Volkswagen, Fiat e Chrysler rischierebbero di restare prevalentemente due marche regionali.
Il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung , in un recente articolo intitolato «Mamma mia, here we jeep again» promuove per la prima volta la fusione Fiat-Chrysler, definendolo «un matrimonio felicemente riuscito». Soprattutto per quanto riguarda Jeep, che sta andando bene sia sul particolarmente esigente mercato tedesco sia negli altri Paesi.
Il successo dovrebbe estendersi dal prossimo anno anche alle auto dell'Alfa-Romeo, una marca che fino a una decina di anni ha avuto un grandissimo prestigio tra gli appassionati dell'auto premium in Germania, di cui lentamente ci si sta ora ricordando. Tutti i concessionari tedeschi con cui abbiamo avuto modo di parlare nelle varie regioni della Germania hanno espresso la convinzione che dopo la fusione Fiat-Chrysler un rinascimento sul mercato tedesco dell'Alfa-Romeo è ancora del tutto possibile. Come a suo tempo accadde alla Porsche, che fu salvata in extremis dal fallimento da Wendelin Wiedeking, un coraggioso manager che seppe guardare lontano.
L'alfa romeo in Germania la compravano solo gli immigrati italiani.
Ora o sono tornati in Italia, o hanno figli che ormai sono tedeschi e quindi schifano le auto italiane.
Fiat prima con la scusa della crisi ed ora con 'sto matrimonio sono cinque anni che procrastina.
Ma almeno le jeep sono nuove.
Han detto che il brand Alfa ha molto più valore e visibilità di LanciaL'alfa romeo in Germania la compravano solo gli immigrati italiani.
Ora o sono tornati in Italia, o hanno figli che ormai sono tedeschi e quindi schifano le auto italiane.
Fiat prima con la scusa della crisi ed ora con 'sto matrimonio sono cinque anni che procrastina.
Ma almeno le jeep sono nuove.
Si saranno fatti i loro conti
O almeno spero
beh, grazie all'attuale classe dirigente, al vaticano e relativo zerbiname, facendo entrare porci e cani come non ci fosse un domani, ai ritmi attuali a medio termine non ci saranno più italiani a cui venderle manco in italia, con buona pace dei piani bradipeschi di marpionne su alfa romeoL'alfa romeo in Germania la compravano solo gli immigrati italiani.
Ora o sono tornati in Italia, o hanno figli che ormai sono tedeschi e quindi schifano le auto italiane.
Fiat prima con la scusa della crisi ed ora con 'sto matrimonio sono cinque anni che procrastina.
Ma almeno le jeep sono nuove.
Ultima modifica di Lord Derfel Cadarn; 18-11-14 alle 09:33:55
http://www.alvolante.it/news/fiat-pu...de-2016-338316Fiat Punto: la sua erede è un “mal di testa”
La Fiat sa che la Punto ha bisogno di un'erede, ma non vuole realizzarla perdendoci soldi: e sta cercando la soluzione.
PREVISTA NEL 2016 - Nel piano industriale del gruppo Fiat Chrysler 2014-18 nel 2016 è prevista un nuovo modello del “segmento B”, cioè un'auto intorno ai 4 metri di lunghezza, a marchio Fiat. Facile prevedere che si tratti dell'erede dell'attuale Fiat Punto che, pur aggiornata, ormai risale al 2005. Ma, a quanto pare, la Fiat non ha ancora completamente definito il progetto. Ha indagato il sito australiano CarAdvice che ha avuto occassione di raccogliere le parole del responsabile del marchio Olivier Francois, il quale dice: “ci stiamo veramente lavorando sodo, sappiamo che abbiamo bisogno di un'auto del segmento B, ma non vogliamo perderci, e questo fonte di mal di testa”.
500 O NON 500? - Francois sottolinea che non è semplicemente una questione di far entrare l'erede della Punto nella famiglia della 500 o meno. “La Clio, la 208, la C3 sono auto valide, diciamocelo, dove possiamo fare meglio e perché noi dovremmo guadagnarci quando tutti questi costruttori ci perdono?” si chiede il responsabile della Fiat. Che poi aggiunge "l'auto fisicamente esiste già e che ci sono un paio di idee su come superare questo problema della redditività apparentemente insormontabile". Ma sarà o meno parte della famiglia 500? Ed è qui, stando alle risposte del top manager francese, che scricchiola la teoria, supportata da passate voci, che l'erede della Punto sarà una sorta di 500 a cinque porte. “Nel piano quinquennale non credo ci siano evoluzioni nell'ambito della famiglia 500” ha proseguito Francois, che però poi aggiunge “ci sarebbe spazio per un altro paio di modelli, ma prima dobbiamo vedere come va la 500X, se sarà il successo che ci aspettiamo, e verificare se possiamo “stirare” così tanto il brand 500 senza “strapparlo”.
Mi sembrano tutte valutazioni giustissime.
Sul segmento B non ci si guadagna, bisogna accettare la realtà.
...e non produrre più segmenti b.
In effetti è un bel dilemma, lo scrivono pure nell'articolo
Il discorso è lungo, diciamo brevemente che puoi permetterti di produrre in perdita per mantenere un piede in un determinato segmento se hai altri settori e mercati profittevoli
(leggasi: VW)
Altrimenti se non hai le spalle grosse, il gioco non vale molto la candela. Certo che sparire proprio dal segmento B...
Meh mah boh
ma se non conviene il segmento b perché non lo abbandonano tutti?
Cmq anche la 500 meriterebbe un'aggiornatina.
http://www.quattroruote.it/news/novi..._200_euro.htmlNuova Fiat DoblòIn vendita in febbraio al prezzo base di 18.200 euro
La Fiat presenta l'aggiornamento della gamma Doblò, disponibile a partire da 18.200 euro in Italia (messa in strada esclusa) e in consegna dal mese di febbraio 2015. La famiglia dei modelli include due varianti di altezza, due versioni di passo e i modelli a cinque e a sette posti; inoltre i clienti potranno scegliere tra 11 colori della carrozzeria e i tre livelli di allestimenti Pop, Easy e Lounge. Il restyling della Doblò ha interessato il frontale, il cofano, i gruppi ottici e l'abitacolo, con la rinnovata plancia che può ospitare il sistema multimediale Uconnect con schermo da cinque pollici con navigazione satellitare TomTom, il software Eco Drive e la radio digitale Dab. In alternativa viene offerto in opzione un impianto audio Mp3 con Bluetooth e prese Aux e Usb, mentre sul modello base è presente soltanto la predisposizione.
Interni molto versatili. Sono nuovi anche volante e strumentazione e sono stati spostati in posizione più comoda i comandi dell'ASR e dello Start&Stop. Come da tradizione abbondano i vani portaoggetti, come il cassetto anteriore capace di ospitare un tablet da 10 pollici e sono molte le soluzioni pensate espressamente per l'uso familiare della vettura, così come sono da record i valori di capacità del bagagliaio, che in base alla configurazione offre da 790 fino a 4.000 litri, con la cappelliera regolabile che può sostenere fino a 70 kg di peso.
Più silenziosa. Sul fronte della sicurezza, tutti i modelli possono contare sull' ESP e sull' Hill Holder di serie, mentre il comfort è garantito dai nuovi materiali fonoassorbenti, che sui modelli diesel hanno ridotto la rumorosità fino al 5% e dalla disponibilità su tutti gli allestimenti del climatizzatore con nuove bocchette maggiorate anche per la zona posteriore.
Motori. La gamma propulsori include i benzina 1.4 95 CV e 1.4 T-Jet 120 CV, i diesel 1.6 Multijet 90 CV e 105 CV e 2.0 Multijet 135 CV e la versione bi-fuel a Metano 1.4 T-jet 120 CV Natural Power. L'unico modello che può essere dotato di cambio automatico, il robotizzato Dualogic, è il 1.6 a gasolio da 90 CV, mentre per il cambio manuale sono state migliorate sia la manovrabilità che la precisione degli innesti.La nuova Fiat Doblò potrà essere personalizzata grazie alla gamma di accessori Mopar, che include i sistemi di trasporto per l'attrezzatura sportiva, i cerchi in lega e le calotte specchietti, oltre ai servizi di manutenzione programmata. L.Cor.
Prezzi Iva inclusa e messa in strada esclusa:
Fiat Doblò 1.4 95 CV Pop: 18.200 euro
Fiat Doblò 1.4 95 CV Easy: 19.400 euro
Fiat Doblò 1.4 95 CV Lounge: 21.400 euro
Fiat Doblò 1.4 T-Jet 120 CV Easy: 20.700 euro
Fiat Doblò 1.4 T-Jet 120 CV Lounge: 22.700 euro
Fiat Doblò 1.4 T-Jet 120 CV Natural Power Pop: 20.700 euro
Fiat Doblò 1.4 T-Jet 120 CV Natural Power Easy: 23.900 euro
Fiat Doblò 1.4 T-Jet 120 CV Natural Power Lounge: 25.900 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Pop: 20.700 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Dualogic Pop: 22.000 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Easy: 21.900 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Dualogic Easy: 23.200 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Lounge: 23.900 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 90 CV Dualogic Lounge: 25.200 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 105 CV Pop: 21.200 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 105 CV Easy: 22.400 euro
Fiat Doblò 1.6 Mjet 105 CV Lounge: 24.400 euro
Fiat Doblò 2.0 Mjet 135 CV Easy: 23.900 euro
Fiat Doblò 2.0 Mjet 135 CV Lounge: 25.900 euro
Fiat Doblò Maxi 1.6 Mjet 105 CV Easy: 23.900 euro
Fiat Doblò Maxi 1.6 Mjet 90 CV Dualogic: 24.000 euro
Fiat Doblò Maxi 2.0 Mjet 135 CV Easy: 24.700 euro
Il doblo a metano non mi dispiacerebbe...certo che 24k per l'allestimento intermedio sono una cifra non da poco...
Inviato dal mio Nexus 7 utilizzando Tapatalk
Today, Chrysler Group LLC, the remains of Chrysler Corporation, announced its name change to the clumsy triple-acronym FCA US LLC. Fiat Group Automobiles SpA has also changed its name, to FCA Italy SpA.
Ultima modifica di Scott; 16-12-14 alle 22:45:27