Ottimo horrorazzo da pomeriggio senza un cazzo da fare. Durante l'ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione, un minatore porta la figlia nella miniera di carbone a visitare gli scavi.
Ovviamente c'è un crollo e la sua squadra, figlia compresa, rimangono bloccati sotto. In attesa dei soccorsi, come potete immaginare, iniziano a succedere le robbe brutte, perché oltre alla mancanza di ossigeno e alla paranoia strisciante, là sotto non sono soli...
Decentissimo e senza pretese, buon ritmo, personaggi scemi da far massacrare senza pietà, sangue soddisfacente. Promosso!
Da non confondere con:
I soliti ragazzotti teen si concedono una gitarella nei boschi, e finiscono imprigionati su una barchetta in mezzo al lago alla mercé di un pescione preistorico carnivoro, una leggenda di quei posti. Un po' la stessa situazione di quel racconto di King, La zattera.
Pessimo sotto tutti i punti di vista, personaggi odiosi, attori cani che più cani non si può, trucco imbarazzante e storia tirata per le lunghe. Unico punto a favore una certa imprevedibilità su chi muore prima.
Ah, c'è anche il tizio sulla sedia a rotelle di breaking bad. Comunque brutto di quel tipo di brutto che non diventa bello ma resta tale.