senz'altro prima della psx i videogiochi erano considerati alla stregua di 'giocattoli', roba per bambini e ragazzini
però è anche vero che è stata una questione generazionale. i ragazzini cresciuti con gli 8 e 16 bit, sono diventati grandi, ed hanno continuato a giocare con la psx e la ps2
a parte ciò, chi come me pone l'anno zero con la generazione 8bit (approposito, faccio notare che jovanotti e jerry calà non erano ESATTAMENTE dei testimonial nerd...), la mette non tanto in termini di vendite o ampiezza del mercato (in tal senso, fatte le dovute proporzioni, l'atari 2600 ha spaccato decisamente di più rispetto a qualsiasi altra console, arrivando ad influire sulla vita lavorativa della gente -e dunque non proprio sui ragazzini- e soprattutto a saturare il mercato, operazione non più riuscita da nessun'altro)
quanto in termini di differenze tecnologiche e filosofie, diciamo così
prima l'industria dei videogiochi era un qualcosa di molto amatoriale. roba da scantinato o garage, per dire. i giochi venivano programmati da singoli individui in poco tempo
con nintendo, sega, commodore (che stava un po' a cavallo, in realtà. come del resto atari. ultima delle vecchie, prima delle nuove) l'industria iniziava a somigliare maggiormente a quella di oggi.
psx ha aumentato i numeri ed ampliato il bacino d'utenza, sdoganando il videogioco
però vi posso assicurare che il ragazzino videogiocatore degli anni 80/90, quello da nes/snes/c64/md, non era tanto diverso da quello del 90/2000 della psx
d'altro canto, un fenomeno simile, se non maggiore, a quell odella psx, l'abbiamo visto poi con il wii ed il 3ds: robin williams e NICOLE KIDMAN che fanno da testimonial, mamme e nonni che si mettono a giocare...