Calciomercato: Juve-Dybala: 25 milioni. Offerta di Marotta al Palermo Comprensiva di contropartite tecniche. Nuovo summit a breve. Accelerata bianconera, trattative in corso con Zamparini: l’ad è in pole per l’argentino ormai da un mese. Le parti si sono notevolmente avvicinate

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TORINO - La svolta è, in realtà, un colpo di accelerata dato come mai prima, anche se già da un mese la Juve era scattata in pole nella corsa a Dybala. Siamo sul filo di una coerenza che le trattative stanno ulteriormente portando alla luce. Quel vantaggio, quel canale privilegiato che vanta Marotta, quel corridoio di mercato battuto e allargato nel tempo costituiscono lo scenario all’interno del quale si è materializzato, ora, un passo in avanti determinante, per quanto non decisivo. L’ad della società bianconera ha fatto il prezzo, come si dice. E l’ha comunicato a Zamparini. In realtà, al presidente del Palermo, Marotta ha fatto un nuovo prezzo: un rialzo significativo, rispetto alle piattaforme economiche lucidate tre settimane fa, che ha avvicinato notevolmente le parti. Che la Juve fosse in pole per il talentuoso attaccante argentino non è una novità (Zamparini dixit a questo giornale, l’11 febbraio: «Marotta mi ha chiesto Dybala e io sarei felice di venderglielo a lui, vorrei che restasse in Italia»).
COME...AMAURI - La chiave di queste ore assume (anche) i contorni di una svolta, perché il presidente del Palermo sta dimostrando una qual certa elasticità nel prendere in considerazione un’offerta composta: cash più contropartite tecniche. Il che è esattamente quanto ha intenzione di fare la Juve. Marotta è disposto a investire una cifra anche notevole, per il 21enne attaccante, in possesso pure di passaporto italiano (e anche questo ha il suo peso, al tavolo delle trattative). L’ad è salito nella valutazione del giocatore, sino a toccare la soglia dei 25 milioni. Una cifra ideale, diciamo così, in considerazione della volontà di Marotta di inserire nell’operazione anche uno o due giocatori controllati dalla Juve, in modo da ridurre l’entità del cash. Sulla falsariga di quanto accadde per il trasferimento a Torino di Amauri, valutato 22,8 milioni (ai tempi di Secco ds, in bianconero): la Juve versò 12,5 milioni, con allegate la cessione di Nocerino e la comproprietà di Lanzafame.