Più o meno un mese fa, in questo stesso spazio, abbiamo raccontato della decisione della Motion Picture Association of America (MPAA), l'equivalente cinematografico della RIAA, di non spedire più a casa dei giurati degli Academy Awards i DVD screener dei film in concorso (ossia copie del film riservate alla stampa), per arginare almeno parzialmente il fenomeno dei film illegali su Internet, che sempre più spesso cominciano a circolare ancor prima della loro uscita nelle sale. Ai poveri giurati, insomma, toccherà andare al cinema per analizzare criticamente i candidati al prossimo premio Oscar.
Dimostrandosi morbosamente attaccati ai propri piccoli privilegi come chiunque altro al mondo, centocinquanta registi hanno deciso di esprimere il loro dissenso nei confronti di questa decisione: «al diavolo la pirateria, lasciatemi gustare un bel film sul divano di casa mia»! Tra i "rivoltosi" troviamo nomi del calibro di Robert Altman, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Sydney Pollack, Barry Levinson, Pedro Almodovar, Bernardo Bertolucci, Spike Jonze, Paul Thomas Anderson, Robert Rodriguez e Robert Redford, che hanno chiesto formalmente a Jack Valenti, presidente della MPAA, di revocare la decisione. La MPAA ha risposto ufficialmente di comprendere le loro motivazioni, ma che non cambierà idea. La battaglia è aperta...