Originariamente Scritto da
Picard
L'Inferno come punizione e fuoco eterno è un retaggio di una vecchia dottrina del catechismo di Pio XII, disconosciuto dalla Chiesa sin dagli anni 60 con il Concilio, e nel Nuovo Catechismo non se ne fa menzione.
L'inferno è, come sempre, una libera scelta dell'uomo di rinunciare a Dio. Una scelta che, però, non si fa al momento dell'incontro con Dio dopo morti, ma durante tutta la vita, frequentandolo, cercando di vivere nel modo più retto possibile e seguendo la via di Gesù.
Il tormento è in pratica auto-inflitto, perché rinunciare a Dio (perché non esiste, perché lo odio, perché...) è una scelta che, se fatta davvero col cuore (Dio conosce i pensieri dell'uomo e sa ben riconoscere le miliardi di attenuanti del caso) o con odio è una scelta per l'eternità.
Immagina: tu muori, rifiuti Dio e magari vivi anche "male", perseguitando il prossimo e cercando di ucciderlo o ferirlo per puro odio. Neghi l'esistenza di Dio. Non esiste. Alla morte lo incontri e ne vedi lo splendore MA, nonostante tutto, lo hai rifiutato. Non sei in grado di cambiare idea, semplicemente non puoi, sei nato libero di rifiutarlo, come ognuno di noi è libero di disobbedire alla mamma quando dice: "Non attraversare con il rosso".
Passerai l'eternità senza vedere Dio, e ora sai che esiste, per un attimo lo hai pure "visto".
Ecco, riassunta un po' e spiegata alla meglio questa è la posizione della Chiesa sull'Inferno nel 2015.