Ma è vero che se De Luca vince, non può governare?
Ma è vero che se De Luca vince, non può governare?
Secondo la legge Severino sarebbe sospeso.
Ma anche il giudizio è in sospeso in quanto il TAR si deve ancora esprimere...
ma chi si esprime sul giudizio del tar? e su quello che si esprime su chi esprime il giudizio sul tar? in italia mi sa che si esagera veramente come quantita' di ricorsi e tempistiche degli stessi. e' un po' difficile far funzionare uno stato se non sai manco se le leggi che fai restano o ti vengono smantellate dopo x anni coi casini che ne conseguono.
Ultima modifica di gmork; 10-05-15 alle 09:13:38
Il Tar si è già espresso venerdì.
sto leggendo ora. se ho capito bene, venerdi' c'era il tar, a ottobre la consulta. pero' la cassazione ha stabilito che il tar non ha giurisdizione sugli atti di sospensione di amministratori locali. ma de magistris era stato reintegrato come sindaco proprio dal tar e con la conferma del consiglio di stato.
chiamiamo quelli di mistero o mettiamo su la musichetta di "oggi le comiche"?
Ultima modifica di gmork; 10-05-15 alle 09:28:41
bella pure la storia delle candidature bocciate da de luca stesso, non c'è che dire
ridicolo. in che mani siamo...
quasi voterei i grillini, se non fossero grillini
Mi farò un ricco ponte fuori.
oddio uguale
Piuttosto avete letto dell'infermiere che a Secondigliano si è messo a sparare sulla gente facendo 4 morti dopo una lite per il filo della biancheria?
Con regolare porto d'armi, in casa aveva un arsenale. È proprio vero che la capa è una sfoglia di cipolla.
Qualche malpensante ha collegato la cosa ai risultati sportivi del Napoli nelle ultime settimane?
io
Ad occhio vedo che ha 2 revolver, coltello, machete (kills), un AK 47 con calcio alleggerito, uno Shotgun della polizia USA, una carabina di precisione un fucile da caccia ed un fucile d'assalto che non ho mai visto prima.
Ma darsi al Softair no?
Lettera di un camorrista ai giovani universitari napoletani.
Un’esecuzione in piena regola, alle ore 11. Zona universitaria. Gennaro Fittipaldi, ventiquattrenne pregiudicato per droga ed estorsione, è stato freddato dai sicari con un solo colpo mortale alla testa. Tanto spavento, tanto chiasso. Emergenza sicurezza? Cerchiamo di essere seri.
Di solito, il meccanismo si ripete uguale a se stesso: se in città si spara ed il sindaco è di Destra, tutta la Sinistra corre e si agita contro la “repressione che non funziona.” Se in città si spara ed il sindaco è di Sinistra, tutta la Destra corre e si agita contro la “mancanza di sicurezza.” E se il sindaco è “Arancione?” In quel caso tutta la Destra e tutta la Sinistra corrono e si agitano a dire che in città c’è un problema: la camorra.
Così, d’un tratto, persino i sellini vozziani, specie in via d’estinzione, pronta all’autoscioglimento in attesa del parto gemellare di Landini e Civati, scoprono che a Napoli si muore, che ci sono i cattivi, che si spara in mezzo alla gente e che se vai all’università rischi di farti la “bua.” I giovani universitari, per non saper né leggere né scrivere, socializzano sui social tuonando contro “lo schifo di questa città”, contro “l’invivibilità delle nostre terre”, contro “il rischio di morire in pieno giorno, in pieno centro.” Ed in pieno maggio, perché no?
Sono uno di loro, uno che spara anche io. Da camorrista navigato, non posso che consigliare a tutti questi giovani un minimo di dignità. Si, da camorrista non pentito, da criminale vero o presunto. Abbiamo alzato troppo il tiro? Sparare in pieno giorno in un luogo così affollato è un assurdo? Dai, ma siete fessi o cosa? Succede da sempre, abbiamo ammazzato sempre in pieno giorno, abbiamo sparato nei luoghi più frequentati, financo davanti alla scuole. Abbiamo ucciso bambini per sbaglio, altri per vendicarci. È vero, capita sempre meno. Ma non perché la cultura mafioso-camorristica sia meno radicata: semplicemente abbiamo imparato che gli affari si fanno nel silenzio omertoso, nostro e vostro.
Per un po’ non sentirete spari al centro di Napoli, continueremo a fare morti tra Barra e Ponticelli. Contenti? Ecco, noi siamo fatti così: siamo camorristi ragionevoli. Oggi spariamo qua, domani no. Non diamo troppo fastidio, così voi giovani universitari vi lamenterete della brutta e cattiva camorra per poco, non troppo, salvo poi tornare serenamente a fottervene. Io, dopo anni di branda, ho imparato a starmene zitto; voi, universitari impegnati nel disimpegno, siete nati col talento del silenzio. Una cosa, però, ve la dico: anche quando non spariamo, noi ci siamo. Esistiamo. Anzi, facciamo molti più soldi quando di pistole non ce ne sono: agenzie di scommesse, bar, ristoranti, discoteche. Eh, sia chiaro, tutto in pieno centro! Eppure nessuno di voi, studenti brillanti, menti sopraffine, scrive mezzo rigo sui nostri affari: a “San Pasquale”,ad esempio, cari giuristi in “erba” e con l’erba, non ci siamo secondo voi? Si, ve lo dico io. Noi là ci siamo, e voi lo sapete benissimo. Ma siete così, vigliacchi e paraculi.
Hanno ragione quelli che dicono che ci spariamo tra di noi: Fittipaldi non era un santo. Ora ci stiamo nuovamente assestando, stiamo ritrovando nuovi equilibri. Per questo qualche colpo di rivoltella in più può capitare. Ma è un colpo intelligente, mirato. Guardate ciò che è successo a Secondigliano: quello è un matto, un pazzo scriteriato. Noi no, noi siamo chirurgici. E così, qualcuno di voi, cari studenti, ha l’occhio più lungo degli altri quando dice che in fondo è “meglio che si ammazzano tra di loro, senza dar troppo fastidio.” Bravo! Così avete sempre ragionato, così i vostri padri, così i vostri nonni. Continuate serenamente, altro non è alla vostra portata.
Vi saluto con un piccolo aneddoto: quando entrai in carcere, per misere questioni di contrabbando, ero in cella con un vecchio boss di Avellino. Un uomo giusto, lui. Mi ripeteva sempre una frase: “I giovani sono un problema.” Aveva paura e non lo nascondeva. Temeva che proprio voi, voi studenti, poteste cambiare le cose. Era terrorizzato dall’idea che l’istruzione potesse intaccare la forza invincibile della cultura mafiosa. Ad oggi, cari studenti, mi sento di dire che voi, proprio voi giovani colti e studiosi, siete per noi non un problema, ma una risorsa. Grazie, continuate pure a fingere di non vedere. Nei secoli.
immagino sia tutto vero, tutto condivisibile, pero' un giovane non può fare nulla, a meno di non avere la stoffa dell'eroe e il martirio nel sangue. per combattere il sistema mafioso/camorristico/'ndranghetaro/ecc... serve lo stato, uno stato onesto, presente, inflessibile e soprattutto giusto, cosa che non mi pare sia. e li' di giovani ce ne stanno ben pochi. se ci sono colpevoli da trovare i giovani,imho, vengono dopo.
Roba che non esiste manco a Milano! E non perchè non esiste lo stato onesto, ma perchè le le Forze dell'Ordine meno rischiano e meglio è fino al limite che non vanno neppure a recuperare un cellulare rubato sapendo la posizione col GPS!
Ma che minchia stai dicendo...
Satan!!!
Ma perchè vorreste veramente venirmi a dire che a Milano non esiste un solo evasore fiscale? Che la GdF fa i controlli degli scontrini di tutti gli esercenti? Che Polizia e Carabinieri riescono a non notare che nella zona della metro di Lotto c'è un rivenditore d'auto clandestino (gente che vende auto rubate per strada), o che non vengano commessi reati che restano impuniti?
Dai andiamo! Non fanno manco le multe alle auto in doppia fila o parcheggiate fuori posto.
Vabbuò, t'é partito l'embolo.