La cura "game of thrones" applicata a Preacher![]()
La cura "game of thrones" applicata a Preacher![]()
Una trasposizione letterale è impresentabile, e lo sapete anche voi.
Mah, posso anche capire dare un freno alla blasfemia (anzi, non lo capisco ma vabbè), ma che costa almeno evitare di fondere personaggi che nulla hanno a che fare tra loro?
Ma soprattutto chi può essere così deficiente da pensare che si possa chiedere littletony per una bambina di 9 anni che non sa neanche chi è ? Ma togliti i dubbi e fai una telefonata...se no ti meriti anche che il codacons ti rompa le balle.Si potrà anche abolire il Codacons, ma poi questa cosa bisogna darla in mano agli agenti del SHIELD come minimo. Tu chiedi una torta di compleanno per una bambina di 9 anni con My Little Pony e questi ti presentano un cancarone con "cuore matto"? E' già andata bene che non l'hanno presi a colpi di lupara, altro che Codacons
Ci sono bimbi che imparano a dire Totti prima di mamma, quindi non deve essere strano che delle bimbe crescano con il mito di Little Tony![]()
Human Rights Act to be replaced with Warhammer rulebook
http://www.thedailymash.co.uk/news/society/human-rights-act-to-be-replaced-with-warhammer-rulebook-2015051598341
Gove added: “My office has been asked why we chose to use the science-fictional Warhammer 40,000 rules rather than the originalWarhammer Fantasy setting.
“Simply, we are not barbarians.”
Non si rendono conto, in realtà![]()
C'é un problema di profughi?Human Rights Act to be replaced with Warhammer rulebook
http://www.thedailymash.co.uk/news/society/human-rights-act-to-be-replaced-with-warhammer-rulebook-2015051598341
Gove added: “My office has been asked why we chose to use the science-fictional Warhammer 40,000 rules rather than the originalWarhammer Fantasy setting.
“Simply, we are not barbarians.”
Non si rendono conto, in realtà
Exterminatus.
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A me vorrebbero far pagare 2500 euro di tasse in più. Chi ha fatto il programma e chi l'ha testato andrebbero appesi per le palle fino a quando non ricagano fuori tutti i soldi spesi
Ma di solito quando ho avuto problemi con i vampiri succhiasangue non era il programma ma ma proprio la base di dati che era sbagliata per non parlare dell'utonto che l'usava...
se però il 730 lo accettate così poi non vi accertano![]()
I primi caldi
Terrore a Secondigliano, Napoli, si barrica in casa e spara, 4 morti
Anche 6 feriti. A sparare è stato il 48enne Giulio Murolo, incensurato, infermiere nell'ospedale Cardarelli. Lutto cittadino a Napoli, cancellate manifestazioni con Renzi
Una strage della follia. Dopo una lite per dei panni stesi ad asciugare spara in strada per un'ora e mezza, prima con una pistola e poi con uno dei suoi fucili da caccia. A cadere sotto i colpi di Giulio Murolo, 48 anni, infermiere, sono la cognata, il fratello, un ufficiale della polizia municipale che aveva tentato di fermarlo, un fioraio che percorreva la strada a bordo di uno scooter. Sei persone - due poliziotti, un carabiniere, un altro vigile urbano e due passanti - rimangono ferite. L'uomo è in preda a un raptus, poi decide di lasciarsi catturare senza opporre resistenza dopo essere stato convinto al telefono da un operatore del 113 con il quale parla per una quarantina di minuti. Scenario della strage via Miano, alla periferia nord di Napoli. Il pomeriggio di sangue sconvolge la città: il sindaco Luigi de Magistris proclama il lutto cittadino ("una tragedia enorme per Napoli e per il Comune"), cancellate le manifestazioni - l'inaugurazione di una stazione del metrò e un appuntamento elettorale con il Pd - in programma domani con il premier Renzi, che chiama il sindaco per esprimergli cordoglio e solidarietà. Dal ministro Alfano vicinanza alle vittime e ai feriti. Murolo, nessun precedente penale, dipendente del reparto di chirurgia toracica dell'ospedale Cardarelli, viene descritto dai colleghi come uomo introverso ma che mai nei suoi comportamenti aveva manifestato segni di squilibrio. "Non soffre di patologie psichiche", conferma il questore di Napoli Guido Marino. Tuttavia oggi quest'uomo, appassionato di caccia e possessore di molte armi regolarmente detenute, in preda a un raptus prende la mira con freddezza contro parenti, vicini, passanti. Prima vittima è la cognata, Concetta Uliano, 51 anni, poi viene colpito il fratello, Luigi Murolo, 52 anni. La prima parte della carneficina si svolge all'interno della palazzina a due piani in via Miano. Poi l'infermiere, cacciatore e titolare di una licenza di tiro a segno, si sposta sul balcone e comincia - secondo le parole del questore di Napoli - "il tiro al bersaglio su chiunque si muovesse". Cadono così il tenente della polizia municipale Francesco Bruner, 60 anni, vicino di casa di Murolo, e un fioraio, Luigi Cantone, 59 anni, che era alla guida di uno scooter. Dei sei feriti è in gravi condizioni solo un agente della polizia municipale che stava fermando il traffico, per difendere i passanti dal fuoco dei proiettili: Murolo lo ha colpito con precisione da cacciatore, alla gola, e l'uomo è ora ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. I rapporti di Murolo, celibe, con il fratello e la cognata - che vivevano nell'appartamento accanto - erano tesi da tempo. I vicini raccontano di dissapori e ruggini antiche, i colleghi dell'ospedale Cardarelli descrivono l'infermiere come un uomo introverso, silenzioso. Un uomo che ama la caccia, detentore di diverse armi, che oggi ha seminato panico e sangue. Gli spari iniziano poco dopo le 15: i testimoni raccontano di detonazioni ripetute, "sembrava che stessero girando una fiction". I negozianti abbassano le saracinesche, chi vive in zona chiama parenti e amici per avvertirli di non passare per via Miano. Murolo ad un certo punto chiama il 113, "sono quello del macello di Miano". L'operatore lo mantiene al telefono, per 40 interminabili minuti, e alla fine lo convince ad arrendersi senza opporre resistenza. L'uomo si consegna ed esce dal palazzo della strage, mentre poliziotti e carabinieri lo proteggono dalla furia di decine di persone radunate in strada. Agli uomini in divisa non dice una parola. Freddo, silenzioso come quando ha preso la mira contro uomini e donne, come in un uno dei suoi amati tiri a segno.
un quasi-weekend di ordinaria follia ^^
Se il 730 lo precompilano sbagliato spero sia un errore non la volontà di metterlo nel culo alla gente
Beata innocenza![]()
Più che sbagliato di solito è incompleto, dato che ad alcuni dati ancora non hanno accesso. Non ci si è messo il rag. Rossi a compilarli eh, ma un software![]()
la mia segretaria si ritrova le detrazioni di un mutuo estinto anni fa
e se li avesse fatti il Rag. Rossi di Piacenza sarebbero piùmmeglio certamente![]()
edit, sbagliato topic: questa è di certo la rubrica "il ragionier Sballotta risponde"
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Bah, sentite qua piuttosto: hanno rimpicciolito la Girella oppure la ricordavo più grande causa manine() piccine?
E' veramente un cosino, saranno si e no una trentina di grammi...
Forse stanno cercando di farla srotolabile per cui, a causa della forza di Coriolis, non possono farla troppo grossa o si romperebbe.![]()
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Ah, errore anche nel mio. Ho una detrazione di quelle per ristrutturazione condominiale che vengono spalmate su dieci anni, sono ancora al secondo anno da detrarre ma le avevano fatte sparire6.500 euro da spalmare, 'tacci loro.
le detrazioni sugli interessi del mutuo sono scomparse, però quelle di ristrutturazione spalmabili in 10 anni ci sono
cose completamente a caso
ho editato e inviato...ma devo cmq andare ad un caf con il documento compilato? non ho capito 'sto passaggio?![]()
La statua di un uomo crocefisso che sembra Vladimir Putin, a Riga
- 17 maggio 2015
È stata esposta nei giorni scorsi in una mostra nel centro della città, facendo arrabbiare molto la Russia
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Nei giorni scorsi nel centro di Riga, la capitale della Lettonia, è apparsa la statua di un uomo in giacca e cravatta appeso a un crocefisso. In molti hanno notato la somiglianza dell’uomo con il presidente della Russia Vladimir Putin, anche perché la statua è comparsa fuori dall’ex sede locale del KGB, il servizio segreto dell’Unione Sovietica di cui ha fatto parte Putin. L’ambasciata russa in Lettonia ha detto in un comunicato di essere “disgustata” e lo stesso portavoce di Putin ha detto che l’opera «resterà sulla coscienza dell’autore». L’artista che ha realizzato l’opera ha voluto rimanere anonimo ma ha spiegato al quotidiano lettone Diena che la statua non raffigura Putin, ma un generico «uomo d’affari» realizzato su modello delle sembianze di un suo conoscente italiano. L’opera faceva parte di un’esposizione più ampia che però secondo Diena è stata chiusa sabato 16 maggio in seguito a delle poco chiare “minacce”. Non è chiaro se e quando riaprirà.
La Lettonia ha fatto parte dell’Unione Sovietica fino al 1991, e ancora oggi è abitata da un numeroso gruppo di etnia russa. La Lettonia fa parte di quei paesi che a partire dall’annessione della Crimea alla Russia temono di fare parte dei territori che il governo russo considera sotto la sua protezione.
http://www.ilpost.it/2015/05/17/statua-putin-lettonia/